Aggiornamenti, informazioni, norme, prassi e giurisprudenza in materie di reati tributari e raddoppio dei termini ordinari di prescrizione dell’accertamento nel contenzioso tributario. On line assistenza e consulenza da parte di esperti tributaristi ed avvocati penalisti.
Raddoppio dei termini di prescrizione accertamento per reati tributari
![Raddoppio dei termini di prescrizione accertamento per reati tributari Raddoppio dei termini di prescrizione accertamento per reati tributari](https://www.commercialista.it/wp-content/uploads/2024/06/13940-768x513.jpg)
Il raddoppio dei termini di prescrizione dell’accertamento per reati tributari è un tema complesso e in continua evoluzione, con importanti novità introdotte dalla giurisprudenza di recente. In questo articolo, cercheremo di fare chiarezza sulla disciplina vigente, fornendo informazioni precise e aggiornate alla luce delle ultime pronunce della Corte di Cassazione.
Sommario
Cosa prevede la normativa
Il raddoppio dei termini di prescrizione dell’accertamento è disciplinato dall’articolo 30 del Decreto Legislativo n. 76/2007 (c.d. “Decreto Incentivi”). La norma stabilisce che, in caso di violazioni fiscali che configurano reati previsti dal codice penale, i termini ordinari di prescrizione dell’accertamento raddoppiano.
Termini ordinari di prescrizione
I termini ordinari di prescrizione dell’accertamento variano a seconda del tipo di violazione:
- 4 anni: per le violazioni relative a dichiarazioni presentate;
- 5 anni: per le violazioni relative a dichiarazioni omesse o nulle.
Termini raddoppiati
In caso di reati tributari, i termini ordinari di prescrizione raddoppiano, diventando:
- 8 anni: per le violazioni relative a dichiarazioni presentate;
- 10 anni: per le violazioni relative a dichiarazioni omesse o nulle.
Condizioni per il raddoppio dei termini
Il raddoppio dei termini opera a determinate condizioni:
- La violazione fiscale deve configurare un reato previsto dal codice penale;
- L’Amministrazione finanziaria deve presentare la denuncia penale all’autorità giudiziaria entro i termini ordinari di prescrizione.
Esclusioni dal raddoppio dei termini
In alcuni casi, il raddoppio dei termini non opera. Ad esempio, il raddoppio non opera per le violazioni relative a:
- Redditi da lavoro dipendente;
- Redditi da capitale (ad esempio, dividendi e interessi);
- Plusvalenze da cessione di terreni e fabbricati.
Giurisprudenza recente
La giurisprudenza di recente ha fornito importanti chiarimenti in materia di raddoppio dei termini di prescrizione dell’accertamento. In particolare, la Corte di Cassazione ha stabilito che:
- Il raddoppio dei termini opera solo se la denuncia penale è presentata entro i termini ordinari di prescrizione.
- Se la denuncia penale è presentata oltre i termini ordinari di prescrizione, il raddoppio non opera e i termini ordinari non decorrono nuovamente.
È legittima l’attività di accertamento ai fini IVA relativamente alle annualità interessate dalle sanatorie di cui agli articoli 7, 8 e 9 della legge n. 289 del 2002
Raddoppio dei termini di prescrizione dell'accertamento per reati tributari
![È legittima l’attività di accertamento ai fini IVA relativamente alle annualità interessate dalle sanatorie di cui agli articoli 7, 8 e 9 della legge n. 289 del 2002 È legittima l’attività di accertamento ai fini IVA relativamente alle annualità interessate dalle sanatorie di cui agli articoli 7, 8 e 9 della legge n. 289 del 2002](https://www.commercialista.it/wp-content/uploads/2022/12/132raddopio-dei-termini-di-prescrizione-accertamento-per-reati-tributari-3-150x150.png)
Reati Tributari e raddoppio dell'ordinario termine di prescrizione
Tema a valenza sempre maggiore in materia di contenzioso tributario diritto penale
![Reati Tributari e raddoppio dell'ordinario termine di prescrizione Reati Tributari e raddoppio dell'ordinario termine di prescrizione](https://www.commercialista.it/wp-content/uploads/2011/10/red-warning-alert-risk-danger-sign-icon-symbol-illustration-isolated-red-background-3d-rendering-150x150.jpg)
La ballerina di un "night" che fa saltuariamente la Escort, deve pagare anche l'IVA/IRAP? La guida operativa per difendersi dall'Agenzia delle Entrate.
Guida giuridico-fiscale Escort/prostitute,accompagnatrici. L'attività di meretricio sotto il profilo tributario, civile e penale.
![La ballerina di un "night" che fa saltuariamente la Escort, deve pagare anche l'IVA/IRAP? La guida operativa per difendersi dall'Agenzia delle Entrate. La ballerina di un "night" che fa saltuariamente la Escort, deve pagare anche l'IVA/IRAP? La guida operativa per difendersi dall'Agenzia delle Entrate.](https://www.commercialista.it/wp-content/uploads/2017/03/showgirl-sexy-sul-palco-pole-dance-spogliarello-attraente-spogliarellista-femminile-lap-dance-esibizione-di-poledance-ballerina-nel-club-150x150.jpg)
Sesso abituale a pagamento più IVA. Quando? La Cassazione risponde.
Guida giuridico-fiscale Escort/prostitute/accompagnatrici. L'attività di meretricio sotto il profilo tributario, civile e penale
![Sesso abituale a pagamento più IVA. Quando? La Cassazione risponde. Sesso abituale a pagamento più IVA. Quando? La Cassazione risponde.](https://www.commercialista.it/wp-content/uploads/2022/12/745escort-1-150x150.jpg)