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mercoledì 15 Gennaio 2025
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Fermo amministrativo: non consentito sui beni strumentali

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Il D. L. 21 giugno 2013, n. 96 (c. D. Decreto del fare) ha stabilito che l’Agente per la riscossione non può più disporre il fermo amministrativo sui beni del debitore se questi sono strumentali all’attività d’impresa o professionale.

 

Fermo amministrativo: non consentito sui beni strumentali

Il D. L. 21 giugno 2013, n. 96 (c. D. Decreto del fare) ha stabilito che l’Agente per la riscossione non può più disporre il fermo amministrativo sui beni del debitore se questi sono strumentali all’attività d’impresa o professionale.

Il contribuente, pertanto, al fine di evitare la misura cautelare pro Fisco, è tenuto a dimostrare non l’indispensabilità dei beni, ma la strumentalità degli stessi, ossia le effettive esigenze operative cui fanno fronte i veicoli oggetto di fermo.

Il Decreto del fare, inoltre, ha apportato rilevanti modifiche alla procedura di fermo amministrativo prevista dall’art. 86, d. Pr. 29 settembre 1973, n. 602.  Secondo la nuova previsione, infatti, il procedimento ha inizio con la notifica, al contribuente, di una comunicazione preventiva, la quale dovrà contenere l’invito a versare le somme dovute nei successivi trenta giorni. Entro tale termine, pertanto, il debitore, per impedire la misura cautelare, dovrà dimostrare che i beni oggetto di fermo costituiscono elemento indispensabile per la prosecuzione della propria attività. Trascorsi i trenta giorni, l’iscrizione del fermo diventa definitiva, salvo il diritto, per il contribuente, di proporre ricorso entro sessanta giorni alla Commissione tributaria provinciale.

 

 Dottor Alessio Ferretti

Dott. Alessio Ferretti

 

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Assegnazione di Immobili a soci persone fisiche: attivo il nuovo servizio e sito internet dedicato

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Attivo il nuovo sito internet assegnazione. It, chiama senza esitare se hai una o più società con immobili in pancia, ferme da anni nell’impossibilità di venderli od assegnarli ai soci per eccessiva onerosità dell’operazione, è arrivato il momento di approfittare delle agevolazioni previste dalle recenti normative, in scadenza il 30 settembre 2016.  

Assegnazione. It: Attivo il nuovo servizio e sito internet
 

Se hai una o più società con immobili in pancia, ferme da anni nella impossibilità di venderli od assegnarli ai soci per eccessiva onerosità dell’operazione, è arrivato il momento di approfittare dellealessio%20banner. JPG? Ver=2016-04-11-191528-053 agevolazioni previste dalle recenti normative, in scadenza il 30 settembre 2016.  

Infatti, oggi, puoi usufruire di importanti agevolazioni fiscali, in termini di imposte dirette ed indirette, in capo alla società assegnante ed al socio assegnatario, per godere di un fortissimo risparmio fiscale.  

Contattaci per calcolare la convenienza e pianificare l’assegnazione di beni immobili e mobili da società al socio persona fisica.

Le operazioni di assegnazione richiedono un elevatissimo livello di affidabilità, calcolo, competenza e riservatezza, esse indicidono sulla sfera patrimoniale del socio assegnatario e sugli asset della società assegnante.  

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Impairment Test: Avviamento e parere di congruità

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Quando il professionista è incaricato di assistere gli amministratori nella redazione o di redigere il bilancio secondo i principi contabili internazionali, deve saper applicare il principio IAS 36 e descrivere correttamente nelle note al bilancio gli effetti relativi.   

 Impairment: Avviamento e parere di congruità

Quando il professionista è incaricato di assistere gli amministratori nella redazione o di redigere il bilancio secondo i principi contabili internazionali, deve saper applicare il principio IAS 36 e descrivere correttamente nelle note al bilancio gli effetti relativi. In alcune casi può essere chiamato ad esprimere parere di congruità su avviamento e valori imputati in bilancio a seguito di perizia esterna, in tali ipotesi Il ruolo del professionista si modifica nel senso che deve recepire la perizia ricevuta e, dopo averla analizzata per logica e congruità, deve effettuare il confronto dei dati emersi con quelli relativi al valore contabile del bene in bilancio, applicando le eventuali svalutazioni del caso in base a quanto stabilito da IAS 36. Il valore di mercato a sua volta va comparato con il valore netto contabile alla data e, se inferiore, il valore contabile deve essere svalutato per impairment.

