La soggettività passiva si acquisisce mediante l’esercizio in forma abituale, ancorché non esclusiva, di una qualsiasi attività commerciale, agricola o professionale (Cfr. Articolo 4 DPR 633/1972).
PRESUPPOSTO SOGGETTIVO
La soggettività passiva si acquisisce mediante l’esercizio in forma abituale, ancorché non esclusiva, di una qualsiasi attività commerciale, agricola o professionale (Cfr. Articolo 4/633).
Le attività considerate riguardano quelle inquadrate dagli articoli 2315 e 2195 del Codice Civile, anche se non organizzate in forma d’impresa: da ciò si ricava che non è necessario (a fini fiscali) soddisfare i requisiti civilistici di organizzazione imprenditoriale per realizzare lo status di soggetto passivo. Corollario del precedente enunciato è che qualsivoglia attività di cessione di beni o prestazioni di servizi (come sopra descritte), svolta in forma abituale, configura soggettività passiva a fini IVA.
Ulteriore, fondamentale conseguenza, in linea di principio è che si esclude la soggettività passiva per le operazioni meramente occasionali, poste in essere da persone fisiche o Enti pubblici e privati non aventi per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali o agricole. Pertanto una cessione di beni o una prestazione di servizi effettuati (entro certi limiti) occasionalmente da uno dei predetti soggetti, non potrà essere assoggettata ad IVA per carenza del requisito soggettivo.
Il fondamentale principio dell’abitualità che presiede al requisito della soggettività non riguarda, invece, le società di qualunque tipo ed enti pubblici e privati aventi per oggetto esclusivo o principale l’esercizio di attività commerciali o agricole: per queste entità la soggettività è presupposta, prescindendosi dal requisito dell’abitualità nell’effettuazione di attività commerciali o agricole.
Quindi le cessioni o prestazioni anche occasionali, poste in essere dalle predette entità, saranno sempre soggette ad IVA.
Gli Enti Locali, oggetto principale della presente trattazione, non avendo quale oggetto principale od esclusivo l’esercizio di attività commerciali o agricole, dovranno sempre soddisfare il requisito dell’abitualità per poter essere considerati soggetto d’imposta. Pertanto è evidente che, per quanto concerne gli Enti (locali in particolare) l’analisi del requisito soggettivo costituirà l’argomento principale sul quale soffermeremo l’attenzione in seguito.