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Credito di imposta per assunzione di dipendenti

Guida fiscale al credito di imposta, come e quando usarlo, requisiti soggettivi ed oggettivi.

Bando ZES Unica 2025: Nuove opportunità di sviluppo economico nel Mezzogiorno

Mariana Maxwel - Data di Pubblicazione: 22/01/2025
Bando ZES Unica 2025: Vantaggi fiscali - Commercialista.it

L’introduzione del Bando ZES Unica 2025 segna un importante passo avanti per la valorizzazione economica delle aree del Mezzogiorno italiano. L’acronimo ZES sta per Zone Economiche Speciali, un’iniziativa concepita per incentivare investimenti, sostenere la creazione di posti di lavoro e favorire la crescita economica in territori particolarmente strategici ma storicamente svantaggiati.

L’aspetto innovativo del Bando ZES Unica 2025 è l’accorpamento di tutte le precedenti ZES in una zona unica nazionale, semplificando e ampliando l’accesso ai vantaggi fiscali, normativi e amministrativi. Si tratta di un’opportunità preziosa sia per le imprese già insediate che per quelle intenzionate a investire nel Sud Italia, che potranno beneficiare di incentivi concreti per la crescita e la competitività.

In questo articolo, esploreremo nel dettaglio le caratteristiche del Bando ZES Unica 2025, i vantaggi fiscali previsti, i requisiti per accedere e le modalità per partecipare.

Zone economiche speciali (ZES)

Le Zone Economiche Speciali sono aree geografiche delimitate che godono di agevolazioni fiscali e semplificazioni amministrative per incentivare lo sviluppo economico. L’Italia ha introdotto le ZES con il Decreto-Legge n. 91/2017, assegnando una funzione strategica a queste zone, soprattutto nel Mezzogiorno. Esse comprendono aree industriali, porti e nodi logistici situati in regioni chiave come Campania, Puglia, Calabria, Basilicata, Sicilia, Abruzzo, Molise e Sardegna.

Il Bando ZES Unica 2025 nasce con l’intento di superare le frammentazioni territoriali delle ZES esistenti e creare una grande zona unica nazionale, garantendo maggiore coerenza normativa e favorendo l’accesso alle agevolazioni da parte delle imprese. L’obiettivo principale è attrarre investimenti nazionali ed esteri, ridurre il divario economico tra Nord e Sud e promuovere l’occupazione locale.

Tra i benefici previsti, troviamo la possibilità per le imprese di accedere a una serie di incentivi fiscali e semplificazioni burocratiche, che rappresentano un notevole vantaggio competitivo rispetto ad altre aree del Paese.

Le novità del Bando ZES Unica 2025

Il Bando ZES Unica 2025 introduce una serie di migliorie rispetto ai bandi precedenti, rendendo le agevolazioni più accessibili e ampliando i settori interessati. Ecco le principali novità:

  1. Unificazione delle ZES esistenti: Tutte le precedenti Zone Economiche Speciali sono state accorpate in un’unica area nazionale, garantendo maggiore uniformità normativa e procedure semplificate.
  2. Ampliamento dei beneficiari: Il bando è aperto non solo alle grandi imprese, ma anche a PMI e startup, incentivando la crescita di nuove realtà imprenditoriali nel Sud Italia.
  3. Focalizzazione su innovazione e sostenibilità: Viene data priorità ai progetti legati alla transizione digitale ed ecologica, incentivando investimenti in tecnologie innovative e sostenibili.
  4. Maggiore snellezza amministrativa: Il processo di adesione è stato semplificato grazie alla digitalizzazione delle procedure e alla creazione di una piattaforma unica per la presentazione delle domande.
  5. Durata estesa degli incentivi: Gli incentivi fiscali previsti possono essere applicati fino al 2030, garantendo alle imprese benefici di lungo periodo.

Vantaggi fiscali e amministrativi per le imprese

Uno dei principali motivi per cui il Bando ZES Unica 2025 rappresenta un’opportunità unica per le imprese è il credito d’imposta per gli investimenti.

Requisiti

Per accedere ai benefici del Bando ZES Unica 2025, le imprese devono rispettare una serie di requisiti. Tra i principali:

  • Localizzazione

Le aziende devono avere sede operativa in una delle aree incluse nella ZES Unica, che comprende i principali porti e aree industriali del Mezzogiorno.

