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venerdì 6 Dicembre 2024

Come avviare la vostra palestra ASD, con quali vantaggi e adempimenti fiscali/contabili aggiornati alla Legge di Stabilità 2017

Se desiderate aprire  un’attività sportiva e costituirla in forma di ASD, è bene che siate informati sui  benefits ed obblighi  fiscali che differenziano in sostanza il no profit  dalle attività commerciali in tale settore  e sappiate quali sono gli step fondamentali per avviare. Illustriamo una guida operativa con le istruzioni pratiche e gli adempimenti fiscali/contabili aggiornati alla Legge di Stabilità 2017 .

Se desiderate aprire  un’attività sportiva e costituirla in forma di ASD è bene che siate informati sui  benefits ed obblighi  fiscali che differenziano in sostanza il no profit  dalle attività commerciali in tale settore  e sapere quali sono gli step fondamentali per avviare. Illustriamo una guida operativa con le istruzioni pratiche e le tabelle riepilogative aggiornate alla Legge di Stabilità 2017 .

Il regime agevolativo ex L. 398/1991

In sintesi, il regime fiscale introdotto dalla legge n. 398 del 1991 consente la  determinazione forfetaria del reddito imponibile e dell’IVA nonché previsioni di favore in materia di adempimenti contabili e certificazione dei corrispettivi (ad esempio, esonero agli effetti dell’IVA dagli obblighi di registrazione e dichiarazione).  Per saperne di più sul regime ex lege 398/1991

Chi può scegliere tale regime agevolativo?

le associazioni di promozione sociale (APS);
le associazioni (ASD) con l’applicazione del medesimo limite di cui al punto successivo;
le  società  sportive  dilettantistiche (SSD)  che,  nel  corso  del  periodo d’imposta precedente, abbiano conseguito proventi derivanti da attività commerciale per un importo non superiore a 400. 000 euro (nuovo limite previsto dalla legge di Stabilità 2017)

Quali sono i vantaggi fiscali e contabili previsti dalla 398/1991  ?

Le agevolazioni previste per le associazioni che hanno esercitato l’opzione per il regime di cui alla Legge 398/91 sono:

l’esonero dall’obbligo di tenuta delle scritture contabili (libro giornale, libro degli inventari, registri Iva, scritture ausiliarie e di magazzino, registro beni ammortizzabili);
l’esonero dall’obbligo di emissione di scontrini fiscali e/o ricevute fiscali per i compensi incassati;
l’esonero dall’obbligo di fatturazione e registrazione (tranne che per sponsorizzazioni, cessione di diritti radio-Tv e pubblicità

l’esonero dall’obbligo di presentazione della dichiarazione annuale IVA;
l’esonero dall’obbligo di redazione dell’inventario e del bilancio;

la determinazione forfettaria dell’IVA: le Associazioni che hanno deciso di avvalersi del regime fiscale agevolato potranno calcolare l’IVA da versare nella modalità che segue:

– 50% dell’IVA incassata per i proventi conseguiti nell’esercizio di attività commerciali generiche (ad es. Pubblicità, sponsorizzazioni, prestazioni di servizi, biglietti per spettacoli);

– 2/3 dell’IVA incassata per la cessione o concessione di diritti televisivi o radiofonici.

la determinazione forfettaria del reddito imponibile: il reddito imponibile è determinato applicando un coefficiente di redditi vità  attualmente fissato nella misura del 3%  all’ammontare dei proventi commerciali (al netto d’IVA) conseguiti nel periodo di imposta;a tale percentuale viene aggiunto l’intero importo delle plusvalenze patrimoniali.  

L’articolo 25, comma 2, della legge 13 maggio 1999, n. 133 prevede che non concorrono a formare il reddito imponibile, per un numero di eventi complessivamente non superiore a due per anno e per un importo non superiore a 51. 645,69 euro:

a) i proventi realizzati dagli enti sportivi dilettantistici nello svolgimento di attività commerciali connesse agli scopi istituzionali;

b) i  proventi  realizzati  per  il  tramite  di  raccolte  pubbliche  di  fondi effettuate occasionalmente, anche mediante offerte di beni di modico valore o di servizi ai  sovventori, in concomitanza di celebrazioni, ricorrenze o campagne di sensibilizzazione in conformità all’articolo 143, comma 3, lettera a), del Testo unico delle imposte sui redditi (TUIR).