 

Estratto e sintesi di un parere di congruità sulla valutazione di un Compendio Immobiliare a seguito di una perizia giurata, oggetto di valutazione per impairment.

Commento agli immobili e alle valutazioni

Sintetica descrizione dell’immobile

Si tratta di un compendio immobiliare costituito da  due fabbricati commerciali edificati su un piano fuori terra realizzati con strutture prefabbricate in cemento armato  oltre ad aree esterne adibite a parcheggio per spazi per la manovra. Nel dettaglio il complesso produttivo dispone di mq 10. 000 coperti oltre ad un’area esclusiva destinata a parcheggio pari a mq 5. 000.

Il complesso industriale è posto a ridosso del  GRA di Roma, Uscita 21, caratterizzata da altissimo transito e facile accessibilità.

La  proprietà  si  presenta  complessivamente  in  condizioni  sufficienti  di manutenzione e conservazione.

Criterio di valutazione adottato nella stima degli esperti indipendenti

La stima di riferimento è stata sviluppata con il metodo comparativo (si è tenuto conto di quanto emerso dall’OMI e dall’Agenzia del Territorio, ponderando i risultati con perizie di Agenzie Immobiliari di primario livello nazionale), in base al quale il valore degli edifici, nel rispetto delle destinazioni d’uso, deriva dal confronto con le quotazioni correnti di mercato relative ad immobili assimilabili, con un processo di «aggiustamento» che, da un lato, tiene conto delle peculiarità dell’immobile, dall’altro, degli elementi che potrebbero limitare la commerciabilità  dei  fabbricati  rispetto  alle  corrispondenti  caratteristiche  dei comparables, non dimeno Nel  caso  specifico  il  valore  del  complesso  industriale  è  stato  determinato sviluppando il valore dei fabbricati commerciali ed uffici annessi, apprezzando nei valori espressi le aree di pertinenza (piazzali, vie di transito, di movimentazione e di sosta automezzi, parcheggi).

 

Congruità del valore di mercato

Abbiamo analizzato i parametri unitari assunti, inclusi i prezzi unitari adottati  alla  luce  delle  diverse  destinazioni d’uso,  finiture  e  condizioni  di manutenzione  e  conservazione  degli  stessi,  reputandoli  fondamentalmente allineati con le quotazioni del mercato locale.

Conclusione

In  conclusione  in  base  a  quanto  poc’anzi  riferito,  il  valore  di  mercato  del complesso industriale in esame dichiarato in perizia di € 8. 500. 000 non risulta essere congruo e stimiamo un valore prudenziale di € 6. 000. 000.

 

 Dottor Alessio Ferretti

Dott. Alessio Ferretti

 

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APS – ASD – SSD E PROLOCO: LE CONDIZIONI PER ACCEDERE AL REGIME DELLA LEGGE 398/91

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Il regime agevolato può essere adottato dalle associazioni di promozione sociale, dalle associazioni e dalle società sportivo dilettantistiche, e dalle pro loco in possesso di determinati requisiti soggettivi e a condizione che si verifichi un preciso presupposto oggettivo.

 

LE CONDIZIONI PER ACCEDERE AL REGIME DELLA LEGGE 398/91

Il regime agevolato può essere adottato dalle associazioni di promozione sociale, dalle associazioni e dalle società sportivo dilettantistiche, e dalle pro loco in possesso di determinati requisiti soggettivi e a condizione che si verifichi un preciso presupposto oggettivo.

E’ necessario, infatti, che nel periodo d’imposta precedente siano stati conseguiti dall’esercizio di attività commerciali proventi per un importo non superiore a 250. 000 euro. In particolare, ai fini dell’opzione per l’applicazione del regime agevolato, valgono i seguenti criteri:

■ i soggetti con periodo d’imposta coincidente con l’anno solare (1° gennaio – 31 dicembre) devono aver conseguito nell’anno solare precedente proventi non superiori a 250. 000 euro;

■ i soggetti con periodo d’imposta non coincidente con l’anno solare (ad es. 1° luglio – 30 giugno) devono aver conseguito proventi non superiori a 250. 000 euro nel periodo d’imposta precedente;

■ le associazioni di nuova costituzione, devono rapportare il limite massimo dei proventi, al periodo intercorrente fra la data di costituzione e il termine dell’esercizio, computandolo a giorni.

Dal periodo d’imposta 2003 anche le società sportive dilettantistiche costituite in forma di società di capitali senza scopo di lucro possono determinare il reddito in maniera forfetaria secondo il regime della legge 16 dicembre 1991 n. 398.

