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venerdì 6 Dicembre 2024

Decreto ristori – Contributo a fondo perduto: chi può richiederlo e in quale misura?

Decreto ristori – Contributo a fondo perduto: chi può richiederlo e in quale misura?

Pasticcerie, sale bingo, ristoranti, hotel et similia.

 

Al fine di  sostenere gli imprenditori più penalizzati dalle misure restrittive, introdotte con  il  Decreto  del Presidente del  Consiglio  dei  Ministri  del  24  ottobre  2020 per contenere la diffusione dell’epidemia “Covid-19”, è riconosciuto  un contributo a fondo perduto.

 

Quali sono i soggetti interessati?

Il contributo spetta ai soggetti che, alla  data  del 25  ottobre  2020,  hanno  la  partita  IVA  attiva e dichiarano di svolgere come attività prevalente una di quelle riferite ai codici ATECO riportati nell’Allegato 1 al DPCM Ristori.

A titolo informativo, sono sicuramente presenti nell’Allegato 1: alberghi, ristoranti, gelaterie e pasticcerie, affittacamere, attività delle guide e degli accompagnatori turistici, teatri, piscine, impianti sportivi, palestre, sale giochi e biliardi, sale bingo.

 

A chi spetta?

Il  contributo spetta  a   condizione   che: l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi del mese di aprile 2020 sia inferiore ai  due  terzi  dell’ammontare  del  fatturato  e  dei corrispettivi del  mese  di  aprile  2019.

In assenza dei requisiti di fatturato, il contributo spetta comunque ai soggetti che hanno attivato la partita Iva a partire dal 1° gennaio 2019 nella misura minima prevista.

 

Come ottenerlo?

–        Per i soggetti che hanno già beneficiato del contributo a fondo perduto di cui all’articolo 25 del DL 19 maggio  2020,  n. 34, che non abbiano restituito il predetto ristoro, il contributo è  corrisposto  dall’Agenzia  delle  entrate  mediante accreditamento diretto, entro il 16 novembre, sul conto  corrente  bancario  o  postale  sul quale è stato erogato il precedente contributo.

–        Per i soggetti che NON hanno presentato richiesta di contributo di cui all’articolo 25 del DL 19 maggio  2020,  n. 34, il contributo è riconosciuto  previa presentazione  di  apposita  istanza   esclusivamente   mediante   la procedura web  ed  il  modello  approvato  con  il  provvedimento  del Direttore  dell’Agenzia  delle  entrate  del  10  giugno   2020.

Il contributo non spetta, in ogni caso, ai soggetti la cui  partita  Iva risulti cessata alla data di presentazione dell’istanza.

A quanto ammonta?

L’ammontare del contributo varierà dal 100% al 400% di quanto previsto in precedenza dall’articolo 25 del DL 19 maggio  2020,  n. 34, in funzione dell’attività esercitata:

–        100% per gli esercizi e le attività per i quali è stata prevista la chiusura alle ore 18. 00;

–        150% per chi ha subito un danno parziale;

–        200% per i più colpiti, ovvero attività costrette alla chiusura;

–        400% per le attività che erano state chiuse ancor prima del nuovo DPCM.

Il contributo, in ogni caso, non può essere superiore a 150 mila euro.

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Dott.ssa Silvia Picca

Dott.ssa Silvia Picca
Manager Nord Italia - Senior Consultant
Addetta alla Consulenza del Lavoro e alla gestione dei Tax Credit

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