17.9 C
Rome
martedì 1 Ottobre 2024

Parrucchiera

Vademecum per avviare attività di parrucchiera come ditta individuale autorizzazioni locale e requisiti per le autorizzazioni sanitarie dei locali in cui si intende svolgere l’attività, delle attrezzature, e per il rispetto delle norme urbanistiche è competente il comune dove ha sede l’attività. Le persone che intendono svolgere l’attività di barbiere o parrucchiere, devono aver ottenuto il riconoscimento della qualifica professionale rilasciata dalla commissione provinciale.

Vademecum per avviare un’attività di parrucchiera come ditta individuale

Redazione Commercialista.it - Data di Pubblicazione: 19/09/2024
Vademecum per avviare un’attività di parrucchiera come ditta individuale

Avviare un’attività di parrucchiera come ditta individuale può essere un’opportunità interessante per chi desidera trasformare la propria passione in una professione. Tuttavia, come per qualsiasi impresa, è fondamentale conoscere i passaggi burocratici, le responsabilità fiscali e le norme igienico-sanitarie necessarie per essere in regola. Questo vademecum fornisce una panoramica chiara e sintetica su come avviare l’attività in modo corretto, prendendo spunto dalle migliori guide fiscali online.

Valutare i Requisiti di Formazione e Abilitazione

Prima di tutto, per esercitare la professione di parrucchiera è necessario possedere una qualifica professionale riconosciuta. Questo può essere ottenuto tramite un percorso formativo specifico che rilascia l’abilitazione necessaria per operare nel settore. In alternativa, è possibile dimostrare di avere maturato esperienza lavorativa documentabile nel campo, generalmente attraverso un tirocinio o lavoro dipendente presso un salone di parrucchieri.

Scegliere la Forma Giuridica: Ditta Individuale

La forma giuridica più semplice e diffusa per avviare un’attività di parrucchiera è la ditta individuale. La scelta della ditta individuale comporta costi di avvio più contenuti rispetto ad altre forme giuridiche, minore complessità burocratica e una gestione amministrativa più snella. La titolare sarà l’unica responsabile dell’attività e dei relativi obblighi fiscali e previdenziali.

Aprire la Partita IVA

Uno dei primi passi per formalizzare l’attività è aprire una partita IVA. È necessario rivolgersi all’Agenzia delle Entrate e scegliere il codice ATECO specifico per l’attività di parrucchiera, che per il settore è il 96.02.01 (“Servizi dei saloni di barbiere e parrucchiere”). Nella fase di apertura della partita IVA, è anche possibile optare per il regime fiscale più adatto alle proprie esigenze. Per chi avvia una nuova attività e prevede ricavi annui inferiori a 85.000 €, il regime forfettario è una delle scelte più convenienti, poiché prevede agevolazioni fiscali e semplificazioni contabili.

Iscrizione alla Camera di Commercio e al Registro delle Imprese

Una volta aperta la partita IVA, è obbligatorio iscriversi al Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio della provincia di riferimento. Tale iscrizione consente di ottenere l’autorizzazione per operare in regola e permette di far emergere formalmente l’attività economica nel contesto commerciale.

Iscrizione all’INPS e INAIL

Come titolare di ditta individuale, sarà necessario iscriversi all’INPS nella gestione artigiani o commercianti per versare i contributi previdenziali. Questo passo è fondamentale per garantire il diritto alla pensione futura e agli altri ammortizzatori sociali. Inoltre, è obbligatorio iscriversi all’INAIL per ottenere la copertura assicurativa contro gli infortuni sul lavoro, sia per la titolare che per eventuali dipendenti.

Norme Igienico-Sanitarie e Autorizzazioni del Comune

Le attività di parrucchieria sono soggette a normative igienico-sanitarie specifiche. Pertanto, è necessario ottenere l’autorizzazione da parte dell’ASL di competenza prima di iniziare l’attività. Questo include il rispetto delle norme in materia di sicurezza sul lavoro, igiene degli ambienti e utilizzo di attrezzature a norma. Inoltre, bisogna presentare la Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) al Comune, che serve a informare l’amministrazione locale dell’avvio dell’impresa e a verificare il rispetto delle norme urbanistiche e sanitarie.

Gestione Contabile e Fiscale

Anche se la ditta individuale è caratterizzata da una gestione semplificata, è necessario tenere una contabilità di base e conservare tutte le fatture e ricevute. Nel caso del regime forfettario, è sufficiente tenere traccia delle fatture emesse e calcolare un’imposta sostitutiva del 15% (o del 5% per i primi cinque anni, se si è nuovi contribuenti). Tuttavia, per una gestione fiscale e contabile ottimale, può essere utile affidarsi a un consulente fiscale o a un commercialista.

Promozione dell’Attività e Utilizzo di Canali Digitali

Oltre alla parte burocratica, un altro aspetto fondamentale per il successo dell’impresa è la promozione dell’attività. Creare un sito web professionale, aprire profili social e attivare collaborazioni con influencer locali possono essere strumenti utili per far conoscere il salone e attrarre nuovi clienti. In questo modo, si potrà sfruttare anche il marketing digitale per raggiungere un pubblico più ampio e migliorare la visibilità dell’attività.

Conclusione

Avviare un’attività di parrucchiera come ditta individuale richiede un impegno iniziale in termini di adempimenti burocratici, ma rappresenta un’opportunità concreta per chi ha talento e passione per il settore. Con una gestione oculata e una strategia di promozione efficace, è possibile costruire un’impresa di successo nel mondo della bellezza e della cura dei capelli.

PARRUCCHIERA: VADEMECUM PER AVVIARE ATTIVITÀ DI PARRUCCHIERA COME DITTA INDIVIDUALE

PARRUCCHIERA: VADEMECUM PER AVVIARE ATTIVITÀ DI PARRUCCHIERA COME DITTA INDIVIDUALE
Per le autorizzazioni sanitarie dei locali in cui si intende svolgere l’attività, delle attrezzature, e per il rispetto delle norme urbanistiche è competente il Comune dove ha sede l’attività. Le persone che intendono svolgere l’attività di barbiere o parrucchiere, devono aver ottenuto il ...

Commercianti all'ingrosso e al dettaglio : quando conviene il regime di Iva per cassa 2017 e quando scegliere il metodo “opzione comma 5”? Gli esempi pratici per capirlo.

Guida alla convenienza del regime IVA per cassa 2017 per i commercianti

Commercianti all'ingrosso e al dettaglio : quando conviene il regime di Iva per cassa 2017 e quando scegliere il metodo “opzione comma 5”? Gli esempi pratici per capirlo.
Il reddito delle contabilità semplificate per cassa 2017 ex art 18 D. P. R. 600/1973 viene determinato facendo riferimento ai ricavi effettivamente incassati, a prescindere dalla competenza economica ( principio che invece caratterizza il regime contabile ordinario). Ma quando il nuovo regime ...

Focus Approfondimenti

Iscriviti

Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere aggiornato sul mondo delle normative e legge per il fisco e tributi!

No grazie!