Guida facile ai tipi di cessione: quando, come e perché.
Cos’è
è il contratto che permette al creditore di trasferire il credito ad un terzo (di solito una banca).
Sommario
Sarà quindi il terzo a chiedere al debitore di saldare il credito acquisito. Ecco perché occorre avvisare il debitore della avvenuta cessione, per permettergli di sapere a chi dovrà effettuare il pagamento.
La cessione avrà effetto solo quando il debitore l’avrà accettata o quando ne avrà ricevuto notifica. Però si può procedere alla cessione anche senza il consenso del debitore.
Quali crediti si possono cedere?
Sono cedibili crediti di natura commerciale (attinenti l’esercizio d’attività d’impresa), fiscali (IVA, IRES, ecc. ), d’imposta (bonus fiscali, crediti d’imposta riconosciuti alle imprese di produzione cinematografica e audiovisiva, bonus affitti, ecc. )
Non possono essere ceduti:
– i crediti strettamente personali come ad esempio il credito di un datore di lavoro nei riguardi del proprio dipendente;
– i crediti la cui cessione è vietata dalla legge (es. I crediti alimentari dei minori, dell’interdetto);
– i crediti per i quali le parti abbiano convenuto l’incedibilità. Il patto non è valido se il cessionario che riceve il credito ignora l’accordo fra cedente e debitore.
Quanti tipi di cessione esistono?
La cessione del credito può avvenire a titolo oneroso o gratuito.
Se la cessione è a titolo oneroso, il creditore deve garantire al terzo l’esistenza del credito.
è possibile che terzo e creditore pattuiscano in aggiunta che il creditore debba garantire anche la solvibilità del debitore. In questo caso, quindi, se il debitore ceduto non provvede al pagamento il cessionario ha diritto di rivalersi sul cedente.
Cessione del credito: come funziona per le imprese?
Il contratto di factoring, che prevede la cessione di crediti commerciali, è un modello contrattuale di derivazione anglosassone, ormai diffuso anche nel nostro paese, in base al quale il cedente è un imprenditore; il cessionario può essere una banca o un intermediario finanziario che eserciti l’attività di acquisto dei crediti di impresa.
Possono essere oggetto di cessione crediti pecuniari originati da contratti stipulati nell’esercizio dell’attività d’impresa.
La cessione dei crediti commerciali consente alle imprese:
– di ottenere immediatamente capitali che, altrimenti, avrebbero potuto riscuotere solo alla scadenza del credito;
– di eliminare dal bilancio aziendale crediti certi ma con lunghi tempi di riscossione che, comunque, concorrono a formare il reddito imponibile. Tramite questa operazione, quindi, le aziende possono beneficiare anche di un alleggerimento dell’imposizione fiscale.
Cessione del credito d’imposta: imprese e Superbonus/Ecobonus/Altri bonus edilizi
Nel caso del superbonus/ecobonus/bonus edilizi il credito oggetto di cessione è il credito d’imposta.
Per ulteriori dettagli ti consigliamo di leggere la nostra guida Decreto Sostegni ter e bonus edilizi Dal 7 febbraio vietata la cessione multipla dei crediti fiscali.
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