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mercoledì 22 Gennaio 2025
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CCIAA di Sassari-Nord Sardegna: Voucher per la riapertura!

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La Camera di Commercio di Sassari-Nord Sardegna ha costituito un fondo straordinario di 6 milioni di euro per sostenere le imprese iscritte al Registro nella volontà di ripartire dopo la chiusura forzata dovuta alla epidemia di Covid-19.

La Camera di Commercio di Sassari-Nord Sardegna ha costituito un fondo straordinario di 6 milioni di euro per sostenere le imprese iscritte al Registro nella volontà di ripartire dopo la chiusura forzata dovuta alla epidemia di Covid-19.

Il Bando è rivolto alle imprese attive con sede nel Nord Sardegna e che abbiano subìto rilevanti perdite nel proprio volume d’affari (almeno il 50% rispetto al periodo corrispondente del 2019) e/o hanno sospeso l’attività a causa dell’epidemia Covid-19. Inoltre, per canalizzare il maggior flusso di aiuti nei confronti del tessuto di microimprese che caratterizzano territorio di riferimento, si darà precedenza alle aziende che nel corso dell’esercizio 2018 non abbiamo superato un giro di affari di 1,5 milioni di euro.

Il voucher può essere richiesto per le seguenti spese connesse alla crisi causata dall’epidemia Covid-19:

costo per l’approvvigionamento di liquidità aziendale (costo interessi, costo operazioni bancarie e Consorzi garanzia Fidi, monete complementari ecc. );
acquisto di materiale e servizi per la sanificazione (DPI, barriere protettive, ecc. ), la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro e dei servizi aperti al pubblico, l’adeguamento alle normative e ai regolamenti nazionali, regionali e comunali;
formazione e assistenza tecnica sui temi della riapertura (nuove regole, relazione con la clientela, marketing, comunicazione, coaching, certificazioni, innovazioni digitali ecc. ).

Il voucher consiste in un contributo a fondo perduto una tantum e può raggiungere il 70% delle spese ammissibili.

Per le imprese individuali l’importo massimo sarà di 3. 000 euro, e fino a 6. 000 euro nel caso la richiesta provenga da un’impresa costituita in forma societaria a capitale privato.

L’importo erogato sarà incrementato di un ulteriore 10% nel caso l’impresa affronti oneri che derivino dalla partecipazione a Consorzi di garanzia fidi.

La domanda di richiesta del Voucher deve essere presentata con invio telematico entro il 20 maggio 2020.

PER AFFIDARCI LA TUA PRATICA CONTATTACI ALLA MAIL RISPARMIOLECITO@NETWORKFISCALE. COM 

 

 

Impresa Sicura: rimborso a fondo perduto fino al 100% delle spese sostenute per le imprese che hanno acquistato DPI con pagamento a giugno 2020

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Attivo dall’11 maggio 2020 il nuovo bando Invitalia  (fondi Inail) che eroga soldi a fondo perduto per le imprese che hanno acquistato DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) tra il 17 marzo e la data di invio della domanda di rimborso.  

Attivo dall’11 maggio 2020 il nuovo bando Invitalia  (fondi Inail) che eroga soldi a fondo perduto per le imprese che hanno acquistato DPI (Dispositivi di Protezione Individuale) tra il 17 marzo e la data di invio della domanda di rimborso.  

 

CHI PUO’ CHIEDERE IL RIMBORSO A FONDO PERDUTO

Ogni impresa di qualunque dimensione, operante in Italia.

 

PER COSA E’ POSSIBILE CHIEDERE IL RIMBORSO A FONDO PERDUTO

E’possibile richiedere il rimborso a fondo perduto delle spese per l’acquisto di dispositivi ed altri strumenti di protezione individuale DPI, sostenute tra il 17 marzo 2020 e la data di invio della domanda di rimborso:

A.     mascherine filtranti, chirurgiche, FFP1, FFP2 e FFP3;

B.     guanti in lattice, in vinile e in nitrile;

C.     dispositivi per protezione oculare;

D.     indumenti di protezione quali tute e/o camici;

E.     calzari e/o sovrascarpe;

F.     cuffie e/o copricapi;

G.     dispositivi per la rilevazione della temperatura corporea;

H.     detergenti e soluzioni disinfettanti/antisettici

 

Il bando consente di ottenere il rimborso delle spese sostenute dalle aziende per l’acquisto di dispositivi ed altri strumenti di protezione individuale finalizzati al contenimento e il contrasto dell’emergenza epidemiologica COVID-19.  

 

 

QUANTO VIENE RIMBORSATO?

L’importo massimo rimborsabile è di 500 euro per ciascun addetto dell’impresa richiedente e fino a 150mila euro per impresa.

Esempio 1: azienda con 5 risorse umane ha speso in DPI €10. 000 può chiedere il rimborso a fondo perduto per €2. 500.

Esempio 2: azienda con 20 risorse umane che ha speso in DPI €6. 000, può chiederli tutti, con plafond residuo di €4. 000.

 

RISORSE DISPONIBILI

Sono 50 milioni di euro le risorse disponibili su fondi Inail, art 43. 1 DL Cura Italia del 17 marzo 2020.

