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mercoledì 26 Giugno 2024

Istanza Sospensione Giudiziale

Ai sensi dell’articolo 47 del d. Lgs nr. 546 del 1992, il ricorrente può chiedere la sospensione dell’esecuzione dell’atto impugnato a condizione che questa possa procurargli un danno grave ed irreparabile. L’istanza di sospensione giudiziale dell’esecutività dell’atto (o degli atti) impugnato può essere proposta solo alla commissione tributaria provinciale (ex primo grado).

Istanza di sospensione giudiziale: guida completa e aggiornata

Valeria Ceccarelli - Data di Pubblicazione: 04/06/2024 - 1429 visualizzazioni.
Istanza di sospensione giudiziale: guida completa e aggiornata

L’istanza di sospensione giudiziale è un rimedio giuridico a disposizione del contribuente per ottenere la temporanea sospensione della riscossione coattiva di cartelle esattoriali. Si tratta di uno strumento importante per tutelare i diritti del contribuente in caso di gravi e comprovati motivi che potrebbero pregiudicare seriamente la sua situazione economica.

In che casi è possibile richiedere la sospensione giudiziale?

La sospensione giudiziale può essere richiesta in presenza di specifiche condizioni:

  • Fumus boni iuris: il contribuente deve dimostrare la fondatezza delle sue ragioni, ovvero che il ricorso contro la cartella esattoriale ha buone probabilità di essere accolto.
  • Periculum in mora: il contribuente deve dimostrare il pericolo di un danno grave e irreparabile se la riscossione coattiva dovesse aver luogo. In altre parole, deve provare che il pagamento immediato della somma richiesta potrebbe causargli un pregiudizio significativo che non potrebbe essere risarcito in seguito con l’accoglimento del ricorso.

 

Come presentare l’istanza di sospensione giudiziale

L’istanza di sospensione giudiziale deve essere presentata al giudice competente, in genere la Commissione tributaria o il giudice ordinario, a seconda del tipo di cartella esattoriale impugnata. Il ricorso deve essere redatto da un professionista abilitato, come un avvocato o un dottore commercialista, e deve contenere una serie di informazioni essenziali, tra cui:

  • I dati anagrafici del contribuente;
  • Gli estremi della cartella esattoriale;
  • Le motivazioni del ricorso;
  • Le prove a sostegno delle proprie ragioni;
  • La richiesta di sospensione giudiziale.

 

Il procedimento di sospensione giudiziale

Il giudice, ricevuta l’istanza, fissa un’udienza per discutere il ricorso. Nel corso dell’udienza, il contribuente e l’Agenzia delle Entrate-Riscossione (ente creditore) avranno la possibilità di esporre le proprie argomentazioni. Il giudice, valutate le prove e le deduzioni di entrambe le parti, deciderà se accogliere o respingere la richiesta di sospensione giudiziale.

E’ importante precisare che la sospensione giudiziale non è automatica e il giudice potrebbe non accoglierla se ritiene che le condizioni per la sua concessione non siano soddisfatte.

Sospensione cautelare

Oltre alla sospensione giudiziale, in alcuni casi è possibile richiedere al giudice una sospensione cautelare. Si tratta di una misura temporanea d’urgenza che può essere concessa anche prima dell’udienza di discussione del ricorso, in presenza di gravi e imminenti pericoli di danno per il contribuente.

Termini per la presentazione del ricorso

I termini per la presentazione del ricorso contro le cartelle esattoriali e per la richiesta di sospensione giudiziale variano a seconda del tipo di cartella. In generale, è consigliabile rivolgersi ad un professionista per tutelare al meglio i propri diritti e per conoscere i termini precisi entro cui presentare il ricorso.

Costi dell’istanza di sospensione giudiziale

I costi per la presentazione dell’istanza di sospensione giudiziale variano a seconda del professionista a cui ci si rivolge e della complessità della pratica. In generale, è consigliabile richiedere un preventivo preventivo per avere una stima precisa delle spese legali.

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Istanza di Sospensione Giudiziale
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