Ovviamente è necessario rispettare il limite massimo dei proventi (250. 000 euro) realizzati nell’esercizio di attività commerciali.

Le società e le associazioni di nuova costituzione possono scegliere tale regime se prevedono che nello stesso anno di costituzione conseguiranno proventi di natura commerciale per un ammontare non superiore al citato limite. In questo limite occorre tener conto dei ricavi, delle sopravvenienze attive e dei contributi erogati da pubbliche amministrazioni per l’esercizio dell’attività commerciale.

Non si considerano, invece, le indennità percepite per la preparazione e l’addestramento nel caso del trasferimento di un atleta da una società sportiva dilettantistica ad una società professionistica.   

I REQUISITI SOGGETTIVI PER FRUIRE DEL REGIME AGEVOLATO

A)   assenza del fine di lucro;

B)   svolgimento di attività sportiva dilettantistica (riconosciuta tale dal Coni) compresa l’eventuale attività didattica;

C)   affiliazione a Federazioni sportive nazionali o Enti di promozione sportiva.

 

 Dottor Alessio Ferretti

Dott. Alessio Ferretti

 

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Sanatoria Equitalia: come funziona, cosa bisogna conoscere, a quanto ammonta lo sgravio

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Il disegno di legge (DDL) ‘rottamazione dei ruoli’, così denominato dalla senatrice Anna Maria  Bernini, che lo ha proposto col sostegno del collega Emilio Floris, in seno alla Commissione Finanze e Tesoro del Senato, prevede abbattimenti delle somme dovute (es, imposte e contributi) ed annullamento di interessi di mora, sanzioni ed aggi.  

Sanatoria Equitalia: come funziona, cosa bisogna conoscere, a quanto ammonta lo sgravio

Agevolazione fiscale in arrivo. Prosegue l’iter parlamentare il disegno di legge sulla “rottamazione dei ruoli”. Il testo, in allegato, è al vaglio della Commissione Finanze e Tesoro del Senato

Il disegno di legge (DDL) ‘rottamazione dei ruoli’, così denominato dalla senatrice Anna Maria  Bernini, che lo ha proposto col sostegno del collega Emilio Floris, in seno alla Commissione Finanze e Tesoro del Senato, prevede abbattimenti delle somme dovute (es, imposte e contributi) ed annullamento di interessi di mora, sanzioni ed aggi.  

La “Sanatoria Equitalia” o conviene soprattutto all’Erario, il quale ha un “incaglio creditorio” al collasso, con 682,2 miliardi di somme iscritte a ruolo complessivamente a carico di Equitalia, come indicato nello stesso testo del disegno di legge, dei quali, però, 580,2 miliardi sono da considerare inesigibili perché vetusti o vantati verso soggetti da tempo cancellati dalla Camera di Commercio o emigrati oltre confine o nullatenenti. Considerando, dunque, la panoramica sulla situazione di sofferenza dei crediti, nonché le pressioni subite dalle continue richieste di cittadini ed imprenditori vessati dai debiti con lo Stato, il disegno di legge, è quanto mai opportuno, ma a nostro avviso tardivo, basti pensare che la crisi in Italia nasce dal secondo trimestre del 2006 ed molte famiglie hanno perso i propri cari per suicidi dovuti a situazioni finanziarie già precarie, poi disperate a seguito della ricezione di cartelle esattoriali o atti prodromici emessi dalla Agenzia delle Entrate.

“Non è un condono – ha spiegato Bernini – perché non ha come destinatari dei biechi evasori fiscali ma persone normali che lavorano – artigiani, commercianti, imprenditori – che a fine mese si trovano davanti al drammatico interrogativo se pagare il mutuo, i dipendenti o le rate del fisco. E dato che la soglia della povertà è aumentata drasticamente, non di rado a domandarsi come fare per mantenere i figli e la famiglia e con quali soldi comprare da mangiare”.

Questa la posizione della senatrice, in realtà, come vedremo, la portata del provvedimento è limitata e dovrebbe potersi applicare a nostro avviso per i ruoli resi esecutivi sino a ieri! Purtroppo chi non ha la partita iva sulle spalle ed è abituato a lavorare per il pubblico, gode di una serenità nel percepire lo stipendio e vive in un limbo di calma piatta che non gli consente di avere una certa sensibilità verso il mondo reale, altrimenti, i provvedimento in oggetto sarebbero dovuti esser norma già da anni e con una portata degli sgravi ben maggiore.  

