Contattaci per pianificare la registrazione e/o la futura cessione della proprietà di un marchio, sia esso di impresa e quello collettivo, affinché sia possibile godere del regime di detassazione fiscale.
Marchio: Cessione da parte di persona fisica esente da imposte
La cessione della proprietà di un marchio, di impresa e quello collettivo, assume rilevanza soltanto se effettuata nell’esercizio d’impresa e non anche da parte di una persona fisica che agisca al di fuori tale contesto, è infatti tax free purché non si commettano errori nella fase di registrazione o di cessione.
L’esclusione trova conferma nella relazione governativa all’articolo 49 del D. P. R. 917/86, in cui si motiva che “[…] i redditi derivanti dall’utilizzazione economica dei marchi di fabbrica e di commercio, si è ritenuto di non comprenderli più tra i redditi di lavoro, né tra i “redditi diversi”, nel rilievo che l’utilizzazione dei marchi d’impresa (mediante cessione o concessione in uso) avviene o in sede di trasferimento dell’azienda o di un ramo di essa o mediante la concessione di licenze non esclusive, e quindi nell’esercizio d’impresa”.
Pertanto, il nostro legislatore qualifica la cessione del marchio come quella di un elemento patrimoniale priva di effetti reddituali in capo ai soggetti non imprenditori, come se non vi fosse intento speculativo, fatta esclusione per coloro che non sono residenti (lettera c, comma 2, articolo 23, Tuir).
In sintesi, la cessione della proprietà del marchio di fabbrica o di commercio assume rilevanza reddituale soltanto se effettuata nell’esercizio d’impresa e non anche da parte di una persona fisica che agisca al di fuori tale contesto. Per similitudine si applica la stessa impostazione agli eredi del de cuius.