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Attività non Commerciali

Le associazioni sportive dilettantistiche possono considerare “non commerciali”, con i conseguenti vantaggi fiscali, determinate attività rese nell’ambito della vita associativa, a condizione, però, che abbiano redatto l’atto costitutivo e lo statuto nella forma dell’atto pubblico o della scrittura privata autenticata o registrata e che in essi siano presenti ulteriori clausole (articolo 148, comma 8, del tuir).

ASD e SSD: Obbligo di Nomina del Responsabile Safeguarding contro Abusi e Discriminazioni entro il 1° Luglio 2024

Mariana Maxwel - Data di Pubblicazione: 19/11/2024 - 1296 visualizzazioni.
ASD e SSD: Obbligo di Nomina del Responsabile Antiviolenza - Commercialista.it

Negli ultimi anni, l’importanza della prevenzione di abusi, violenze e discriminazioni nelle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche (ASD e SSD) è cresciuta notevolmente. La nomina di un Responsabile per la Prevenzione e il Contrasto di queste problematiche è diventata una misura chiave per garantire ambienti sportivi sicuri e inclusivi.

In questo articolo vedremo i passaggi principali per la nomina e gestione del responsabile nelle ASD e SSD.

Requisiti per la Nomina del Responsabile

Il Responsabile per la Prevenzione e il Contrasto di abusi, violenze e discriminazioni deve possedere requisiti specifici in linea con le direttive nazionali e regionali. È fondamentale che il candidato abbia:

  1. Competenze professionali e formazione specifica in ambito sociale, psicologico o legale, preferibilmente con esperienza nell’ambito della prevenzione e gestione di situazioni critiche legate alla tutela delle persone.
  2. Conoscenza delle normative vigenti in materia di diritti e tutela dei minori e delle categorie vulnerabili, e delle linee guida sulla prevenzione delle discriminazioni e delle violenze negli ambienti sportivi.
  3. Capacità di mediazione e ascolto: il responsabile deve essere in grado di gestire i conflitti, interagire in modo professionale e garantire supporto psicologico e morale ai membri dell’associazione.

Le ASD e SSD sono invitate a valutare attentamente le competenze del candidato prima di procedere alla nomina, assicurandosi che il profilo rispetti i requisiti di integrità e idoneità per questo delicato incarico.

Procedura di Nomina del Responsabile

La procedura per la nomina del responsabile varia leggermente a seconda delle dimensioni dell’associazione e delle regolamentazioni regionali. Generalmente, i passaggi prevedono:

  1. Delibera del Consiglio Direttivo: la nomina viene approvata mediante delibera da parte del Consiglio Direttivo dell’ASD o SSD, specificando gli incarichi e le responsabilità del ruolo.
  2. Pubblicazione dell’Avviso: per garantire trasparenza e inclusività, molte associazioni scelgono di pubblicare un avviso interno per raccogliere candidature tra i soci.
  3. Intervista e selezione: i candidati vengono intervistati e valutati dal Consiglio Direttivo o da una commissione specifica, con l’obiettivo di selezionare il profilo più idoneo in termini di esperienza e competenze.
  4. Nomina ufficiale e comunicazione: una volta selezionato, il responsabile viene ufficialmente nominato e l’incarico è comunicato a tutti i membri dell’associazione. Viene poi formalizzato un documento in cui sono dettagliati gli obiettivi e le modalità operative dell’incarico.

Compenso e Inquadramento del Ruolo

Il compenso del Responsabile per la Prevenzione e il Contrasto di abusi, violenze e discriminazioni è stabilito dal Consiglio Direttivo in base alla complessità del ruolo e alle dimensioni dell’associazione. Nelle ASD più strutturate, il compenso può essere commisurato a quello di un ruolo di consulenza professionale, mentre nelle ASD minori il ruolo può essere ricoperto su base volontaria o con un rimborso spese.

L’inquadramento può variare: alcune associazioni optano per un contratto di collaborazione occasionale, altre invece preferiscono stipulare un contratto di prestazione professionale per garantire un maggiore livello di coinvolgimento. È importante che il compenso rispetti le normative sul lavoro e sui contratti, tenendo conto delle responsabilità attribuite al ruolo.

Obblighi e Compiti del Responsabile

  • Creare e promuovere protocolli di comportamento all’interno dell’associazione per sensibilizzare gli associati su tematiche come il rispetto, la parità e la non discriminazione.
  • Organizzare sessioni formative e informative per il personale, i soci e gli atleti, creando consapevolezza sui temi della violenza e discriminazione.
  • Gestire le segnalazioni e i reclami: il responsabile deve offrire uno spazio sicuro per le segnalazioni e garantire che ogni caso sia trattato con la massima discrezione e serietà.
  • Collaborare con altre figure professionali: se necessario, il responsabile può avvalersi di consulenti esterni (come psicologi o legali) per affrontare situazioni complesse e garantire una gestione efficace dei casi.

Conclusioni

La nomina di un Responsabile per la Prevenzione e il Contrasto di abusi, violenze e discriminazioni rappresenta un importante passo avanti per le ASD e SSD verso un ambiente sportivo più inclusivo e sicuro. Con una procedura chiara e requisiti adeguati, le associazioni possono contare su una figura di supporto e monitoraggio, capace di intervenire in situazioni critiche e di promuovere il benessere di tutti i membri.

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