  • Investimenti minimi

È richiesto un investimento minimo di 200.000 euro in progetti di sviluppo aziendale, espansione produttiva o innovazione tecnologica.

  • Occupazione locale

Le imprese beneficiarie devono impegnarsi ad assumere una percentuale di personale residente nelle aree ZES.

Scadenze e validità del credito d’imposta

La Legge di Bilancio 2025 ha esteso e confermato il credito d’imposta ZES per investimenti realizzati nel corso dell’anno, ma con una precisa finestra temporale: dal 1° gennaio al 15 novembre 2025. Gli investimenti che rientrano in tale periodo saranno eleggibili per il credito d’imposta, purché rispettino i requisiti richiesti dal bando.

Il credito d’imposta può essere richiesto per spese relative a:

  • Beni strumentali nuovi, come macchinari, attrezzature e impianti;
  • Opere murarie funzionali agli impianti produttivi;
  • Investimenti finalizzati alla sostenibilità ambientale o alla digitalizzazione aziendale.

Nota importante: La domanda per il credito d’imposta deve essere presentata entro il termine del 15 novembre 2025, ma è fortemente consigliato completare la procedura con largo anticipo, poiché i fondi disponibili sono limitati e assegnati in base all’ordine cronologico di approvazione delle domande.

Bando ZES Unica 2025: Vantaggi fiscali - Commercialista.it

Acquisto di un carro funebre con il Bando ZES

Il credito d’imposta ZES Unica 2025, regolamentato dalla Legge di Bilancio 2025 e disciplinato dal Decreto-Legge n. 91/2017, è un’agevolazione fiscale destinata alle imprese che realizzano investimenti in beni strumentali nuovi, utilizzati esclusivamente nelle attività produttive situate all’interno delle Zone Economiche Speciali.

In particolare, il credito d’imposta è applicabile per:

  • Macchinari;
  • Impianti;
  • Attrezzature varie;
  • Beni strumentali mobili e immobili, funzionali all’attività produttiva dell’impresa.

L’acquisto di un carro funebre potrebbe essere considerato un bene strumentale se soddisfa i seguenti requisiti:

  • È nuovo di fabbrica;
  • Deve essere utilizzato esclusivamente per l’attività d’impresa svolta all’interno dell’area ZES (ad esempio, da un’impresa di pompe funebri operante nella zona agevolata);
  • È direttamente correlato alla produzione di reddito o alla prestazione di servizi aziendali.

Requisiti 

L’acquisto di un carro funebre può essere agevolato con il credito d’imposta ZES se rispetta i requisiti di strumentalità.

Per esempio:

  • Se il carro funebre è acquistato da un’impresa di pompe funebri operante nella ZES e utilizzato come bene necessario per l’erogazione del servizio funebre, l’investimento è eleggibile.
  • Il mezzo deve essere dedicato esclusivamente all’attività aziendale. Questo esclude un utilizzo personale o promiscuo del veicolo.

È inoltre necessario verificare che il carro funebre sia registrato a bilancio come bene strumentale dell’impresa.

Percentuale di credito d’imposta applicabile

Le imprese che acquistano un carro funebre e rispettano i requisiti possono accedere a un credito d’imposta pari al:

  • 60% del costo d’acquisto, fino a un massimo di 100 milioni di euro per progetto di investimento.

Il credito d’imposta potrà essere utilizzato in compensazione tramite modello F24, secondo quanto previsto dal Decreto-Legge n. 91/2017 e successive modifiche.

L’acquisto di un carro funebre rientra tra gli investimenti agevolabili con il credito d’imposta ZES Unica, purché il mezzo sia classificabile come bene strumentale e utilizzato esclusivamente per l’attività imprenditoriale nella zona ZES. È fondamentale predisporre tutta la documentazione necessaria e rispettare i requisiti fissati dalla normativa.

Esempi pratici per le imprese funebri

Le imprese funebri possono accedere al credito d’imposta ZES Unica 2025 per finanziare una serie di investimenti legati alla loro attività, purché siano situate all’interno delle Zone Economiche Speciali e gli acquisti rientrino nei requisiti previsti dalla normativa. Ecco alcuni esempi pratici e reali di come questa agevolazione possa essere utilizzata per migliorare la competitività e l’efficienza aziendale.