“Ora – ha spiegato Bernini – il contribuente va da Equitalia e chiede ‘per favore’ di poter negoziare un piano di rientro.  Con la nostra proposta invertiamo l’ordine dei fattori: obblighiamo l’agente della riscossione, sulle base di un calcolo aritmetico che consente all’erario di recuperare i crediti deteriorati, riducendo l’importo del capitale eliminando gli interessi, ad accettare un piano concordato di rientro, con una rateizzazione compatibile con le possibilità finanziarie del contribuente”.

Il decreto “rottamazione dei ruoli” prevede piani di rientro che consentiranno di stralciare una parte del debito, ma nello stesso tempo consentiranno allo Stato di recuperare una grande fetta di quanto non riscosso.

I destinatari del provvedimento sono i contribuenti sia in grave difficoltà finanziaria, sia in momentanea difficoltà finanziaria. In particolare:

§  per contribuente in grave difficoltà finanziaria si intende chi ha un debito, iscritto a ruolo, costituito per oltre il 50% da ruoli resi esecutivi prima del 31 dicembre 2010;

§  per contribuente in momentanea difficoltà finanziaria si intende chi ha un debito, iscritto a ruolo, costituito per oltre il 50% da ruoli resi esecutivi prima del 31 dicembre 2012.

I contribuenti tutelati sono sia i semplici cittadini, che i lavoratori autonomi e le imprese. La date, prima di diventare norma, a nostro avviso devono essere aggiornate di alcuni anni, se non ad oggi, sembrano calcolate sulla base di conteggi ed interessi propri dell’Erario e non dei cittadini e delle imprese. Non comprendiamo, nonostante abbiamo investito non poche risorse nel tentativo, come sia possibile anche solo a livello di logica e concetto, che se cittadino con ruoli resi esecutivi il 31. 12. 2015, con un numeri e carte alla mano in condizioni oggettive di non poter pagare (carenza lavoro, mancato accesso al canale del credito, chiusura attività, etc…) possa avere meno e diversi diritti di uno i cui debiti erariali vantano ruoli esecutivi al 31. 12. 10 o 31. 12. 2012? ! O chi lo ha pensato non è di questo mondo oppure è parente della filosofia “del posto fisso” ben decantata dallo Zalone, oppure a seguito dei dovuti ragionamenti e riflessioni, il decreto si baserà su elementi oggettivi e non temporali, parleranno numeri ed “i pezzi di carta”, consentendo nel pieno diritto della persona a tutti coloro che sono in reale difficoltà finanziaria di poter godere dei benefici della manovra indipendentemente dalla data dei ruoli.  

 

Tornado al disegno di legge sulla rottamazione, esso dà la possibilità, ai soggetti in momentanea o grave difficoltà finanziaria, di fruire di un piano di rientro, commisurato alle effettive difficoltà economiche riscontrate nel pagamento dei debiti con Equitalia.

Non sarà più, però, l’Ente a decidere se accettare o meno il piano, come avviene sino ad oggi, ma sarà proprio Equitalia ad essere obbligata ad accettare il rientro: il piano dovrà includere una rateizzazione compatibile con le possibilità del debitore e potrà contenere lo stralcio di una parte del dovuto.

Nel dettaglio, la proposta di rottamazione, o meglio di rateazione e stralcio, deve essere notificata dall’agente della riscossione, per via telematica, tramite posta elettronica certificata (PEC) entro il 30 aprile 2017 (cioè l’anno successivo a quello di entrata in vigore della legge, nella speranza che l’iter si concluda entro il 2016).

Equitalia deve poi trasmettere, per via telematica, la proposta all’Agenzia delle entrate e all’Inps, relativamente ai crediti di competenza degli Enti, entro il 31 maggio successivo.
Il contribuente, anche a mezzo PEC, deve comunicare la propria accettazione a Equitalia entro il 31 luglio successivo.

A.      I piani di rientro potranno essere di due tipologie, a seconda del grado di difficoltà finanziaria del contribuente:
per i contribuenti in grave difficoltà il piano potrà prevedere:

·         il pagamento integrale dell’Iva eventualmente dovuta;

·         il pagamento integrale dei contributi eventualmente dovuti;

·         il pagamento del 75% dei tributi (dunque lo stralcio del 25% degli stessi);

·         lo stralcio integrale delle sanzioni;

·         lo stralcio integrale degli interessi;

·         lo stralcio integrale dell’aggio di riscossione.

B.     Per i contribuenti in momentanea difficoltà è previsto lo stesso trattamento per sanzioni, interessi e aggio, ma lo stralcio dei tributi si limita al 5%.