Riteniamo che come avviene con Bandi Inail, tale rimborso sia solo il primo di una serie. Per tale motivo le imprese devono impostare centri di costo e di ricavo nei propri esoscheletri di bilancio onde monitorare la spesa in DPI ed efficientare le future richieste.  

 

 

LE FASI

Il bando di Invitalia prevede 3 fasi:

1.      le imprese interessate dovranno inviare la prenotazione del rimborso dall’11 al 18 maggio 2020, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9. 00 alle ore 18. 00. Attraverso uno sportello informatico dedicato, raggiungibile dal sito di Invitalia;

2.      sempre sul sito dell’agenzia, seguirà la pubblicazione dell’elenco, in ordine cronologico di arrivo, delle imprese ammesse alla presentazione della domanda di rimborso.

3.      la domanda potrà essere compilata dalle ore 10. 00 del 26 maggio alle ore 17. 00 dell’11 giugno 2020 sempre attraverso procedura informatica.

I rimborsi verranno effettuati entro il mese di giugno.

 

Per ottenere il rimborso contattateci ai seguenti numeri:

Regione Sardegna 070. 5925989

Regione Lazio 06. 31055924

NUMERO VERDE NAZIONALE 800. 19. 27. 52

Per accelerare la pratica inviare direttamente a risparmiolecito@networkfiscale. Com

a)    visura camerale;

b)    documento di identità del titolare/legale rappresentante;

c)     autodichiarazione importo sostenuto per spese in dispositivi sanitari a cui successivamente in fase 2, dovrà seguire fascicolo fatture in formato pdf.

Costo pratica anticipato € 197.

CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO FINO AL 70% PER LE IMPRESE ARTIGIANE IN FRIULI-VENEZIA GIULIA

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Sono stati riaperti i termini per la presentazione delle domande di contributo al CATA da parte delle imprese artigiane, con un fondo iniziale di 3,7 milioni di euro.

Il CATA Artigianato Friuli Venezia Giulia S. R. L. è una società creata dalle associazioni maggiormente rappresentative del settore artigiano della regione Friuli Venezia Giulia quali Confartigianato Imprese FVG – Federazione Regionale Artigiani PMI, CNA Regionale del Friuli Venezia Giulia e Slovensko Deželno Gospodarsko Združenje – URES.

Sono stati riaperti i termini per la presentazione delle domande di contributo al CATA da parte delle imprese artigiane, con un fondo iniziale di 3,7 milioni di euro.

Il CATA Artigianato Friuli Venezia Giulia S. R. L. è una società creata dalle associazioni maggiormente rappresentative del settore artigiano della regione Friuli Venezia Giulia quali Confartigianato Imprese FVG – Federazione Regionale Artigiani PMI, CNA Regionale del Friuli Venezia Giulia e Slovensko Deželno Gospodarsko Združenje – URES.

Il CATA è l’unico referente per le imprese artigiane nei rapporti con la Regione FVG

Nei limiti delle risorse finanziarie disponibili, sono attivati i seguenti canali contributivi:

incentivi alle imprese di nuova costituzione;
finanziamenti a favore dell’artigianato artistico, tradizionale e dell’abbigliamento su misura;
finanziamenti per sostenere l’adeguamento di strutture e impianti;
ammodernamento tecnologico;
consulenze concernenti l’innovazione, la qualità e la certificazione di prodotti;
incentivi per la partecipazione a mostre, fiere, esposizioni e manifestazioni commerciali nazionali ed estere;
contributi alle imprese artigiane di piccolissime dimensioni.

 Caratteristiche principali delle sette misure:

INCENTIVI ALLE IMPRESE DI NUOVA COSTITUZIONE

L’intervento mira a promuovere e sostenere la nascita di nuove imprese artigiane. Sono finanziabili le imprese iscritte all’A. I. A. (Albo imprese artigiane) per spese sostenute nei sei mesi antecedenti e nei ventiquattro mesi successivi l’iscrizione all’A. I. A.

Possono presentare domanda le microimprese, le piccole e medie imprese, i consorzi e le società consortili, anche in forma cooperativa, iscritte all’Albo provinciale delle imprese artigiane (A. I. A. ).  
L’impresa deve essere iscritta all’A. I. A. Per la prima volta. Il titolare o il socio imprenditore dell’impresa richiedente non deve risultare titolare o socio imprenditore di impresa artigiana già iscritta all’A. I. A. E successivamente cancellata ovvero di impresa non artigiana già iscritta al registro delle imprese.

Tipologia di spese ammissibili

spese legali direttamente connesse alla costituzione dell’impresa;
acquisizione di un piano di analisi e sviluppo aziendale;
acquisto di macchinari, macchine operatrici prive di targa e attrezzature nuove di fabbrica da destinare esclusivamente alla nuova attività artigiana;
acquisto di arredi per ufficio;
acquisto di programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;
interventi aventi rilevanza urbanistica o edilizia esclusa la costruzione;
spese di progettazione, direzione lavori e collaudo, nel limite massimo del 15% delle spese per gli interventi di cui alla lettera f);
spese concernenti il salario netto relativo ai dipendenti assunti con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato; 
spese per l’acquisizione dei seguenti servizi, beni materiali ed immateriali per facilitare l’accesso al commercio elettronico.

