Il credito di imposta per la formazione 4. 0 è destinato alle aziende che investono in attività formative incentrate sulle conoscenze tecnologiche previste dal Piano di transizione 4. L’agevolazione è stata da ultimo prorogata fino al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2022 dalla legge di Bilancio 2021
Cos’è
Il credito di imposta per la formazione 4. 0 è stato istituito dalla legge di Bilancio 2018 (art. 1, commi da 46 a 56, legge n. 205/2017) e modificato con la legge di Bilancio 2020 (legge 160/2019, art. 1, commi 210-217).
Il credito è destinato alle aziende che investono in attività formative incentrate sulle conoscenze tecnologiche previste dal Piano di transizione 4. 0, strumento di indirizzo della politica industriale dell’Italia messo a punto dal Ministero dello sviluppo economico per aggiornare le agevolazioni a supporto delle imprese che investono in beni strumentali per l’ammodernamento dei processi produttivi, nella formazione del personale e nello sviluppo di nuovi prodotti.
L’agevolazione è stata da ultimo prorogata fino al periodo di imposta in corso al 31 dicembre 2022 dalla legge di Bilancio 2021 (legge 178/2020, art. 1, comma 1064 lettera l).
A chi è rivolto
Tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato possono beneficiare del credito di imposta formazione 4. 0 purchè in regola sulla normativa in tema di sicurezza sul lavoro e con il versamento dei contributi previdenziali e assistenziali ai lavoratori.
I costi agevolabili
L’agevolazione copre i costi di formazione che l’azienda, anche tramite soggetti esterni, eroga al personale dipendente per il consolidamento delle conoscenze nelle tecnologie 4. 0 che promuovono la trasformazione digitale del sistema produttivo italiano come i big data, cloud, cybersecurity e internet delle cose e delle macchine.
I settori nei quali svolgere la formazione sono elencati nell’Allegato A della legge di Bilancio 2018 e raggruppati nei tre ambiti aziendali:
– vendita e marketing;
– informatica;
– tecniche e tecnologie della produzione.
La Legge di bilancio 2021 ha ampliato i costi agevolabili ricomprendendo anche:
– le spese di personale relative ai formatori per le ore di partecipazione alla formazione;
– i costi di esercizio relativi a formatori e partecipanti connessi al progetto di formazione, come spese di viaggio e di alloggio, forniture direttamente attinenti al progetto, ammortamento di strumenti e attrezzature nella misura in cui sono utilizzati per il progetto di formazione;
– i costi dei servizi di consulenza connessi al progetto di formazione;
– le spese di personale relative ai partecipanti alla formazione e spese generali indirette (locazione, amministrative, generali) per le ore durante le quali i partecipanti hanno seguito la formazione.
Il credito di imposta non può essere fruito per i costi di formazione sostenuti dall’impresa per adeguarsi alla normativa obbligatoria in materia di salute e sicurezza sul luogo di lavoro e di formazione.
Il beneficio.
Il credito di imposta per la formazione 4. 0 è riconosciuto in base alle dimensioni aziendali in misura pari al:
– 50% delle spese ammissibili per le piccole imprese nel limite massimo annuale di 300. 00 euro;
– 40% delle spese ammissibili per le medie imprese nel limite massimo annuale di 250. 000 euro;
– 30% delle spese ammissibili per le grandi imprese nel limite massimo annuale di 250. 000 euro.
La misura del credito d’imposta è aumentata per tutte le imprese al 60%, entro i limiti massimi annuali, nel caso in cui i destinatari delle attività di formazione siano lavoratori dipendenti svantaggiati o molto svantaggiati come da decreto del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale del 17 ottobre 2017.
Come accedere alla formazione 4. 0 e utilizzare il credito di imposta.
Il credito d’imposta formazione 4. 0 deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta in cui sono state sostenute le spese e in quelle relative ai periodi d’imposta successivi fino a quando se ne conclude l’utilizzo.
Ai fini dell’ammissibilità al credito d’imposta, sono previsti una serie di obblighi di certificazione contabile e amministrativa:
– certificazione contabile, da allegare al bilancio, rilasciata dal soggetto incaricato della revisione legale dei conti e attestante l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili;
– una relazione che illustri le modalità organizzative e i contenuti delle attività di formazione svolte;
– ulteriore documentazione contabile e amministrativa idonea a dimostrare la corretta applicazione del beneficio, anche in funzione del rispetto dei limiti e delle condizioni posti dalla disciplina comunitaria in materia;
– i registri nominativi di svolgimento delle attività formative sottoscritti dal personale discente e docente o dal soggetto formatore esterno all’impresa;
– una comunicazione al Ministero dello sviluppo economico, richiesta al solo fine di acquisire le informazioni necessarie per valutare l’andamento, la diffusione e l’efficacia delle misure agevolative.
Il credito d’imposta spettante è utilizzabile esclusivamente in compensazione mediante F24 da presentare attraverso i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate (codice tributo 6897) a partire dal periodo d’imposta successivo a quello in cui sono sostenute le spese ammissibili.