Con questa guida illustriamo in sintesi i requisiti per la detraibilità delle spese veterinarie 2017, come si calcola il beneficio fiscale, come indicare le suddette spese nella dichiarazione dei redditi tramite 730 ordinario e modello Unico e quali sono i documenti necessari per fruirne.
Calcolo delle spese veterinarie detraibili
Le spese veterinarie sostenute dal contribuente per animali domestici, di affezione o per la pratica sportiva, rientrano tra gli oneri detraibili dalla dichiarazione dei redditi con modello 730 e Unico nella misura del 19% considerando ai fini del calcolo:
la franchigia pari a € 129,11;
il tetto massimo di spesa detraibile è pari a 387,34 euro.
Questo significa che la detrazione del 19% andrà applicata sulla differenza tra il totale delle spese sostenute ammesse al beneficio fiscale e l’importo di € 129. 11.
Quali sono le spese veterinarie detraibili?
Le spese veterinarie detraibili, quindi scaricabili dalla dichiarazione dei redditi attribuendo al contribuente che si prende cura del proprio amico a quattro zampe uno sconto IRPEF, sono tutte quelle spese mediche sostenute dal contribuente per la cura e la prevenzione di animali legalmente detenuti a scopo di compagnia o di pratica sportiva quindi i costi sostenuti per prestazioni professionali del medico veterinario e per l’acquisto dei farmaci prescritti. Inoltre a partire dal 2016, nel 730 precompilato, sono state inserite per la prima volta dall’Agenzia delle Entrate, le spese mediche detraibili inviate dagli operatori sanitari, mediante il Sistema Tessera Sanitaria (TS).
Qual è il presupposto principale per la detraibilità?
L’ammissibilità della detrazione della spesa veterinaria è subordinato all’imprescindibile condizione che l’animale sia legalmente posseduto: occorre cioè dimostrare al Fisco, di essere i veri proprietari del cane, del gatto, dei canarini, del furetto o del cavallo, secondo le seguenti modalità:
mediante la documentazione rilasciata dalla ASL o dal medico veterinario al momento dell’iscrizione dell’animale all’apposita anagrafe: per esempio, per il cane sussiste l’obbligo di iscrizione all’anagrafe canina e di microchip;
nel caso di animali domestici non obbligati all’iscrizione la prova del legale possesso, può essere fornita esibendo il cd. pet passport per gatti e furetti, o il certificato di adozione, o ancora da fatture di acquisto dell’animale o anche da un’apposita identificazione/registrazione volontaria da parte del contribuente che s’impegna nella detenzione giuridica dell’animale da compagnia, mediante la sottoscrizione di una apposita dichiarazione del proprietario.
Sanzioni per illegale possesso dell’animale
Il contribuente che dichiara indebitamente ai fini della detrazione la spesa veterinaria in mancanza (anche sopravvenuta) delle condizioni di proprietà o detenzione legale, quindi che si trovi nell’impossibilità di fornire prove documentali specifiche, rischia due tipi di sanzioni:
sanzioni amministrative pecuniarie per indebita detrazione (con l’applicazione del 30% oltre gli interessi legali sulla minore imposta Irpef versata);
sanzioni amministrative per la mancata regolarizzazione del possesso dell’animale, nei casi obbligatori per legge.
Istruzioni compilazione 730/Unico
Le spese veterinarie stando alle istruzioni 2016, vanno inserite nel modello 730, nei righi da E8 a E12 ed utilizzando il codice 29, mentre nell’Unico compilando i righi da RP8 a RP14, specificando, il 29 come codice relativo alle spese veterinarie.
Documentazione fiscale
I documenti da conservare per beneficiare della detrazione sono:
fatture o ricevute fiscali del medico veterinario;
scontrino parlante della farmacia.
N. B. Nelle suddette spese, rientrano anche gli esami di laboratorio eseguiti presso strutture veterinarie mentre sono esclusi i farmaci senza prescrizione medica veterinaria, mangimi ed antiparassitari.
Attenzione: non rientrano fra i beneficiari delle detrazioni gli animali da allevamento, riproduzione, consumo alimentare o destinati alle attività agricole.
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