Entità e forma dell’agevolazione

L’intensità dell’aiuto è pari al 40% delle spese ammissibili ed è elevata al 50% qualora sussista una delle seguenti condizioni: 

imprese artigiane appartenenti all’imprenditoria giovanile;
imprese artigiane appartenenti all’imprenditoria femminile; 
imprese artigiane localizzate nelle aree di svantaggio socio economico.  

L’intensità dell’aiuto è elevata di 5 punti percentuali per le imprese cui sia stato attribuito il rating di legalità con delibera dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato.

La spesa complessiva ammissibile deve rientrare nei seguenti limiti: 

importo minimo pari a 5. 000,00 euro; 
importo massimo pari a 75. 000,00 euro.

 FINANZIAMENTI A FAVORE DELL’ARTIGIANATO ARTISTICO, TRADIZIONALE E DELL’ABBIGLIAMENTO SU MISURA

Soggetti beneficiari: microimprese, le piccole e medie imprese, i consorzi e le società consortili, anche in forma cooperativa, iscritti all’Albo provinciale delle imprese artigiane (A. I. A. ). I beneficiari al momento della domanda devono essere iscritti alla categoria delle lavorazioni artistiche, tradizionali e dell’abbigliamento su misura. Il laboratorio deve trovarsi in un centro urbano, dove per centro urbano si intendono le zone omogenee A e B degli strumenti urbanistici generali comunali; qualora il Comune non abbia definito le zone omogenee, il beneficiario deve allegare alla domanda di contributo una dichiarazione del Comune medesimo attestante che la zona nella quale è insediato il laboratorio è da considerarsi centro urbano.

Tipologia di spese ammissibili

La finalità è la promozione dell’artigianato artistico, tradizionale e dell’abbigliamento su misura nei centri urbani.

Le spese ammissibili sono:

lavori di ammodernamento, ampliamento, ristrutturazione e straordinaria manutenzione di immobili adibiti o da adibire a laboratori; 
spese di progettazione, direzione lavori e collaudo;
acquisto di arredi da destinarsi ad uso dei laboratori di cui alla lettera a); 
acquisto di macchinari e attrezzature destinati o da destinarsi ad uso dei laboratori di cui alla lettera a), di importo unitario superiore a 100,00 euro al netto dell’IVA.

Entità e forma dell’agevolazione

L’intensità dell’aiuto è pari al 30% delle spese ammissibili ed è elevata al 40% qualora sussista una delle seguenti condizioni:

imprese artigiane appartenenti all’imprenditoria giovanile;
imprese artigiane appartenenti all’imprenditoria femminile;
imprese artigiane localizzate nelle zone di svantaggio socioeconomico.

Qualora all’impresa sia stato attribuito il rating di legalità dall’autorità garante della concorrenza e mercato, l’intensità d’aiuto sarà aumentata di ulteriori 5 punti percentuali.

La spesa complessiva ammissibile deve rientrare nei seguenti limiti:

importo minimo pari a 5. 000,00 euro;
importo massimo pari a 75. 000,00 euro.

Gli incentivi possono essere erogati in via anticipata, nella misura massima del 70%, previa presentazione di fideiussione bancaria o assicurativa di importo almeno pari alla somma da erogare maggiorata degli interessi, qualora l’importo dell’anticipazione sia pari o superiore a 10. 000 euro.

FINANZIAMENTI PER SOSTENERE L’ADEGUAMENTO DI STRUTTURE E IMPIANTI

Soggetti beneficiari: microimprese, le piccole e medie imprese, i consorzi e le società consortili, anche in forma cooperativa, iscritti all’Albo provinciale delle imprese artigiane.

Tipologia di interventi ammissibili

adeguamento di preesistenti strutture produttive ed impianti alla normativa in materia di prevenzione incendi; 
adeguamento di preesistenti strutture ed impianti alla normativa in materia di prevenzione infortuni, igiene e sicurezza sul lavoro; 
adeguamento di preesistenti strutture e impianti alla normativa in materia di antinquinamento.  

Le spese ammissibili sono:

modifica o sostituzione di impianti per la prevenzione incendi;
modifica o sostituzione di impianti per l’aerazione e la regolazione della temperatura e umidità nei luoghi di lavoro; 
modifica o sostituzione di impianti per l’utilizzazione dell’energia elettrica; modifica o sostituzione di impianti idrici e sanitari;
modifica o sostituzione di impianti per la difesa dagli agenti nocivi; interventi edilizi per la rimozione o demolizione dell’amianto;
opere edili connesse agli interventi finanziati;
spese di progettazione; 
spese per il trasporto e il montaggio necessari alla realizzazione degli interventi previsti.

Entità e forma dell’agevolazione

L’intensità dell’aiuto è pari al 30% delle spese ammissibili ed è elevata al 40% qualora sussista una delle seguenti condizioni:

imprese artigiane appartenenti all’imprenditoria giovanile;
imprese artigiane appartenenti all’imprenditoria femminile;
imprese artigiane localizzate nelle zone di svantaggio socio economico.