Per quanto concerne la dilazione dei debiti, al momento sembra essere così strutturata:

·         per i debiti inferiori a 50. 000 euro, 8 rate trimestrali, da saldare dunque in 24 mesi;

·         per i debiti superiori a 50. 000 euro , 12 rate trimestrali da saldare dunque in 36 mesi.

In entrambi i casi, la prima rata deve essere versata entro il 30 settembre dell’anno in cui è stata ricevuta la proposta di definizione.

DUE DILIGENCE FINANZIARIA

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La gestione finanziaria di una azienda non può essere improvvisata, il management deve conoscere in tempi utili ed in preventiva il fabbisogno finanziario che occorre per realizzare i vari stadi dei processi lavorativi e la modalità per ottenerlo (risorse interne, canale di credito, apporti, sottoscrizioni, etc. )

Chiama per affidarci Due Diligence Finanziarie, intese come attività di verifica, analisi e controllo dei cash flow pregressi ed attesi di Aziende Private (Ho. Re. CA. , Industria, Servizi) o Enti Pubblici, in ottica di una globale operazione di M&A o di un singolo Checkup.

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Principali obiettivi della nostra attività investigativa consistono nel:

· valutare se nella società target vi sia la presenza di eventuali aree di rischio  che potrebbero comportare passività latenti;

· individuare potenzialità di crescita e sviluppo future;

· evidenziare punti di forza o debolezza a supporto del processo valutativo ed a definire garanzie contrattuali in sede negoziale.

A fronte della determinazione di un valore economico assume carattere preminente avere una corretta cognizione di causa dell’azienda target (in ipotesi di acquisizione) o dei propri assets (in ipotesi di cessione).

IVA TRIMESTRALE modello TR: Come compensare il credito con imposte e contributi in corso d’anno

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Le aziende che operano in settori le cui entrate sono soggette ad aliquote IVA agevolate,  esclusione, split payment, come ad esempio nell’edilizia, nell’editoria e nell’import ed export  che hanno realizzato nel trimestre un’eccedenza di imposta detraibile superiore a 2. 582,28 euro e possono chiedere in tutto o in parte il rimborso di questa somma o l’utilizzo in compensazione per pagare anche altri tributi, contributi e premi, presentando il modello TR.

IVA TRIMESTRALE modello TR: Come compensare il credito con imposte e contributi in corso d’anno

Per aziende che operano ad esempio nell’edilizia, nell’editoria e nell’import ed export

Le aziende che operano in settori le cui entrate sono soggette ad aliquote IVA agevolate,  esclusione, split payment, come ad esempio nell’edilizia, nell’editoria e nell’import ed export  che hanno realizzato nel trimestre un’eccedenza di imposta detraibile superiore a 2. 582,28 euro e possono chiedere in tutto o in parte il rimborso di questa somma o l’utilizzo in compensazione per pagare anche altri tributi, contributi e premi, presentando il modello TR.

 

Infatti, il credito Iva che si forma nelle liquidazioni periodiche mensili o trimestrali viene ordinariamente utilizzato in compensazione verticale, mese per mese,  trimestre per trimestre, o ad inizio del nuovo anno riportando il credito dell’esercizio precedente, per abbattere il debito Iva delle liquidazioni infrannuali. In talune situazioni è però possibile utilizzare il credito Iva emergente dalla liquidazione trimestrale in compensazione orizzontale ovvero richiederlo a rimborso, mediante presentazione telematica di un apposito modello denominato TR.

La presentazione del modello TR deve avvenire entro e non oltre l’ultimo giorno del mese successivo a quello di chiusura del trimestre e quindi:

·         I trimestre: entro 30/04/2015

·         II trimestre: entro 31/07/2015

·         III trimestre: entro 31/10/2015

Codici tributo da utilizzare nell’F24:

·       per il 1° trimestre 2016 (codice tributo per la compensazione: 6036);

·       per il 2° trimestre 2016 (codice tributo per la compensazione: 6037);

·       per il 3° trimestre 2016 (codice tributo per la compensazione: 6038).

Esempio di compilazione del modello TR

come%20compilare%20F24%20modello%20IVA%20%20TR%20a%20compensazione. Png? Ver=2016-05-13-130505-510

In particolare, con la presentazione del modello TR si può ottenere la possibilità di compensare il credito scaturente da ciascuno dei primi tre trimestri dell’anno ovvero di chiederne il rimborso all’Erario mentre il credito che emerge dal quarto trimestre viene utilizzato in compensazione o chiesto a rimborso attraverso la presentazione della dichiarazione Iva annuale.

