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giovedì 5 Dicembre 2024

Guida Fiscale alla deducibilità del costo dell’IVA indetraibile

Ai sensi dell’art. 19 del dpr n. 633 del 1972, l’iva assolta sulle fatture di costo genera una variazione numeraria neutrale ai fini reddituali (è la fattispecie in cui l’imposta risulti pienamente detraibile). Qualora, invece, l’imposta assolta è parzialmente o totalmente indetraibile, la stessa viene inquadrata nel rispetto delle norme tributarie come onere accessorio o costo generale ed influisce direttamente sul reddito d’esercizio.

L’iva detraibile

Dott.ssa Federica Bocale - Data di Pubblicazione: 23/02/2024 - 16865 visualizzazioni.
L'iva detraibile

In un contesto economico in continua evoluzione, le aziende e i professionisti si trovano spesso a navigare attraverso le complesse normative fiscali italiane, cercando di ottimizzare i propri oneri tributari nel rispetto della legge.

Tra le varie sfide fiscali, l’indetraibilità dell’IVA rappresenta un tema caldo e spesso sottovalutato, che può avere impatti significativi sulla gestione finanziaria di un’impresa. Questo articolo mira ad esplorare le regole dell’indetraibilità dell’IVA, le situazioni in cui si applica e le strategie per gestirla efficacemente, offrendo una panoramica che possa servire da guida per navigare questo complesso aspetto della fiscalità italiana.

 

L’IVA, Imposta sul Valore Aggiunto, è un tributo che grava sul consumo e si applica sulla maggior parte delle operazioni commerciali in Italia.

Normalmente, le aziende possono detrarre l’IVA pagata sugli acquisti effettuati per la propria attività, compensandola con l’IVA incassata sulle vendite.

Tuttavia, esistono specifiche situazioni normate dalla legge italiana in cui l’IVA non è detraibile, ovvero non può essere recuperata. Queste situazioni sono dettate sia da disposizioni nazionali che da normative europee, e riguardano principalmente spese che non sono direttamente collegate all’attività imprenditoriale o che riguardano beni o servizi usati per finalità personali o esenti.

Le regole sull’indetraibilità dell’IVA incidono sulla gestione finanziaria e fiscale delle imprese, aumentando di fatto il costo degli acquisti per i quali l’IVA non può essere recuperata. Comprendere in dettaglio quali spese ricadono in questa categoria e le relative implicazioni è fondamentale per una corretta pianificazione fiscale e per evitare errori che potrebbero portare a sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.

 

Principali casi di indetraibilità dell’iva

Esistono diversi scenari in cui l’IVA diventa indetraibile, e conoscere questi casi aiuta le imprese a pianificare con maggiore accuratezza le proprie strategie fiscali.

Lo scenario più ampio raccoglie le attività economiche con esenzione iva, esempio attività sanitarie, onoranze funebri o attività educative, infatti, le spese correlate alle operazioni esenti dall’IVA non permettono la detrazione dell’IVA in quanto applicano il pro-rata.

La norma di comportamento dell’Associazione dei Commercialisti, la n. 152 ha chiarito che se l’Iva indetraibile da pro-rata fosse imputata direttamente agli specifici acquisti cui afferisce, nei limiti dei principi contabili, tale imputazione assumerebbe rilevanza anche agli effetti fiscali. Questo vuol dire che è possibile imputare al costo di acquisto di un bene o servizio anche l’Iva indetraibile da pro-rata, ma solo se tale imputazione risulta contabilmente corretta. Confermando tale tesi, l’Amministrazione finanziaria, nella risposta n. 4. 3 della Circolare n. 154/E/1995 e nella Risoluzione n. 297/E/2002, ha affermato che in ipotesi di imposta totalmente indetraibile causa pro-rata, l’Iva relativa alle singole operazioni di acquisto costituisce una componente del costo del bene stesso. Allo stesso modo, o meglio con lo stesso tenore nella risposta n. 15. 12 della Circolare n. 137/E/1997, l’Amministrazione ha precisato che l’importo dell’Iva indetraibile per effetto del pro-rata può ritenersi imputabile al costo dell’unico acquisto effettuato nel corso del periodo d’imposta in base all’art. 110 del Tuir.

 

Strategie per la gestione dell’indetraibilità dell’iva

Per minimizzare l’impatto finanziario dell’indetraibilità dell’IVA, le aziende possono adottare diverse strategie di pianificazione fiscale. Ecco alcune delle pratiche più efficaci:

  1. Analisi dettagliata delle spese: È fondamentale esaminare con attenzione tutte le spese aziendali per identificare quelle per cui l’IVA non è detraibile. Questo permette di pianificare in modo più accurato il budget e di evitare sorprese in fase di dichiarazione.
  2. Ottimizzazione degli acquisti: In alcuni casi, può essere vantaggioso ripensare gli acquisti aziendali per favorire beni e servizi con IVA pienamente o maggiormente detraibile. Ad esempio, valutare l’acquisto di veicoli aziendali che permettano una maggiore detraibilità dell’IVA rispetto alle auto di lusso.
  3. Utilizzo di strumenti finanziari adeguati: Esistono strumenti finanziari e prodotti di leasing o noleggio che offrono condizioni favorevoli in termini di detraibilità dell’IVA. Valutare attentamente queste opzioni può portare a significativi risparmi fiscali.
  4. Consulenza fiscale professionale: L’assistenza di un consulente fiscale può essere determinante per navigare la complessità delle norme sull’IVA. Un esperto può offrire consigli su come strutturare le operazioni aziendali per massimizzare la detraibilità dell’IVA e rimanere in regola con la legge.

 

Adottando queste strategie, le imprese possono gestire in modo più efficace l’indetraibilità dell’IVA, riducendo l’impatto sui propri bilanci e assicurando al contempo la conformità alle normative fiscali.

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