La spesa complessiva ammissibile deve rientrare nei seguenti limiti:

importo minimo pari a 5. 000,00 euro;
importo massimo pari a 50. 000,00 euro.

 AMMODERNAMENTO TECNOLOGICO

Soggetti beneficiari: imprese artigiane iscritte all’Albo Imprese Artigiane (AIA) da almeno 5 anni, che non siano iscritte all’artigianato artistico e tradizionale e che non facciano nello stesso anno solare domanda per la linea imprese di piccolissime dimensioni.

Tipologia di spese ammissibili

L’Amministrazione Regionale concede incentivi in conto capitale per l’ammodernamento tecnologico, al fine di sostenere la competitività e l’innovazione tecnologica delle imprese artigiane.

Sono finanziabili le iniziative dirette ad introdurre nel processo aziendale innovazioni di prodotto e di processo e sono ammissibili le spese strettamente legate alla realizzazione di iniziative di cui al punto 2, concernenti l’acquisto e installazione di macchinari (non sono finanziabili a titolo esemplificativo automezzi, autocarri, mini escavatori, muletti), impianti, strumenti e attrezzature nuove di fabbrica di importo unitario pari o superiore a 100,00 euro al netto dell’IVA; l’acquisto di hardware e beni immateriali quali software e licenze d’uso funzionali ai beni sopra indicati (Tablet, Smartphone e Laptop non sono ammissibili)

Entità e forma dell’agevolazione

L’intensità dell’aiuto è fissa pari 40% delle spese ammissibili ed è elevata al 45% qualora l’impresa sia in possesso del rating di legalità.

La spesa complessiva ammissibile deve rientrare nei seguenti limiti:

importo minimo pari a 3. 000,00 euro;
importo massimo pari a 20. 000,00 euro.

 CONSULENZE CONCERNENTI L’INNOVAZIONE, LA QUALITà E LE CERTIFICAZIONI DI PRODOTTO

Soggetti beneficiari: microimprese, le piccole e medie imprese, i consorzi e le società consortili, anche in forma cooperativa, iscritti all’Albo provinciale delle imprese artigiane.

Tipologia di interventi ammissibili

Iniziative concernenti l’acquisizione di consulenze finalizzate:

alla messa a punto di nuovi prodotti, processi produttivi o al miglioramento degli stessi, ivi compresa l’assistenza tecnico/manageriale;
alla realizzazione di sistemi aziendali di assicurazione e gestione della qualità certificabili da organismi accreditati in base a normative nazionali o comunitarie;
alla realizzazione di sistemi aziendali di gestione della sicurezza nei luoghi di lavoro certificabili da organismi accreditati in base a normative nazionali o comunitarie;
alla realizzazione di sistemi aziendali per la tutela e la salvaguardia dell’ambiente o di valutazioni ambientali certificabili da organismi accreditati in base a normative nazionali o comunitarie;
alla conformità dei prodotti a direttive comunitarie recepite in ambito nazionale.

Tipologia di spese ammissibili

Lettera a): spese per consulenze esterne, riguardanti esclusivamente contenuti specialistici. La consulenza deve consentire un significativo apporto di tipo innovativo alle attività originali che l’impresa richiedente intende sviluppare;

Lettere b), c) e d): spese per le consulenze esterne compresi l’addestramento degli addetti, le prove di laboratorio e l’ottenimento della certificazione a cura di società notificate o accreditate ai sensi della normativa nazionale e comunitaria;

Lettera e): spese per le consulenze esterne, le prove di laboratorio o di tipo, finalizzate all’emissione della dichiarazione di conformità al modello che è stato oggetto dell’esame «CE» di tipo, rilasciato dall’organismo notificato o della dichiarazione di conformità ai requisiti essenziali rilasciata dal costruttore.

Entità e forma dell’agevolazione

L’intensità dell’aiuto è pari al 30% delle spese ammissibili ed è elevata al 40% qualora sussista una delle seguenti condizioni:

imprese artigiane appartenenti all’imprenditoria giovanile;
imprese artigiane appartenenti all’imprenditoria femminile;
imprese artigiane localizzate nelle zone di svantaggio socioeconomico.

Qualora all’impresa sia stato attribuito il rating di legalità dall’autorità Garante della concorrenza e mercato, l’intensità d’aiuto sarà aumentata di ulteriori 5 punti percentuali.

La spesa complessiva ammissibile deve rientrare nei seguenti limiti:

importo minimo pari a 3. 000,00 euro;
importo massimo pari a 24. 000,00 euro.

INCENTIVI PER LA PARTECIPAZIONE A MOSTRE, FIERE, ESPOSIZIONI E MANIFESTAZIONI COMMERCIALI NAZIONALI ED ESTERE

Soggetti beneficiari: microimprese, le piccole e medie imprese, i consorzi e le società consortili, anche in forma cooperativa, iscritti all’Albo provinciale delle imprese artigiane.

Tipologia di spese ammissibili

Sono ammissibili le partecipazioni a fiere, mostre, esposizioni ed altre manifestazioni di carattere commerciale svolte al di fuori del territorio regionale.

