Hotel, Alberghi e B&B: credito di imposta per le spese di riqualificazione
Tax credit fino al 65% di euro 200. 000 per hotel, alberghi e B&B che investono o sostengono spese
Sommario
La Legge di Bilancio 2017 ha prorogato, per gli anni 2017 – 2020, il credito d’imposta previsto per la riqualificazione delle strutture ricettive (hotel, alberghi, B&B. ), portandolo al 65% delle relative spese sostenute fino ad un massimo di euro 200. 000 e riconoscendolo inoltre anche alle imprese esercenti attività agrituristica (art. 1, co. 4, 5, 6, 7, Legge di Bilancio 2017).
Dalle ore 10:00 del 3 aprile 2019 fino alle ore 16:00 del 4 aprile 2019 le strutture turistico ricettive (hotel, alberghi, B&B, etc. ) potranno chiedere il tax credit, credito d’imposta del 65% per la riqualificazione della struttura previsto dal Decreto Cultura del 2014 e prorogato dalla Legge di Bilancio 2017: si tratta di una sorta di domanda preliminare, che si può presentare fino alle ore 16. 00 del 21 marzo 2019, e che dovrà poi essere confermata nel corso dei successivi click day, dalle ore 10:00 del 3 aprile 2019 fino alle ore 16:00 del 4 aprile 2019. Il ministero dei Beni Culturali mette a disposizione, online, una Guida al Tax credit per la riqualificazione delle strutture ricettive. Vediamone gli aspetti fondamentali.
Il credito d’imposta è regolamentato dall’articolo 10 del decreto legge 83/2014, e reso operativo dal decreto ministeriale del 7 maggio 2015. Consiste in un credito d’imposta del 65% sulle spese di ristrutturazione, fino a un massimo di 200. 000 euro. E’ destinato ad alberghi, villaggi albergo, residenze turistico-alberghiere, alberghi diffusi, hotel, B&B, eventuali altre strutture alberghiere individuate da regolamenti regionali, già esistenti alla data del primo gennaio 2012 ed anche dalle strutture che svolgono attività agrituristica, come definita dalla legge 20 febbraio 2006, n. 96, e dalle pertinenti norme regionali.
Le spese devono essere sostenute dal primo gennaio 2014 al 31 dicembre 2020. Sono ammissibili le seguenti spese e interventi:
Riqualificazione edilizia: manutenzione straordinaria (articolo 3, comma 1, lettera b, Dpr 380/2001), quindi modifiche alle parti anche strutturali degli edifici, ai servizi igienico sanitari, frazionamento o accorpamento unità immobiliari (che non devono modificare la volumetria complessiva dell’edificio e l’originaria destinazione d’uso); restauro conservativo (articolo 3, comma 1, lettera c, Dpr 380/2001), quindi consolidamento, ripristino e rinnovo elementi costitutivi edificio, inserimento elementi accessori, eliminazione di quelli estranei all’organismo edilizio; riqualificazione edilizia (articolo 3, comma 1, lettera d dello stesso Dpr), quindi ripristino o sostituzione elementi costitutivi dell’edificio, eliminazione, modifica o inserimento di nuovi elementi ed impianti, compresi gli interventi di demolizione.
Acquisto mobili e componenti d’arredo destinati esclusivamente alla struttura alberghiera
Eliminazione barriere architettoniche.
Incremento efficienza energetica.
Le spese devono essere certificate da attestazione di un soggetto autorizzato (presidente del collegio sindacale, revisore legale, commercialista, perito commerciale, consulente del lavoro centro assistenza fiscale), mentre non c’è bisogno di allegare alla domanda la documentazione contabile.
Il tax credit
Ogni singola voce di spesa può essere agevolabile al 100%, il credito d’imposta come detto è pari al 65%, con un tetto a 200. 000 euro in tre anni va ripartito in tre quote annuali di pari importo, è utilizzabile esclusivamente in compensazione. Può essere utilizzato entro dieci anni, nel modello UNICO è previsto un apposito spazio dedicato a questo beneficio. Il beneficio non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali.
La domanda online
Va presentata attraverso il Portale dei Procedimenti del ministero dei Beni Culturali, al quale è necessario iscriversi (è disponibile una forma semplificata per il tax credit). Effettuata l’autenticazione (arriva la comunicazione tramite e-mail), si utilizza il proprio codice di accesso per arrivare al menù principale, dal quale si può attivare una pratica relativa al Tax Credit Riqualificazione.
Il credito d’imposta è riconosciuto per le spese relative ad interventi di ristrutturazione edilizia e alla riqualificazione energetica o antisismica, ed è ripartito in due quote annuali di pari importo e può essere utilizzato a decorrere dal periodo d’imposta successivo a quello in cui gli interventi sono stati realizzati, nel limite massimo di 60 milioni di euro nell’anno 2018, di 120 milioni di euro nell’anno 2019 e di 60 milioni di euro nell’anno 2020.
Il beneficio viene quindi concesso in relazione alla riqualificazione della struttura e rispetto all’anno precedente è fissato nella misura del 65% per gli anni dal 2017 al 2020.
Viene inoltre riconosciuto anche per le imprese esercenti attività agrituristica, ossia per le attività di ricezione e ospitalità esercitate dagli imprenditori agricoli, attraverso l’utilizzazione della propria azienda in rapporto di connessione con le attività di coltivazione del fondo, di silvicoltura e di allevamento di animali.