L’applicazione dell’IMU, intesa come imposta municipale unica, è prevista in via sperimentale per tre anni, per poi entrare a regime dal 2015. L’aliquota IMUè: quella ordinaria, pari allo 0,76% (il comune può aumentarla o diminuirla fino allo 0,3%); quella ridotta, pari allo 0,4% per abitazione principale e relative pertinenze (il comune può aumentarla o diminuirla fino allo 0,2%); pari allo 0,2% per fabbricati rurali ad uso strumentale (il comune può diminuirla fino allo 0,1%).
Dichiarazione IMU 2024: novità e scadenze da conoscere
IMU: scadenze e modalità di pagamento
Cos'è l'IMU?
L'IMU è un'imposta patrimoniale che grava sugli immobili, inclusi fabbricati, terreni agricoli e aree edificabili. L'imposta viene calcolata sulla base del valore catastale dell'immobile, tenendo conto di specifici moltiplicatori stabiliti per legge, che variano in base alla tipologia dell'immobile stesso. L'IMU è dovuta da chi possiede l'immobile, indipendentemente dall'uso che ne viene fatto.1.1. Immobili Soggetti a IMU
Non tutti gli immobili sono soggetti a IMU. In linea generale, l'imposta si applica a:- Seconda casa e immobili a disposizione: abitazioni diverse da quella principale, utilizzate per villeggiatura o come investimento.
- Immobili di lusso: prime case appartenenti alle categorie catastali A/1, A/8 e A/9, ossia abitazioni di tipo signorile, ville e castelli.
- Fabbricati produttivi: come capannoni, uffici, negozi e laboratori.
- Terreni agricoli e aree edificabili: con alcune esenzioni per i terreni ubicati in aree montane o collinari.
1.2. Immobili Esenti da IMU
L'IMU non si applica, invece, all'abitazione principale e alle relative pertinenze (garage, cantine, etc.), ad eccezione delle categorie di lusso sopra menzionate. Altre esenzioni riguardano immobili utilizzati da enti no-profit per finalità istituzionali, immobili destinati all'uso agricolo (in determinate condizioni) e alcuni casi particolari previsti dalla legge.Calcolo dell'IMU
Il calcolo dell'IMU si basa sul valore catastale dell'immobile, moltiplicato per un coefficiente che varia a seconda della categoria catastale. Il valore così ottenuto viene poi moltiplicato per l'aliquota fissata dal comune, che può variare entro i limiti stabiliti dallo Stato.2.1. Formula di Calcolo
La formula di calcolo dell'IMU è la seguente: IMU=Rendita catastale×Moltiplicatore catastale×Aliquota IMUtext{IMU} = text{Rendita catastale} times text{Moltiplicatore catastale} times text{Aliquota IMU} Dove:- Rendita catastale: è il valore assegnato all'immobile dal catasto, rivalutato del 5%.
- Moltiplicatore catastale: varia a seconda della tipologia dell'immobile (160 per abitazioni, 55 per uffici, 80 per negozi, ecc.).
- Aliquota IMU: stabilita dal comune, entro i limiti di legge, può variare di anno in anno.
2.2. Aliquote IMU
Le aliquote IMU sono fissate dai comuni, che possono decidere di applicare l'aliquota base o di aumentarla/riduciarla entro i limiti previsti dalla normativa nazionale. In genere, l'aliquota base è fissata allo 0,76% per i fabbricati e allo 0,86% per le aree edificabili. Tuttavia, molti comuni offrono agevolazioni per specifiche categorie di immobili o per particolari situazioni economiche.Scadenze dell'IMU
Il pagamento dell'IMU deve essere effettuato in due rate annuali:- Prima rata (acconto): da versare entro il 16 giugno.
- Seconda rata (saldo): da versare entro il 16 dicembre.
3.1. Acconto e Saldo
L'acconto IMU è calcolato sulla base delle aliquote e delle detrazioni dell'anno precedente, mentre il saldo tiene conto delle eventuali variazioni introdotte dal comune nell'anno in corso. Se il comune non ha ancora deliberato le nuove aliquote, si utilizzeranno quelle dell'anno precedente, con conguaglio da effettuare a dicembre.Modalità di Pagamento dell'IMU
Il pagamento dell'IMU può essere effettuato utilizzando diverse modalità, per venire incontro alle diverse esigenze dei contribuenti.4.1. Modello F24
Il Modello F24 è la modalità di pagamento più utilizzata per l'IMU. Può essere compilato e presentato in banca, presso gli uffici postali, o tramite i servizi di home banking. È importante compilare correttamente i codici tributo, indicando il comune di riferimento e l'importo dovuto. I principali codici tributo da utilizzare sono:- 3912: IMU per abitazione principale e relative pertinenze (solo per immobili di lusso).
- 3918: IMU per altri fabbricati.
- 3916: IMU per aree fabbricabili.