Le spese finanziabili sono:

tassa di iscrizione;
affitto della superficie espositiva, anche pre-allestita;
allestimento della superficie espositiva, ivi compresi il noleggio delle strutture espositive, delle attrezzature ed arredi, la realizzazione degli impianti, il trasporto ed il montaggio/smontaggio.

Entità e forma dell’agevolazione

L’intensità dell’aiuto è pari al 30% delle spese ammissibili ed è elevata al 40% qualora sussista una delle seguenti condizioni:

imprese artigiane appartenenti all’imprenditoria giovanile;
imprese artigiane appartenenti all’imprenditoria femminile;
imprese artigiane localizzate nelle zone di svantaggio socioeconomico.

La spesa complessiva ammissibile deve rientrare nei seguenti limiti:

importo minimo pari a 2. 000,00 euro;
importo massimo pari a 25. 000,00 euro.

CONTRIBUTI ALLE IMPRESE ARTIGIANE DI PICCOLISSIME DIMENSIONI

Soggetti beneficiari: imprese artigiane di piccolissime dimensioni iscritte all’Albo provinciale delle imprese artigiane.

Per imprese artigiane di piccolissime dimensioni si intendono quelle rientranti nella definizione di microimpresa e realizzano un fatturato annuo oppure presentato un totale di bilancio annuo non superiori a 500. 000,00 euro.

Tipologia di spese ammissibili

Le iniziative finanziabili sono:

spese sostenute per l’ottenimento di garanzie in relazione a operazioni bancarie destinate al finanziamento dell’attività aziendale;
spese sostenute per il pagamento degli oneri finanziari relativi all’effettuazione di operazioni bancarie destinate al finanziamento dell’attività aziendale;
spese sostenute per l’acquisizione di consulenze finalizzate alla pianificazione finanziaria aziendale.

Sono considerate ammissibili:

Per le iniziative di cui alla lettera a) sono ammissibili le spese sostenute nell’esercizio finanziario precedente alla data di presentazione della domanda, relative al premio e alle spese di istruttoria per l’ottenimento di garanzie, in forma di fideiussioni o di garanzie a prima richiesta, rilasciate nell’interesse dell’impresa beneficiaria da banche, istituti assicurativi e confidi.

b) Per le iniziative di cui alla lettera b) sono ammissibili le spese sostenute nell’esercizio finanziario precedente alla data di presentazione della domanda, relative agli interessi passivi e alle spese di istruttoria e di perizia per la concessione del finanziamento bancario sostenute nell’esercizio finanziario antecedente all’anno di presentazione della domanda di contributo.

c) Per le iniziative di cui alla lettera c) sono ammissibili le spese relative alle consulenze effettuate da professionisti iscritti all’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili relative alla redazione di un piano finanziario aziendale comprendente, tra l’altro, l’analisi dei flussi di cassa e sostenute nei dodici mesi antecedenti la data di presentazione della domanda di contributo.

Entità e forma dell’agevolazione

Sono ammesse a contributo le iniziative la cui spesa complessiva ammissibile rientra nei seguenti limiti:

incentivi per le spese sostenute per l’ottenimento di garanzie a operazioni bancarie destinate al finanziamento dell’attività aziendale: importo minimo pari a 500,00 euro; importo massimo pari a 5. 000,00 euro. Incentivi per le spese sostenute per il pagamento degli oneri finanziari relativi all’effettuazione di operazioni bancarie destinate al finanziamento dell’attività aziendale: importo minimo pari a 500,00 euro; importo massimo pari a 10. 000,00 euro. Incentivi per le spese sostenute per l’acquisizione di consulenze finalizzate alla pianificazione finanziaria aziendale: importo minimo pari a 500,00 euro; importo massimo pari a 3. 000,00 euro.

L’intensità dell’aiuto è pari al 65% delle spese ammissibili più un eventuale 5% se all’impresa è stato attribuito il rating di legalità dall’autorità Garante della concorrenza e mercato.

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Assunzione categorie protette 2020

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Con l’entrata in vigore del Decreto Lgs. N. 151/2015 anche i lavoratori con disabilità hanno avuto più possibilità di trovare occupazione. Infatti, l’obiettivo di tale decreto è proprio quello di promuovere ed incentivare l’integrazione e l’inserimento delle persone disabili all’interno del mercato del lavoro offrendo al datore di lavoro un incentivo economico proporzionale al tipo e al grado di riduzione della capacità lavorativa della risorsa disabile assunta.

Con l’entrata in vigore del Decreto Lgs. N. 151/2015 anche i lavoratori con disabilità hanno avuto più possibilità di trovare occupazione. Infatti, l’obiettivo di tale decreto è proprio quello di promuovere ed incentivare l’integrazione e l’inserimento delle persone disabili all’interno del mercato del lavoro offrendo al datore di lavoro un incentivo economico proporzionale al tipo e al grado di riduzione della capacità lavorativa della risorsa disabile assunta.

Per le assunzioni dei disabili 2020 è previsto, per i datori di lavoro privati, un incentivo economico sulla retribuzione mensile lorda imponibile ai fini previdenziali che varia in base alla tipologia del contratto e del grado di riduzione di capacità lavorativa della risorsa umana.

