L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale e l’Associazione Bancaria Italiana hanno comunicato che in data 8 aprile 2020 sono state introdotte alcune semplificazioni e nuove misure atte a ridurre i tempi per l’accredito dei trattamenti di integrazione salariale, cioè gli assegni di cassa di integrazione ordinaria, in deroga, gli assegni del fondo di integrazione salariale e fondi bilaterali previsti dal decreto-legge 18/2020 c. D. Cura Italia.
L’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale e l’Associazione Bancaria Italiana hanno comunicato che in data 8 aprile 2020 sono state introdotte alcune semplificazioni e nuove misure atte a ridurre i tempi per l’accredito dei trattamenti di integrazione salariale, cioè gli assegni di cassa di integrazione ordinaria, in deroga, gli assegni del fondo di integrazione salariale e fondi bilaterali previsti dal decreto-legge 18/2020 c. D. Cura Italia. In particolare, le procedure Inps per l’accredito della prestazione non richiedono più l’invio dei modelli cartacei validati presso gli sportelli bancari e postali.
Inoltre, la verifica sulla validità dei conti correnti indicati per l’accredito delle prestazioni è effettuata direttamente mediante un database condiviso con le banche. Simultaneamente, il modulo telematico con cui le aziende comunicano i dati dei lavoratori è stato semplificato, infatti nel modulo sono indicati il codice fiscale e l’iban del lavoratore.
L’associazione Bancaria Italiana ha inoltre definito la convenzione nazionale che consente ai lavoratori sospesi dal lavoro a causa dell’emergenza COVID-19, di ricevere un’anticipazione dei trattamenti ordinari di integrazione al reddito e di cassa integrazione in deroga previsti nel decreto-legge “Cura Italia” direttamente dalle banche rispetto al momento di pagamento dell’Inps, di fatti dopo la presentazione all’INPS della domanda per il trattamento di integrazione salariale, il lavoratore può rivolgersi alla banca per ottenere un’anticipazione del trattamento per un importo massimo di 1. 400 euro. L’utilizzo delle recenti innovazioni, anche tecnologiche, contribuisce a semplificare il processo di erogazione dell’anticipo dei trattamenti di integrazione al reddito da parte delle banche, tanto che la convenzione favorisce anche la gestione delle pratiche in “remoto”, così da limitare l’accesso in filiale alle esigenze improrogabili, in coerenza con quanto concordato tra ABI e i sindacati dei bancari Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Uilca e Unisin lo scorso 24 marzo 2020. Per questa ragione è importante che i lavoratori interessati si rivolgano telefonicamente alla propria banca in modo che non sia necessario recarsi in filiale, creando inutili file per ricevere l’importo sul conto corrente.
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