Nel caso in cui si voglia utilizzare in compensazione orizzontale il credito Iva trimestrale occorre osservare le seguenti regole:

·         per crediti Iva non superiori a euro 5. 000 la compensazione orizzontale è sostanzialmente libera da vincoli; l’unica attenzione da tenere è quella secondo la quale tale compensazione può avvenire solo dopo che il modello TR è stato inviato telematicamente all’agenzia delle entrate (non, quindi, a partire dal primo giorno del mese successivo al compimento del trimestre);

·         per crediti Iva superiori a euro 5. 000 la compensazione orizzontale può avvenire solo a partire dal giorno 16 del mese successivo quello di presentazione del modello TR (per esemplificare, in caso di modello TR relativo al primo trimestre che viene inviato nel mese di aprile, la compensazione è possibile solo a partire dal 16/5)

·         mentre la compensazione orizzontale dei primi 5. 000 euro di credito Iva trimestralepuò avvenire anche mediante utilizzo del canale home banking gestito dal cliente (salvo ovviamente il caso in cui la compensazione porti ad avere un F24 cosiddetto “a zero”), la compensazione dei crediti Iva trimestrali per gli importi che eccedono la soglia dei 5. 000 euro deve essere obbligatoriamente effettuata utilizzando i canali Entratel o Fisconline (e, quindi, non può avvenire mediante presentazione del modello F24 direttamente da parte del contribuente utilizzando il canale home banking).

ESONERO DAL VISTO CONFORMITA’

Diversamente da quanto previsto per le richieste di credito trimestrale a rimborso, la richiesta in compensazione del credito Iva trimestrale eccedente la soglia (complessivamente intesa per i tre trimestri) di 15. 000 euro, non richiede la necessità di apporre il visto di conformità da parte del professionista.

 

 

Applicazione dello split payment

Viene introdotto nel modello TR il nuovo rigo TA13, dedicato alle operazioni in regime displit payment ai sensi dell’art. 17-ter del D. P. R. N. 633/1972, riferibili alle cessioni di beni e prestazioni di servizi rese nei confronti delle pubbliche amministrazioni, per le quali l’Iva in fattura deve essere versata direttamente dall’amministrazione pubblica committente.

Rimborso prioritario per i casi di split payment

Con l’art. 8 del D. M. 23. 01. 2015, è stata data attuazione al dettato dell’art. 1, comma 630, legge n. 190/2014, i soggetti passivi che effettuano le operazioni di cui all’art. 17-ter, D. P. R. N. 633/1972 sono inclusi  fra le categorie di contribuenti per i quali i rimborsi dell’Iva sono da eseguirsi in via prioritaria, ai sensi dell’art. 38-bis, comma 10, del decreto Iva. Con il successivo D. M. Del 20. 02. 2015 sono state modificate le disposizioni contenute nel D. M. 23. 01. 2015 al fine di eliminare il riferimento ai criteri previsti dall’art. 2 del D. M. 22 marzo 2007 per coloro che sono ammessi al citato rimborso in via prioritaria, così come confermato nella recente Circolare n. 15/E/2015.

 

 Dottor Alessio Ferretti

Dott. Alessio Ferretti

 

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E-Commerce: Guida Fiscale 1.1 Vendita indiretta cessione a clienti italiani

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Come anticipato nella guida 1. 0 per commercio elettronico di tipo “indiretto” si intende quello rivolto alla cessione di beni “fisici” con consegna “tradizionale”,  il diretto, invece, fa riferimento alle cessioni con beni downloadables per intenderci, tipo files, software, et similia, nel caso in esame affrontiamo vendite indirette a clienti italiani.

E-Commerce: Guida Fiscale 1. 1 Vendita indiretta cessione a clienti italiani

Come anticipato nella guida 1. 0 per commercio elettronico di tipo “indiretto” si intende quello rivolto alla cessione di beni “fisici” con consegna “tradizionale”,  il diretto, invece, fa riferimento alle cessioni con beni downloadables per intenderci, tipo files, software, et similia, nel caso in esame affrontiamo vendite indirette a clienti italiani.

 

Commercio Elettronico Indiretto: Cessione a Clienti Italiani

Quando una vendita indiretta viene effettuata a clienti italiani, siano essi privati che soggetti IVA, l’operazione di compravendita acquista rilevanza territoriale in Italia. Questo comporta che si applica il regime ordinario ai fini IVA della vendita per corrispondenza.