- 3914: IMU per terreni agricoli.
4.2. Pagamento Online
Molti comuni offrono la possibilità di pagare l'IMU online tramite il proprio sito web, utilizzando carte di credito o sistemi di pagamento elettronici. Questo metodo è particolarmente comodo per chi preferisce gestire i propri adempimenti fiscali da casa.4.3. Bollettino Postale
È possibile pagare l'IMU anche tramite bollettino postale, utilizzando i moduli predisposti dagli uffici postali. Questa modalità di pagamento è meno diffusa rispetto al modello F24, ma rappresenta comunque un'opzione valida per chi non ha accesso a internet o preferisce metodi tradizionali.Sanzioni e Ravvedimento Operoso
Il mancato pagamento dell'IMU o un pagamento tardivo comportano l'applicazione di sanzioni e interessi di mora. Tuttavia, è possibile regolarizzare la propria posizione attraverso il ravvedimento operoso, che consente di ridurre l'importo delle sanzioni se il pagamento viene effettuato entro determinati termini.5.1. Sanzioni per Ritardato Pagamento
Le sanzioni per il ritardato pagamento dell'IMU sono pari al:- 1,5% dell'imposta dovuta se il pagamento avviene entro 14 giorni dalla scadenza.
- 1,67% dell'imposta dovuta se il pagamento avviene tra il 15° e il 30° giorno dalla scadenza.
- 3,75% dell'imposta dovuta se il pagamento avviene tra il 31° e il 90° giorno dalla scadenza.
- 5% dell'imposta dovuta se il pagamento avviene oltre i 90 giorni dalla scadenza.
5.2. Ravvedimento Operoso
Il ravvedimento operoso permette di ridurre le sanzioni a carico del contribuente. Esistono diverse tipologie di ravvedimento:- Ravvedimento sprint: entro 14 giorni dalla scadenza.
- Ravvedimento breve: entro 30 giorni dalla scadenza.
- Ravvedimento lungo: entro un anno dalla scadenza.
Agevolazioni e Riduzioni
L'IMU prevede alcune agevolazioni e riduzioni per specifiche categorie di contribuenti o per particolari tipi di immobili.6.1. Agevolazioni per Immobili Locati a Canone Concordato
Per gli immobili locati a canone concordato è prevista una riduzione del 25% dell'IMU dovuta. Questa agevolazione si applica solo se il contratto di locazione è registrato e rispetta i criteri stabiliti dagli accordi territoriali tra le organizzazioni dei proprietari e degli inquilini.Norme sulla Legge di Bilancio 2024 per l'Esenzione IMU degli Immobili ENC
Esenzione IMU e Legge di Bilancio 2024
L'articolo 1, comma 71, della legge di bilancio 2024 funge da norma di interpretazione autentica per l'esenzione dall'IMU prevista dall'articolo 1, comma 759, lettera g), della legge n. 160/2019. Questa esenzione riguarda gli immobili posseduti dagli ENC e destinati a attività istituzionali non commerciali. La disposizione chiarisce che gli immobili sono considerati "posseduti" anche se concessi in comodato a enti previsti dall'articolo 73, comma 1, lettera c), del Tuir, a condizione che questi utilizzino gli immobili esclusivamente per attività istituzionali meritevoli di esenzione.Utilizzo degli Immobili
Ai fini dell'esenzione, gli immobili si considerano "utilizzati" quando sono strumentali alle attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, di ricerca scientifica, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive, anche in assenza di un effettivo esercizio attuale di tali attività, purché ciò non determini una cessazione definitiva della strumentalità. L'agevolazione vale per tutto l'anno, purché le condizioni previste dalla normativa siano rispettate.Collegamento Funzionale e Strutturale
La circolare esamina il collegamento funzionale o strutturale tra comodatario e comodante, necessario per mantenere l'esenzione. Il collegamento funzionale è riconosciuto se le attività svolte dal comodatario rientrano tra quelle agevolate, sono svolte senza scopo di lucro e sono accessorie o integrative rispetto alle attività del comodante. Un esempio è il rapporto tra un'università e un'azienda regionale per il diritto allo studio universitario (Esu), come riconosciuto dall'ordinanza n. 27761/2023 della Cassazione. Il collegamento strutturale, invece, si verifica quando il comodatario utilizza l'immobile per compiti istituzionali del concedente e vi è una stretta strumentalità tra le due parti, come nel caso di enti religiosi che concedono immobili a fondazioni per scopi di assistenza e beneficenza.Strumentalità e Attività Temporaneamente Non Svolte
La circolare conferma l'esenzione IMU anche in caso di temporanea non utilizzazione dell'immobile, purché non vi sia una cessazione definitiva della strumentalità. La norma, basata su diverse pronunce della Cassazione, stabilisce che solo il mancato utilizzo che indica un cambiamento della destinazione o la cessazione del rapporto di strumentalità comporta la perdita dell'agevolazione.Conclusioni
I chiarimenti forniti dal Dipartimento delle Finanze con la circolare n. 2/2024, basati su pronunce della Corte di Cassazione, offrono una guida chiara e dettagliata sull'applicazione dell'esenzione IMU per gli immobili degli ENC. Questi chiarimenti sono essenziali per garantire una corretta interpretazione e applicazione delle nuove disposizioni introdotte dalla legge di bilancio 2024.Guida alla dichiarazione IMU per proprietari di immobili
Chi Deve Dichiarare l'IMU?