L’incentivo per tali assunzioni spetta ai datori di lavoro che assumono risorse umane con disabilità sia a tempo determinato che a tempo indeterminato, sia a tempo parziale che a tempo pieno.

Inoltre, è applicabile anche ai seguenti contratti:

–      c. Di lavoro subordinato stipulati in attuazione del vincolo associativo con una cooperativa di lavoro;

–      c. Di lavoro a domicilio se subordinati e se l’attività viene svolta nell’abitazione della risorsa umana affetta da disabilità o in altro locale scelto;

–      c. Di somministrazione.

L’incentivo compete tutti i datori di lavoro privati, soggetti o meno all’obbligo di assunzione disciplinato dalla Legge 68/1999 e rientrano anche gli enti pubblici economici EPE.

Le categorie di lavoratori a cui spetta tale beneficio sono:

–      lavoratori disabili con riduzione della capacità lavorativa superiore al 79% o con minorazioni appartenenti dalla prima alla terza categoria del testo unico in materia di pensioni di guerra;

–      lavoratori disabili con riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 67% e il 79% o minorazioni appartenenti dalla quarta alla sesta categoria del testo unico in materia di pensioni guerra;

–      lavoratori con disabilità intellettiva e psichica che comporti una riduzione della capacità lavorativa superiore al 45%.

Sulla base di queste categorie il datore di lavoro percepirà un incentivo pari al 70% della retribuzione mensile lorda ai fini previdenziali per la prima e l’ultima classe e del 35% per la seconda.

Il datore di lavoro, per poter usufruire di tali benefici, deve possedere alcuni requisiti, quali:

–      essere in regola con gli adempimenti e gli obblighi contributivi;

–      osservare le norme a tutela delle condizioni di lavoro;

–      rispettare gli obblighi di legge e i CCNL sottoscritti con i sindacati;

–     occorre che l’assunzione, a termine o a tempo indeterminato, determini un incremento occupazionale netto rispetto alla media dei lavoratori occupati nei 12 mesi precedenti;

–      l’incentivo non spetta se l’assunzione riguarda lavoratori licenziati nei sei mesi precedenti dallo stesso datore di lavoro;

–      il datore non deve aver ricevuto e poi non rimborsato aiuti statali o essere un’impresa in difficoltà.

Il bonus assunzioni disabili è compatibile col bonus over 50 disoccupati da 12 mesi; col bonus donne disoccupate senza lavoro da 24 mesi o da almeno 6 qualora siano appartenenti ad aree svantaggiate o impiegate in determinati settori produttivi o professioni; bonus assunzioni Garanzia Giovani nel limite del 100% dei costi salariali.

Invece non è compatibile con il bonus giovani genitori INPS e l’incentivo per chi assume lavoratori percettori di Naspi.

La domanda deve essere compilata in Via telematica attraverso il portale INPS e devono essere indicati:

–      i dati del lavoratore disabile;

–      la tipologia di disabilità;

–      il tipo di contratto stipulato e la durata;

–      l’importo imponibile lordo annuo e il numero di mensilità.

Per informazioni e assistenza contattaci alla mail RISPARMIOLECITO@NETWORKFISCALE. COM

San.Arti.: Il fondo italiano che si rivolge ai dipendenti e ai titolari delle aziende artigiane

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San. Arti. è il Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa per tutto il settore dell’Artigianato costituito dalle Parti Sociali (Confartigianato, Cna, Claai, Casartigiani e Cgil, Cisl, Uil) nel 2013.

San. Arti. è il Fondo di Assistenza Sanitaria Integrativa per tutto il settore dell’Artigianato costituito dalle Parti Sociali (Confartigianato, Cna, Claai, Casartigiani e Cgil, Cisl, Uil) nel 2013.

Lo scopo di San. Arti. è di garantire agli iscritti, i dipendenti come previsto dai CCNL dell’Artigianato ed i titolari, soci, collaboratori e i familiari su richiesta volontaria, i servizi sanitari integrativi attraverso il rimborso totale dei ticket ed in percentuale per: le visite specialistiche, l’alta diagnostica, gli interventi chirurgici, la prevenzione cardiologica ed oncologica, le prestazioni odontoiatriche e quanto previsto dal nomenclatore sanitario del Fondo.

Tutte le aziende artigiane che applicano i CCNL dell’Area Meccanica, Installazione di impianti, Orafi, Argentieri ed affini, Odontotecnici; CCNL dell’Area Chimica Ceramica; CCNL dell’Area Legno Lapidei; CCNL Alimentare e della Panificazione; CCNL Acconciatura, Estetica, Tricologia non curativa, Tatuaggio, Piercing e Centri Benessere; CCNL dell’Area Comunicazione; CCNL dell’Area Tessile Moda; CCNL Imprese Pulizie Artigiane; CCNL TAC – PMI sono tenute a versare per i propri dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato, da apprendista e a tempo determinato pari o superiore a 12 mesi un contributo mensile di € 10,42 a lavoratore entro il giorno 16 di ogni mese con il modello di pagamento unificato F24 e l’invio del flusso Uniemens (causale contributo ART1 su entrambi). Le prestazioni per i dipendenti aventi diritto verranno erogate il 1° giorno del settimo mese successivo al versamento dell’azienda artigiana.