ASD 2017: tabelle riepilogative

A)      Criteri di calcolo delle imposte

IVA

determinazione “forfetaria” dell’IVA per i proventi commerciali: detrazione pari al 50% dell’IVA a debito relativa alle operazioni imponibili (50% per le prestazioni di sponsorizzazione, 1/3 per le cessioni/concessioni di diritti di ripresa televisiva e i trasmissione radiofonica)

Reddito imponibile IRES/IRAP

 NB per calcolare la base imponibile IRAP

determinazione forfetaria ai fini IRES (e IRAP):

· applicando ai proventi commerciali il coefficiente di redditività del 3%;

· considerando altresì leplusvalenzepatrimoniali (interamente tassate).

Limite massimo proventi

Innalzamento da € 250. 000 a €400. 000 del limite dei proventi derivanti dall’attività commerciale, ai fini:

· dell’ingresso nell’anno successivo(si fa riferimentoal periodo d’imposta precedente)

· permanenza in corso d’anno nel regime agevolato ( in caso di splafonamento, si fuoriesce dal mese successivo).

 

B) Adempimenti contabili e fiscali

Versamento IVA

versare trimestralmente l’IVA mediante F24 entro il 16 del 2° mese successivo al trimestre di riferimento, con possibilità di avvalersi della compensazione.

Fatture di acquisto

numerare progressivamente e conservare le fatture di acquisto,fermo restando l’esonero dagli obblighi di registrazione delle stesse

Annotazione corrispettivi

annotare,anche con unica registrazione entro il 15 del mese successivo,l’ammontare dei corrispettivi e di qualsiasi provento conseguiti nell’esercizio delle attività, con riferimento al mese precedente, nel modello di cui al DM 11/02/1997

Annotazione proventi

annotare distintamente nel citato modello:

i proventi decommercializzati ex art. 25 c. 2 L. 133/99;

le plusvalenze patrimoniali;
le operazioni intracomunitarie.

Esonero da fatturazione

esonero dall’obbligo di fatturazione,eccetto per:

prestazioni di sponsorizzazione e di pubblicità;
cessioni o concessioni di diritti di ripresatelevisiva e di trasmissioneradiofonica

Esonero da certificazione

esonero da certificazione dei corrispettivi(tali soggetti possono non emettere ricevute fiscali/scontrini).

Cosa fare per aprire  un’ Associazione Sportiva Dilettantistica? Gli step della procedura

1) redigere  l’atto costitutivo e lo statuto dell’associazione (osservare i requisiti fiscali e legali e le clausole ex art 148 comma 8 TUIR che l’atto deve contenere per far risultare l’ente come non commerciale ed accedere al regime fiscale agevolato) 

2) registrare l’associazione all’Agenzia delle Entrate;

3)chiedere l’iscrizione dell’associazione alla federazione sportiva di riferimento (o ente di promozione sportiva);

4) iscrivere l’ente al CONI ;

5) aderire al regime fiscale agevolato ex Lege 398/1991 esercitando la relativa opzione; 

NB E’ fondamentale conoscere esattamente  i primi adempimenti fiscali delle ASD e SSD: 

Qual è l’organizzazione interna di una A. S. D.?

L’organizzazione prevista per le associazioni sportive dilettantistiche  coincide con quella  delle associazioni (o comitati),  infatti si applicano, in linea di principio, le medesime  regole. Saranno quindi previsti assemblea, presidente e consiglio direttivo.

C’è un numero minimo di soci fondatori?

Si suggerisce che i soci fondatori siano  almeno 3-4, in modo che le principali cariche del consiglio direttivo siano coperte.

NB  Chi desidera aprire un centro sportivo, si porrà di certo le seguenti domande:

come avviare un centro sportivo?  

quale forma giuridica tutela di più?  
devo aprire partita Iva o no? Conviene farlo o è rischioso?  
come erogare soldi a chi vive l’associazione?  

.  Pronti a rispondervi!

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