La dichiarazione IMU deve essere presentata dai proprietari degli immobili o da chi detiene diritti reali sugli stessi (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie). Generalmente, non è necessaria una dichiarazione annuale se non ci sono variazioni rispetto all'anno precedente.Calcolo dell'IMU
L'IMU è calcolata applicando specifiche aliquote stabilite dal comune in cui si trova l'immobile sulla base imponibile, che corrisponde al valore catastale dell'immobile rivalutato del 5%. Le aliquote possono variare a seconda del tipo di proprietà e dell'uso (prima casa, seconda casa, uso commerciale, agricolo, ecc.).Dichiarazione e Pagamento
La dichiarazione IMU, se dovuta, deve essere effettuata tramite il modello F24. Il pagamento dell'IMU è generalmente suddiviso in due rate: l'acconto si paga entro il 16 giugno e il saldo entro il 16 dicembre.Esenzioni e Riduzioni
Esistono diverse esenzioni dall'IMU, ad esempio per la prima casa (esclusi i fabbricati di lusso), per gli immobili posseduti da anziani o disabili che risiedono in case di riposo, o per i terreni agricoli posseduti e condotti da coltivatori diretti.Documentazione Necessaria
Per la dichiarazione dell'IMU, è necessario disporre di documenti come visure catastali, atti di proprietà, e altri documenti che attestano lo stato di uso dell'immobile e eventuali diritti reali.Detrazioni e Agevolazioni
Le detrazioni sull'IMU possono includere sconti per famiglie numerose, per abitazioni con particolari requisiti energetici o per abitazioni principali in base a specifici criteri comunali.Conclusione
La dichiarazione IMU è un obbligo importante per i proprietari di immobili. È essenziale tenersi aggiornati sulle aliquote comunali e sulle possibili esenzioni per evitare errori e per assicurare il corretto pagamento dell'imposta. In caso di dubbi o per una gestione ottimale, si consiglia la consultazione di un commercialista o di un esperto immobiliare.Acconto IMU: tutto quello che devi sapere
Cos'è l'acconto IMU?
L'IMU è un tributo comunale che si versa annualmente per il possesso di fabbricati, terreni agricoli edificabili e aree edificabili. L'imposta viene generalmente pagata in due rate:
- Acconto: corrisponde al 50% dell'imposta dovuta per l'anno in corso ed è calcolata in base alle aliquote e detrazioni dell'anno precedente.
- Saldo: rappresenta la restante parte dell'imposta dovuta per l'anno in corso e tiene conto di eventuali variazioni delle aliquote deliberate dal Comune o di variazioni della situazione dell'immobile (come compravendite).
Quando si paga l'acconto IMU?
La scadenza per il pagamento dell'acconto IMU è fissata per il 16 giugno di ogni anno.
Come si calcola l'acconto IMU?
L'acconto IMU si calcola applicando la seguente formula:
Acconto IMU = Valore catastale dell'immobile x Rendita catastale x Coefficiente moltiplicatore x Aliquota IMU x 50%
- Valore catastale dell'immobile: è un valore attribuito dall'Agenzia delle Entrate a tutti gli immobili presenti sul territorio nazionale. Lo trovi nella visura catastale.
- Rendita catastale: è un valore che rappresenta la redditività potenziale dell'immobile. anch'essa presente nella visura catastale.
- Coefficiente moltiplicatore: è un valore fisso stabilito dalla legge (in genere è uguale a 1).
- Aliquota IMU: è la percentuale stabilita dal Comune in base alla categoria catastale dell'immobile e alla sua destinazione d'uso. Puoi trovare le aliquote deliberate dal tuo Comune sul suo sito web.
- 50%: rappresenta la percentuale dell'imposta dovuta per l'acconto.
Esempio di calcolo dell'acconto IMU
Supponiamo di avere un appartamento in categoria catastale A/2 con rendita catastale di € 1.000 e situato in un Comune che applica un'aliquota IMU del 10%.
Acconto IMU = € 1.000 x 1 x 1 x 10% x 50% = € 50
Come pagare l'acconto IMU?
L'acconto IMU si può pagare tramite il modello F24 compilato con il codice tributo specifico per l'IMU. Il modello F24 può essere presentato presso banche, Poste Italiane o tramite i servizi telematici dell'Agenzia delle Entrate.
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