Esempio 1: Acquisto di un carro funebre nuovo

Caso pratico:

Un’impresa funebre situata in un’area ZES decide di acquistare un nuovo carro funebre per modernizzare la propria flotta e migliorare i servizi offerti ai clienti.

  • Costo totale del carro funebre: 100.000 euro
  • Credito d’imposta ZES applicabile (50%): 50.000 euro
  • Costo effettivo per l’azienda: 50.000 euro (recuperando il restante 50% come credito fiscale).

Condizioni da rispettare:

  • Il carro funebre deve essere utilizzato esclusivamente per l’attività aziendale e deve essere registrato come bene strumentale.
  • L’acquisto deve avvenire tra il 1° gennaio 2025 e il 15 novembre 2025.
  • La fattura e la documentazione dell’acquisto devono essere conservate per eventuali controlli fiscali.

Esempio 2: Ristrutturazione della sede aziendale

Caso pratico:

L’impresa funebre intende ristrutturare la propria sede situata in un’area ZES, includendo una sala del commiato e locali destinati alla preparazione delle salme.

  • Costo totale della ristrutturazione: 150.000 euro
  • Credito d’imposta ZES applicabile (50%): 75.000 euro
  • Costo effettivo per l’azienda: 75.000 euro.

Interventi agevolabili:

  • Rifacimento degli impianti tecnologici (elettrico, idraulico, di climatizzazione).
  • Costruzione o ristrutturazione della sala del commiato.
  • Arredi fissi e strutture necessarie all’attività funebre.

Esempio 3: Acquisto di attrezzature per la tanatoprassi e la refrigerazione

Caso pratico:

L’impresa decide di ampliare la propria gamma di servizi introducendo un sistema avanzato di tanatoprassi e un impianto di refrigerazione per il mantenimento delle salme.

  • Costo totale delle attrezzature: 50.000 euro
    • Impianto di refrigerazione: 20.000 euro
    • Attrezzature per la tanatoprassi: 30.000 euro
  • Credito d’imposta ZES applicabile (50%): 25.000 euro
  • Costo effettivo per l’azienda: 25.000 euro.

Vantaggi per l’azienda:

  • Miglioramento dell’efficienza operativa.
  • Espansione dei servizi offerti ai clienti.
  • Maggiore attrattività per un mercato sempre più competitivo.

Esempio 4: Creazione di un deposito per carri funebri

Caso pratico:

L’impresa funebre intende costruire un deposito per la custodia dei carri funebri e delle attrezzature aziendali.

  • Costo totale della costruzione: 200.000 euro
  • Credito d’imposta ZES applicabile (50%): 100.000 euro
  • Costo effettivo per l’azienda: 100.000 euro.

Spese ammissibili:

  • Costi di costruzione del fabbricato.
  • Installazione di impianti tecnologici per la sicurezza del deposito.
  • Spese per la progettazione e la direzione lavori.

Considerazioni finali

Il credito d’imposta ZES Unica 2025 offre alle imprese funebri un’occasione concreta per innovare, espandere e migliorare la propria attività all’interno delle Zone Economiche Speciali. Grazie a questa misura, è possibile recuperare fino al 60% degli investimenti effettuati in beni strumentali nuovi, contribuendo a modernizzare i servizi offerti e ad aumentare la competitività dell’azienda.

Che si tratti di acquistare nuovi carri funebri, attrezzature per la tanatoprassi, sistemi tecnologici avanzati o di ampliare le proprie strutture, il credito d’imposta rappresenta una leva strategica per favorire la crescita e rispondere alle esigenze di un mercato in evoluzione.

Per sfruttare appieno questa opportunità, è fondamentale agire tempestivamente, rispettando i termini previsti dal bando (1° gennaio – 15 novembre 2025) e assicurandosi di soddisfare tutti i requisiti normativi. Preparare una documentazione precisa e accurata è essenziale per evitare contestazioni e ottenere il massimo beneficio.

Il Bando ZES Unica 2025 non è solo un incentivo, ma uno strumento di trasformazione per le imprese che vogliono crescere. Se hai bisogno di assistenza o vuoi ricevere consigli su come presentare la tua domanda in modo efficace, affidati a professionisti esperti: il futuro della tua impresa inizia oggi!

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