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mercoledì 26 Giugno 2024

Credito di imposta per assunzione di dipendenti

Guida fiscale al credito di imposta, come e quando usarlo, requisiti soggettivi ed oggettivi.

ZES Unica Mezzogiorno: Pubblicato il Decreto Attuativo del Credito d’Imposta

Dott.ssa Silvia Picca - Data di Pubblicazione: 22/05/2024 - 2302 visualizzazioni.
ZES Unica Mezzogiorno: Pubblicato il Decreto Attuativo del Credito d'Imposta

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha pubblicato, con Decreto Ministeriale del 17 maggio 2024, le disposizioni attuative relative al credito d’imposta per la Zona Economica Speciale (ZES) Unica del Mezzogiorno.

Questo Decreto rappresenta un passo cruciale nella promozione degli investimenti nel Sud Italia, definendo con chiarezza i soggetti beneficiari, gli investimenti ammissibili, la misura del credito d’imposta, la procedura di accesso, le modalità di fruizione e i controlli.

Soggetti beneficiari

Possono accedere al credito d’imposta tutte le imprese, indipendentemente dalla forma giuridica e dal regime contabile adottato già operative o che si insediano nella ZES unica

Soggetti esclusi

L’agevolazione non si applica ai soggetti che operano nei settori dell’industria siderurgica, carbonifera e della lignite, dei trasporti, esclusi i settori del magazzinaggio e del supporto ai trasporti, e delle relative infrastrutture, della produzione, dello stoccaggio, della trasmissione e della distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche, della banda larga nonché’ nei settori creditizio, finanziario e assicurativo.

L’agevolazione, altresì, non si applica alle imprese che si trovano in stato di liquidazione o di scioglimento ed alle imprese in difficoltà come definite dall’art. 2, punto 18, del regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014.

Investimenti ammissibili

Sono agevolabili gli investimenti, facenti parte di un progetto di investimento iniziale, come definito all’art. 2, punti 49, 50 e 51, del regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione, del 17 giugno 2014, realizzati dal 1° gennaio 2024 al 15 novembre 2024, relativi all’acquisto, anche mediante contratti di locazione finanziaria, di nuovi:

  • macchinari, impianti e attrezzature varie
  • terreni e acquisizione, realizzazione ovvero ampliamento di immobili strumentali agli investimenti.

Destinati a strutture produttive già esistenti o che vengono impiantate nella ZES unica ed effettivamente utilizzati per l’esercizio dell’attività nella struttura produttiva ubicata nelle zone assistite delle Regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

N.B.: Gli investimenti in beni immobili strumentali sono agevolabili anche se riguardanti beni già utilizzati dal dante causa o da altri soggetti per lo svolgimento di un’attività economica.

Il valore dei terreni e dei fabbricati ammessi all’agevolazione non può superare il 50% del valore complessivo dell’investimento agevolato.

Sono agevolabili esclusivamente le acquisizioni avvenute tra soggetti tra i quali non debbono sussistere rapporti di controllo o di collegamento di cui all’art. 2359 del Codice civile e, comunque, realizzate a condizioni di mercato.

Non sono agevolabili i progetti di investimento il cui costo complessivo sia inferiore a 200.000 euro.

Misura del credito d’impostaZES Unica Mezzogiorno: Pubblicato il Decreto Attuativo del Credito d'Imposta

Procedura di accesso

Per accedere al contributo sotto forma di credito d’imposta, i soggetti interessati comunicano all’Agenzia delle entrate, dal 12 giugno al 12 luglio 2024, l’ammontare delle spese ammissibili sostenute dal 1° gennaio 2024 e quelle che prevedono di sostenere fino al 15 novembre 2024.

Un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate approverà il modello di comunicazione, con le relative istruzioni, e definirà il contenuto e le modalità di trasmissione dello stesso.

Il totale del credito spettante sarà determinato dall’Agenzia delle Entrate che rapporterà il limite di spesa all’ammontare complessivo dei crediti totali richiesti.

Modalità di fruizione

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, presentando il modello F24 esclusivamente attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, a decorrere dal giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate e, comunque, non prima della data di realizzazione dell’investimento.

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Con l’articolo 1, comma da 184 a 197, della Legge 160/2019 (Legge di Bilancio per il 2020) è stato introdotto, in sostituzione del c.d. superammortamento e iperammortamento, un credito d’imposta per le spese sostenute a titolo di investimento in beni strumentali nuovi in relazione agli investimenti effettuati nell’anno 2020.

L’articolo 1, commi da 1051 a 1063, della Legge 178/2020 (legge di bilancio 2021), ha riformulato la disciplina del credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi materiali e immateriali destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.

La menzionata disciplina si pone in linea di continuità con il precedente intervento, operato dalla Legge di bilancio 2020, nell’ambito della ridefinizione della disciplina degli incentivi fiscali previsti dal “Piano nazionale Impresa 4.0” ed ha esteso il periodo di investimento agli anni 2021 e 2022.

La novità più importante recata dalla citata Legge n. 160 del 2019 in materia di agevolazioni per gli investimenti in beni strumentali ha riguardato la “trasformazione” del beneficio, accordato dalle precedenti normative in forma di maggiorazione del costo rilevante agli effetti delle quote di ammortamento deducibili dal reddito d’impresa (o di lavoro autonomo), in forma di credito d’imposta utilizzabile esclusivamente in compensazione.

Successivamente, con l’articolo 1, comma 44, della Legge 234/2021, il benefico è stato ulteriormente esteso, limitatamente ai beni tecnologicamente avanzati c.d. 4.0, agli anni 2023, 2024 e 2025.

La realizzazione di questa utility dedicata, si pone l’obiettivo di agevolare le imprese alla conoscenza del credito d’imposta sopra menzionato, previsto dal Piano Transizione 4.0.

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