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giovedì 5 Dicembre 2024

Conferimento ramo di azienda

Trattamento fiscale e giuridico del conferimento di ramo d’azienda, riflessi iva ed IRES, valutazione della convivenza e piani di fattibilità, esperienza in operazioni straordinarie di M&A (Merger and Acquisition), due diligence, spending review ed analisi mirate.

Conferimento di rami d’azienda: cos’è e come funziona

Valeria Ceccarelli - Data di Pubblicazione: 06/11/2024 - 3933 visualizzazioni.
Conferimento di rami d’azienda: cos’è e come funziona

Il conferimento di rami d’azienda è un’operazione straordinaria attraverso la quale un’azienda, o una parte ben identificabile e autonoma di essa, viene trasferita a un’altra società in cambio di partecipazioni o quote societarie.

Si tratta di una procedura utile sia per ragioni strategiche che fiscali, utilizzata per ristrutturazioni aziendali, fusioni, acquisizioni, o per la creazione di partnership tra aziende.

Cos’è un ramo d’azienda

Il ramo d’azienda è una porzione autonoma dell’impresa, che costituisce un complesso organico di beni e risorse utilizzato per lo svolgimento di una specifica attività. Per essere considerato tale, il ramo d’azienda deve possedere:

  • Autonomia organizzativa e funzionale, ovvero la capacità di operare indipendentemente all’interno dell’impresa.
  • Un complesso di beni e rapporti giuridici che permettano il proseguimento dell’attività da parte del conferitario senza interruzioni.

Esempi tipici possono essere la divisione commerciale, la sezione produttiva di un particolare prodotto o un’unità operativa specifica.

Come funziona il conferimento di un ramo d’azienda

Il conferimento di un ramo d’azienda avviene tramite un atto notarile, dove il cedente trasferisce la titolarità del ramo d’azienda a una società conferitaria, in cambio di quote o azioni della stessa.

I passaggi principali sono:

  • Valutazione del ramo d’azienda: Viene determinato il valore economico del ramo d’azienda conferito tramite una perizia redatta da un professionista (revisore o esperto contabile). Tale valore è fondamentale perché rappresenta la base per la determinazione del capitale sociale e delle quote di partecipazione nella società conferitaria.
  • Atto di conferimento: Il conferimento viene formalizzato con un atto pubblico o scrittura privata autenticata, che sancisce il trasferimento del ramo d’azienda alla società conferitaria.
  • Attribuzione delle quote: La società conferitaria emette nuove azioni o quote societarie che vengono attribuite al soggetto conferente in cambio del ramo d’azienda conferito.

Aspetti fiscali del conferimento

Il conferimento di rami d’azienda può essere vantaggioso dal punto di vista fiscale, grazie alle agevolazioni previste dal TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi). Alcuni degli aspetti più rilevanti sono:

  • Neutralità fiscale: Il conferimento è fiscalmente neutro, ovvero non genera plusvalenze imponibili nel momento in cui l’azienda trasferisce il ramo d’azienda alla società conferitaria. Questo vantaggio si applica solo se l’operazione rispetta determinati requisiti stabiliti dalla normativa fiscale.
  • Imposta di registro: Il conferimento di ramo d’azienda è soggetto all’imposta di registro in misura fissa (200 euro), indipendentemente dal valore del ramo d’azienda trasferito.
  • IVA: Il conferimento d’azienda è escluso dall’applicazione dell’IVA, trattandosi di un trasferimento di un complesso aziendale e non di singoli beni.

Effetti giuridici e operativi

L’operazione di conferimento comporta diversi effetti giuridici e operativi:

  • Trasferimento dei contratti: Tutti i contratti in essere legati al ramo d’azienda, come forniture o locazioni, vengono trasferiti automaticamente alla società conferitaria, salvo diversa disposizione contrattuale.
  • Trasferimento dei dipendenti: I dipendenti legati al ramo d’azienda conferito vengono trasferiti alla nuova società conferitaria in base all’articolo 2112 del Codice Civile, mantenendo i diritti acquisiti (anzianità, retribuzione, etc.).
  • Continuità operativa: La società conferitaria continua a gestire il ramo d’azienda senza interruzioni nell’attività economica. Questo garantisce una transizione fluida e non compromette il funzionamento della struttura aziendale.

Vantaggi e motivazioni per il conferimento di rami d’azienda

Il conferimento di rami d’azienda è utilizzato per vari scopi strategici, tra cui:

  • Razionalizzazione aziendale: Un’azienda può scegliere di conferire un ramo d’azienda per migliorare la propria struttura organizzativa, separando le diverse linee di business o attività operative.
  • Partnership e joint venture: Attraverso il conferimento di rami d’azienda, due o più società possono unirsi per creare sinergie o formare una joint venture, condividendo risorse e know-how.
  • Accesso a nuovi mercati: Conferire un ramo d’azienda può permettere a una società di concentrarsi su nuovi mercati o settori di attività senza abbandonare il core business.

Conclusioni

Il conferimento di rami d’azienda è un’operazione strategica che offre vantaggi sia fiscali che operativi, permettendo alle imprese di ottimizzare le loro strutture, creare sinergie e accrescere la competitività sul mercato. Tuttavia, è un processo che richiede una valutazione accurata e una gestione attenta, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto legale e fiscale.

Per le aziende che intendono riorganizzare le proprie attività o collaborare con altre società, il conferimento di un ramo d’azienda può rappresentare un’opzione efficace e vantaggiosa.

Conferimenti e cessioni ai Caf: imposta sostitutiva

Conferimenti e cessioni ai Caf: imposta sostitutiva

Regime Fiscale per Conferimenti e Cessioni

Chi conferisce beni o aziende ai Centri di assistenza fiscale (Caf) e alle società di servizi il cui capitale sociale è posseduto a maggioranza da associazioni o organizzazioni abilitate a costituire Caf, deve versare un'imposta sostitutiva sulle plusvalenze realizzate. Questo si applica anche a chi effettua cessioni di beni, aziende o rami di azienda nei confronti dei Caf, usufruendo della possibilità di effettuare i versamenti entro il trentesimo giorno successivo al termine previsto (30 giugno).  

Aliquota e Maggiorazione

L'imposta sostitutiva è pari al 19% delle plusvalenze realizzate, con un'aggiunta dello 0,40% come interesse corrispettivo. Il pagamento deve essere effettuato in un'unica soluzione.  

Modalità di Versamento

Il versamento dell'imposta sostitutiva deve essere eseguito utilizzando il modello F24 attraverso modalità telematiche. Le opzioni disponibili includono:
  • Servizi "F24 web" o "F24 online" dell'Agenzia delle Entrate tramite i canali telematici Fisconline o Entratel.
  • Home banking del proprio istituto di credito.
  • Intermediario abilitato.
I contribuenti che non possiedono partita IVA possono effettuare il versamento anche con il modello F24 cartaceo presso banche, Poste Italiane e agenti della riscossione, a condizione che non utilizzino crediti in compensazione o quando devono pagare F24 precompilati dall'ente impositore.  

Codice Tributo

Per il versamento, è necessario indicare il codice tributo "2728", relativo all'imposta sostitutiva delle imposte sui redditi sulle plusvalenze derivanti da conferimenti o cessioni di beni o aziende a favore dei Caf.

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