L’iscrizione al Fondo è inoltre prevista volontariamente per i titolari, i soci ed i collaboratori delle aziende artigiane con quota annuale a carico degli interessati di € 295 ciascuno (fino a 68 anni di età) e per i familiari (coniuge, conviventi e figli a carico) dei dipendenti e dei titolari, soci e collaboratori versando € 110 per i ragazzi da 1 a 14 anni e € 175 per uomini e donne da 15 a 67 anni con un bollettino postale emesso dal sito SAN. ARTI. , effettuate le procedure di registrazione. Il periodo di iscrizione per i soggetti volontari è dal 1° Aprile al 15 Dicembre di ciascun anno e le prestazioni saranno erogate dal 1° Gennaio del successivo anno solare.

è inoltre consentita l’iscrizione a San. Arti. Dei dipendenti delle Associazioni, Datoriali e Sindacali, Confederali e Categoriali, firmatarie degli accordi costitutivi e dei CCNL sopra indicati, delle Organizzazioni a loro collegate, delle loro articolazioni territoriali e/o associative, nonché di enti e strutture collaterali promosse dalle stesse parti sociali.

L’iscrizione per i dipendenti è gratuita e avviene automaticamente con i versamenti dei contributi a carico delle aziende artigiane come contrattualmente previsto. Gli stessi riceveranno le credenziali personali con cui usufruire dei servizi San. Arti. Dall’area riservata del sito.

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ONORANZE FUNEBRI: COSA SONO E CHE SERVIZI OFFRONO

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Sono definite pompe funebri le imprese, generalmente dotate di apposita licenza, che si occupano della vendita di beni materiali per i riti funebri e direttamente dell’organizzazione di funerali e dei relativi adempimenti burocratici.

Sono definite pompe funebri le imprese, generalmente dotate di apposita licenza, che si occupano della vendita di beni materiali per i riti funebri e direttamente dell’organizzazione di funerali e dei relativi adempimenti burocratici.

Secondo il dizionario Garzanti, “pompa” significa sfarzo e ostentazione come nell’espressione “è entrato in pompa magna”, ma significa anche “cerimonia”, un termine legato all’originale latino pompa che significa letteralmente “corteo” o “cerimonia” (da un’origine greca che è legata al trasporto o invio di qualcosa, il che spiega possibilmente la consonanza con le pompe idrauliche o simili, da alcuni invece attribuita a un’onomatopea dalle lingue nord europee).

Pertanto, un’agenzia di onoranze è quella da contattare quando si presenta un decesso, sia in casa che in strutture ospedaliere o  case di riposo, a prescindere dall’esistenza di accordi attuati in precedenza in quanto gli addetti sono pronti ad intervenire all’ultimo momento data la particolarità del momento che puù essere del tutto improvviso.

Un’agenzia di onoranze funebri ha il compito di preoccuparsi di tutto quello che serve per poter organizzare un funerale per onorare la memoria di un proprio caro che è venuto a mancare, dalla preparazione e vestizione del defunto, all’eventuale cremazione fino alla conclusione di tutte le pratiche burocratiche.

Nello specifico, le onoranze funebri svolgono le seguenti mansioni:

denunciare il decesso;
occuparsi della salma;
allestire la camera ardente;
occuparsi dei necrologi e dei biglietti;
gestire il trasporto del feretro;
organizzare il rito funebre;
gestire le pratiche del cimitero e del funerale.

Dunque, questo è l’elenco delle mansioni amministrative e prettamente gestionali del lutto e dell’organizzazione del funerale. Si comincia dalla denuncia della morte, entro 24 ore dal decesso, si continua con la pulizia e la vestizione della salma e con l’allestimento della camera ardente. Quest’ultima può essere allestita sia in casa, che in ospedale o anche in un altro luogo. Anche le pratiche cimiteriali è bene che siano gestite direttamente dall’impresa funebre per evitare perdite di tempo inutili ed errori pericolosi.

Infine, ci sono altri servizi di cui un’agenzia può eventualmente occuparsi, a discrezione di chi subisce il lutto. L’impresa può eventualmente pubblicare i necrologi e gli avvisi per le affissioni, così come gestire i biglietti di ringraziamento per la partecipazione al funerale.  Inoltre, alcune onoranze funebri si occupano anche di fiori-coltura, al fine di rendere il servizio il più completo possibile.

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COVID-19: NUOVO MODELLO DI AUTODICHIARAZIONE 📝

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E’ disponibile il nuovo modello di autocertificazione per gli spostamenti, utilizzabile da lunedì 4 maggio.

Può comunque essere ancora utilizzato il precedente modello barrando le voci non più attuali.  

L’autocertificazione, spiega il ministero, è in possesso degli operatori di polizia e può essere compilata al momento del controllo.

COVID-19: NUOVO MODELLO DI AUTODICHIARAZIONE

Per gli spostamenti dal 4 maggio.

 

E’ disponibile il nuovo modello di autocertificazione per gli spostamenti, utilizzabile da lunedì 4 maggio.

