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Contributi ed aiuti ai giovani agricoltori

Contributi ed aiuti ai giovani agricoltori.

Nuovi incentivi per l’assunzione di donne, giovani e lavoratori nelle aree ZES

Valeria Ceccarelli - Data di Pubblicazione: 20/06/2024
Nuovi incentivi per l’assunzione di donne, giovani e lavoratori nelle aree ZES

Il Decreto Coesione ha introdotto tre nuovi incentivi per favorire l’assunzione di giovani, donne e lavoratori nelle regioni del Sud Italia.

 

Incentivo per l’assunzione di giovani: dettagli

L’articolo 22 del Decreto Coesione introduce un esonero contributivo per incentivare l’occupazione stabile di giovani nel settore privato. Questo beneficio è disponibile per i datori di lavoro privati che, tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025, assumono giovani sotto i 35 anni con un contratto a tempo indeterminato, purché non abbiano mai avuto in precedenza un contratto di questo tipo.

I vantaggi comprendono:

  • Esenzione totale dai contributi previdenziali per un massimo di 24 mesi, con un tetto massimo di 500 euro al mese per ogni lavoratore.
  • Esonero fino a 650 euro al mese per le assunzioni nelle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria o Sardegna.

Questo incentivo si estende anche ai contratti di apprendistato che non sono stati trasformati in contratti a tempo indeterminato, purché il periodo residuo per beneficiare dell’esonero non superi i 24 mesi. Sono esclusi dall’agevolazione i rapporti di lavoro domestico, i contratti di apprendistato e il personale dirigenziale.

 

Incentivo per l’assunzione di donne: come funziona

L’articolo 23 del Decreto Coesione prevede uno sgravio contributivo per l’assunzione di donne “svantaggiate”. Questo incentivo è riservato ai datori di lavoro privati che, tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025, assumono a tempo indeterminato donne che rientrano nelle seguenti categorie:

  • Donne di qualsiasi età, senza un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi, residenti nelle regioni della Zona Economica Speciale Unica per il Mezzogiorno.
  • Donne di qualsiasi età, senza un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, indipendentemente dalla loro residenza.

L’esonero contributivo copre il 100% dei contributi previdenziali fino a 650 euro al mese per ogni lavoratrice assunta, per un periodo massimo di 24 mesi. Per usufruire del bonus, le assunzioni devono rappresentare un aumento netto dell’occupazione, calcolato sulla differenza tra il numero di lavoratori impiegati mensilmente e la media degli occupati nei 12 mesi precedenti. Anche qui, i contratti di lavoro domestico, di apprendistato e il personale dirigenziale non rientrano tra quelli agevolabili.

Questa misura richiama lo sgravio per l’occupazione femminile previsto dalla Manovra 2024, ma elimina l’obbligo di avere almeno due figli.

 

Incentivo per l’assunzione nella ZES: dettagli

L’articolo 24 del Decreto Coesione introduce un esonero per supportare l’occupazione nelle Zone Economiche Speciali (ZES) per il Sud, con l’obiettivo di ridurre le disparità territoriali.

Questo esonero è destinato ai datori di lavoro privati con fino a 10 dipendenti che, tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025, assumono a tempo indeterminato lavoratori che:

  • Abbiano più di 35 anni.
  • Siano disoccupati da almeno 24 mesi.
  • Vengano impiegati in una sede o unità produttiva situata nella ZES.

Se questi requisiti sono soddisfatti, l’agevolazione prevede l’esenzione totale dai contributi previdenziali per un massimo di 24 mesi, con un limite di 650 euro al mese per ogni lavoratore assunto. Anche in questo caso, il personale dirigenziale è escluso dall’incentivo.

 

Fondi disponibili

La dotazione complessiva per questi incentivi ammonta a 1,94 miliardi di euro, provenienti sia da risorse statali che da fondi europei di coesione. Oltre a queste misure, l’Unione Europea destina risorse specifiche alla riduzione delle disparità economiche, sociali e territoriali attraverso il FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) e l’FSE (Fondo Sociale Europeo).

 

Impatto su giovani, donne e Sud Italia

Il Decreto Coesione prende spunto dai dati Istat che mostrano un tasso di disoccupazione giovanile del 22% in Italia, nove punti percentuali sopra la media europea. L’occupazione femminile si attesta al 55%, 14 punti sotto la media Ue, contribuendo alla crisi demografica del Paese. Inoltre, c’è una significativa differenza di occupazione tra il Nord (69%) e il Sud (48%).

Promuovere l’occupazione di giovani e donne non è solo una questione di giustizia sociale, come evidenziato dai ministri Giorgetti e Calderone, ma anche una necessità demografica. Solo garantendo prospettive future e stabilità, il Paese potrà affrontare la crisi delle nascite.

Finanziamento a fondo perduto alle imprese operanti nel settore della lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi

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Descrizione del Bando

Il bando prevede la concessione di sovvenzioni a imprese del settore della lavorazione e conservazione di frutta e ortaggi (Ateco 10.39.00) e del settore delle attività successive alla raccolta (Ateco 01.63.00). L'obiettivo è duplice: migliorare la competitività e la qualità dei prodotti sul mercato e, contemporaneamente, sostenere la forza lavoro per preservare competenze e professionalità vitali nel settore.  

Beneficiari Ammessi

I beneficiari sono le imprese attive nei settori suddetti, con particolare requisito di aver iniziato l'attività o aver subito variazioni giuridiche dopo il 1° gennaio 2017, mantenendo continuità fino all'erogazione dell'aiuto. È necessario che abbiano sede legale e operativa in Sardegna e che siano registrate alla Camera di Commercio locale, con almeno un dipendente in loco.  

Interventi Ammissibili

L'aiuto sarà proporzionato ai costi salariali del personale impiegato nel 2023, coprendo fino al 20% della retribuzione lorda annua, basato sulla media dei dipendenti del 2020 e 2021. L'obiettivo è sostenere la competitività delle imprese e il mantenimento della forza lavoro.  

Dotazione Finanziaria e Forma dell'Agevolazione

Il totale dei fondi disponibili è di 4 milioni di euro, diviso equamente tra i due settori interessati. Ogni impresa può ricevere fino a un massimo di 200.000 euro. Le domande possono essere presentate a partire dal 4 aprile 2024 fino al 26 aprile 2024.

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