Il Regime IVA delle vendite per corrispondenza, prevede  l’esenzione sia dall’obbligo di certificazione mediante emissione dello scontrino o della ricevuta fiscale , sia dall’obbligo di emissione della fattura, salvo che la stessa sia esplicitamente richiesta, prima del pagamento o, se antecedente, della spedizione, dall’acquirente in ipotesi di soggetto passivo IVA e non solo. Resta fermo l’adempimento dei  corrispettivi delle vendite che devono essere annotati nell’apposito registro[1]-[2].

 

RICORDIAMO CHE: La disciplina Iva del commercio elettronico indiretto per compravendite effettuate da cedente italiano si configura come segue:

1.       Cessioni a clienti italiani;

2.       Cessioni a clienti UE  (Comunitari);

3.       Cessioni a Clienti Extra UE (Extracomunitari).

Ognuna di queste fattispecie è oggetto di una guida dedicata nella nostra sezione speciale E-Commerce.

Chiama il numero verde 800. 19. 27. 52 o contattaci alla mail ecommerce@networkfiscale. Com per ricevere assistenza dedicata a:

A ricevere assistenza per redigere un piano di fattibilità per avviare un E-Commerce

Consulenza Fiscale sulla impostazione e gestione di attività E-Commerce

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Ricevere Assistenza Globale dalla Costituzione di una S. R. L. Alla gestione dell’E-Commerce.

I nostri piani tariffari sono, chiari,  sostenibili e su misura del cliente.

 

[1] Ai sensi degli artt. 21,22 e 24 del DPR 633/72 e dell’art. 2 lett. Oo del DPR 696/96.

 

[2] Risoluzioni Agenzia delle Entrate n. 274E  del 3/07/2008 e n. 274E del 5/11/2009.

 Dottor Alessio Ferretti  

per richiedere la tenuta della contabilità 

o la redazione di un parere

chiama il numero verde

800. 19. 27. 52

 

APS – ASD – SSD: IRAP NEGLI ENTI SPORTIVI DILETTANTISTICI

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L’Irap (Imposta Regionale sulle Attività Produttive) è un tributo dovuto da imprese e professionisti il cui gettito è attribuito alle Regioni per coprire le spese dell’assistenza sanitaria. Nelle associazioni culturali e sportive l’imposta è dovuta solo per gli introiti derivanti da attività di natura commerciale in regime 398 del 1991.  

IRAP negli enti sportivi dilettantistici ASD e SSD

L’Irap (Imposta Regionale sulle Attività Produttive) è un tributo dovuto da imprese e professionisti il cui gettito è attribuito alle Regioni per coprire le spese dell’assistenza sanitaria. Nelle associazioni culturali e sportive l’imposta è dovuta solo per gli introiti derivanti da attività di natura commerciale in regime 398 del 1991.  

L’ente sportivo che ha sostenuto costi per personale dipendente e lavoratori autonomi occasionali,  ha l’obbligo di compilare ed inviare la dichiarazione Irap (Modello UNICO – Enti Non Commerciali) ai soli fini dell’imposta.  Le associazioni che svolgono attività istituzionale e commerciale, che hanno scelto il regime fiscale agevolato della Legge n. 398/1991, calcolano la base imponibile Irap sommando al reddito ottenuto ai fini Ires (applicando cioè il coefficiente di redditività del 3 per cento sui proventi commerciali conseguiti) i seguenti costi non deducibili ai fini Irap:

a) le retribuzioni pagate al personale dipendente e redditi assimilati;

b) i compensi erogati per prestazioni di lavoro autonomo non abituale;  

c) gli interessi passivi.  Una volta determinata la base imponibile, per determinare l’ammontare dell’Irap dovuta si applicherà la percentuale del 4,25 per cento (o altra aliquota prevista da legge regionale);

In particolare, non concorrono a determinare il valore della produzione, pertanto dovranno essere detratti dai proventi di natura commerciale:

a) i contributi per le assicurazioni obbligatorie contro gli infortuni sul lavoro;         

b) le spese relative agli apprendisti, ai disabili e al personale assunto con contratti di formazione lavoro;     

c) i compensi, i premi, i rimborsi forfetari e le indennità di trasferta corrisposti a sportivi dilettanti.  

Il reddito imponibile e l’ammontare dell’imposta dovuta dovranno essere dichiarati presentando il Modello UNICO Enti Non Commerciali.  Le agevolazioni nel pagamento  dell’Irap consistono  essenzialmente  in deduzioni  dalla  base imponibile.