Può comunque essere ancora utilizzato il precedente modello barrando le voci non più attuali.  

L’autocertificazione, spiega il ministero, è in possesso degli operatori di polizia e può essere compilata al momento del controllo.

Scarica il modello nella sezione “Documenti da scaricare”

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QUANDO RIAPRONO I BAR…? 🍹

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Al via la fase 2, ufficializzata dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte attraverso il DPCM del 26 aprile 2020, in cui vengono elencati i codici ATECO delle attività che potranno ripartire con la propria attività produttiva dal 4 maggio.

QUANDO RIAPRONO I BAR…? 🍹

Apertura limitata dal 4 maggio.

 

Al via la fase 2, ufficializzata dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte attraverso il DPCM del 26 aprile 2020, in cui vengono elencati i codici ATECO delle attività che potranno ripartire con la propria attività produttiva dal 4 maggio.

Ai bar, non è ancora consentita la totale riapertura del locale, poiché restano sospese le attività dei servizi di ristorazione.

Rimane invece consentita l’attività di consegna a domicilio, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto.

In aggiunta, ai sensi del nuovo Decreto sarà concesso anche l’asporto, fermo restando l’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, il divieto di consumare i prodotti all’interno dei locali e il divieto di sostare nelle immediate vicinanze degli stessi.

Per la riapertura vera e propria dei bar si dovrà aspettare il 1 giugno.

 

Si consiglia di visitare il sito Ancors. Eu per le procedure da attivare a seguito dell’emergenza da Covid-19 e monitorare il Consorzio Italiano di Sicurezza e Sanificazione Debella. It

 

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PASTICCERIE: APERTURA LIMITATA DAL 4 MAGGIO 🍰

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“Gentile Junior Consultant Silvia Picca mi può cortesemente indicare se la nostra attività, codice ATECO 56. 10. 3, corrispondente a pasticceria, potrà riaprire dal 4 maggio? ”

PASTICCERIE: APERTURA LIMITATA DAL 4 MAGGIO 🍰

Pubblichiamo la risposta ad un quesito postoci da una pasticceria.

“Gentile Junior Consultant Silvia Picca mi può cortesemente indicare se la nostra attività, codice ATECO 56. 10. 3, corrispondente a pasticceria, potrà riaprire dal 4 maggio? ”

Risposta:

Ai sensi del precedente Decreto, l’attività non poteva essere aperta al pubblico, l’apertura era consentita limitatamente al laboratorio con conseguente possibilità di consegna a domicilio, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per l’attività di confezionamento che di trasporto.

Dal 4 maggio, ai sensi del Decreto 26 aprile 2020 sarà concesso anche l’asporto, fermo restando l’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro, il divieto di consumare i prodotti all’interno dei locali e il divieto di sostare nelle immediate vicinanze degli stessi.

 

Si consiglia di visitare il sito Ancors. Eu per le procedure da attivare a seguito dell’emergenza da Covid-19 e monitorare il Consorzio Italiano di Sicurezza e Sanificazione Debella. It

 

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LOMBARDIA: Contributo a fondo perduto per le attività di formazione dei lavoratori sulle misure di prevenzione e controllo ed interventi di sanificazione degli ambienti e strumenti di lavoro

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La Camera di Commercio di Como-Lecco promuove una misura straordinaria a sostegno delle imprese finalizzata a incrementare l’efficacia delle misure di contenimento dell’epidemia di COVID-19, attraverso l’erogazione di contributi per attività di formazione dei lavoratori sulle misure di prevenzione e controllo delle infezioni ed interventi di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro.

La Camera di Commercio di Como-Lecco promuove una misura straordinaria a sostegno delle imprese finalizzata a incrementare l’efficacia delle misure di contenimento dell’epidemia di COVID-19, attraverso l’erogazione di contributi per attività di formazione dei lavoratori sulle misure di prevenzione e controllo delle infezioni ed interventi di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro.

Beneficiari: Micro Impresa, PMI

Settore: Artigianato, Commercio, Industria, Servizi/No Profit, Turismo, Cultura

Spese finanziate: Consulenze/Servizi, Attrezzature e macchinari

Costi riconosciuti:

per spese di sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro, effettuata da imprese abilitate alla sanificazione ai, fino ad un massimo di 1. 500 euro di contributo per ciascun beneficiario;
per l’acquisto di macchinari per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro, fino ad un massimo di 2. 500 euro di contributo per ciascun beneficiario;
per la formazione sulle misure di prevenzione e controllo delle infezioni del personale.

Entità e forma dell’agevolazione: la dotazione finanziaria è pari a euro 150. 000,00.

Si tratta di un contributo in conto esercizio fino ad un massimo di 5. 000,00 euro e nella misura del 50% dei costi sostenuti e documentati dal 24 febbraio 2020 fino al 30 settembre 2020.

Scadenza: Le domande di contributo potranno essere presentate a partire dalle ore 10. 00 del 4 maggio 2020 fino alle ore 12 del 31 ottobre 2020.

Per affidarci la tua pratica contattaci alla mail RISPARMIOLECITO@NETWORKFISCALE. COM

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