 

 

IRAP%20NEGLI%20ENTI%20SPORTIVI%20DILETTANTISTICI%20ASD%20E%20SSD. Png 

 Dottor Alessio Ferretti

Dott. Alessio Ferretti

 

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NEWSLOT VLT AWP: Come impostare l’impianto contabile per prevenire e detonare le verifiche fiscali

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Ogni anno centinaia di Gestori di apparecchi da gioco (newslot, vlt) lecito di cui all’articolo 110 del TULPS, Comma 6 lettera A, ricevono controlli ed avvisi di accertamento ai fini Irpef, Ires, IVA ed Irap, chiamaci per assisterti o collaborare con il tuo consulente…

 

NEWSLOT VLT AWP: Come impostare l’impianto contabile per prevenire e detonare le verifiche fiscali

Ogni anno molte azienda di gestione, noleggio e manutenzione di apparecchi da gioco lecito (newslot, vlt) di cui all’articolo 110 del TULPS, Comma 6 lettera A, in tutta la penisola ricevono controlli ed avvisi di accertamento ai fini Irpef, Ires, IVA ed Irap, chiamaci per pianificare e tutelarti.

L’Agenzia delle Entrate vuole passare al tappeto impianti contabili, contratti, le dichiarazioni dei redditi e conti correnti dei Gestori di Newslot, Slot, VLT ed AWP con l’obiettivo, ove tali aziende non avessero le spalle coperte di procedere con indagini analitico induttive ed estendere l’accertamento sia alle annualità successive sia alla compagine societaria (altre società e/o persone fisiche).

Il Gestore avveduto ha già adottato per tempo i dovuti provvedimenti, chi è in ritardo può contattare il nostro Staff per ottenere un checkup diretto a verificare il grado di rischio attuale e le strategie di pianificazione e tutela, tributaria, amministrativa, legale e del lavoro.

Il nostro Checkup è un intervento mirato ad esaminare e sanare le seguenti situazioni:

La validità e correttezza giuridico fiscale (entrando a titolo esemplificati sia nel merito dei compensi che dei vari profili critici IVA) dei contratti di servizio, somministrazione e fornitura in essere con tutti i soggetti della filiera che ruotano attorno al Gestore (Esercente, Provider, Fornitore di Servizi, Leasing, Locazioni, etc…);
Revisionare e/o configurare un impianto contabile conforme alle reali esigenze gestionali del gestore ed alle richieste dell’Agenzia delle Entrate, sia per i Grandi Contribuenti che per Aziende con Fatturato non inferiore al mezzo milione di Euro;
Fornire corretta ed adeguata assistenza per adempimenti fiscali una tantum o spot (es: Spesometro) onde consentire al Gestore di inviare agli uffici finanziari le correte informazioni.  Spesso da accertamenti inizialmente innocui nati a seguito di errori formali in sede dichiarativa sono scaturiti controlli invasivi di natura analitico induttiva;
Esaminare ai fini IVA i rapporti tra Gestore ed Esercente, sanando situazioni non conformi al dettato del DPR 633/72 per i quali da anni siamo esperti in materia;
Esaminare ai Fini IVA fattispecie inerenti istanze di rimborso e dichiarazioni integrative per certificazione del credito di imposta per IVA indetraibile non dedotta negli anni;
Verificare le posizioni lavorative all’interno dell’azienda sia ai fini del corretto inquadramento rispetto ai contratti collettivi nazionali, sia in termini di convenienza e sostenibilità per il gestore sia per inquadrare e correggere l’azione a fronte di eventuali controlli dagli enti preposti;
Pianificare per tempo, cioè in corso d’anno e non a giugno successivo, risultati reddituali attesi, impatto fiscale (Irpef, Ires, Ace,Cuneo Fiscale IRAP), previdenziale e posizione finanziaria netta consentendo al CEO di prendere per tempo del dovute misure e strategie;
Fornire assistenza periodica per la formazione del personaleche compone il desk amministrativo del Gestore (Assistenti, segretarie, impiegati contabili, etc. );
Fornire ove richiesto il più evoluto impianto contabile in Cloud che consente ai Gestori di avere la situazione finanziaria,reddituale, patrimoniale ed economica costantemente monitorata ed aggiornata in tempo reale (Formula Bilancio in tempo reale).

 

Affidati a professionisti esperti per pianificare, tutelare, evolvere e risparmiare a fronte di futuri controlli, aumentando in modo sensibile sia i flussi di cassa a disposizione, sia il grado di competitività della tua azienda.

 Dottor Alessio Ferretti

Dott. Alessio Ferretti

 

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