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martedì 1 Ottobre 2024

Bonus fiscali pesca: guida aggiornata al 2024

Il settore della pesca in Italia può beneficiare di diversi incentivi fiscali sotto forma di bonus e detrazioni. Questi strumenti mirano a sostenere la competitività delle imprese ittiche, promuovere l’innovazione e la sostenibilità ambientale, nonché favorire il ricambio generazionale.

Bonus investimenti

  • Detrazione 50%: Il bonus più significativo è la detrazione fiscale del 50% per gli investimenti in beni nuovi, materiali e immateriali, effettuati da imprese ittiche esercenti la pesca marittima e l’acquacoltura. La detrazione è applicabile su un importo massimo di 2 milioni di euro per ciascun anno d’imposta.
  • Bonus Sud: Per le imprese ubicate nelle zone obiettivo del Mezzogiorno e nelle isole, la detrazione sale al 60%.
  • Bonus giovani: Per i giovani imprenditori under 35 che subentrano in aziende ittiche, la detrazione è del 75%.

 

Bonus rottamazione motori

  • Detrazione 30%: Per l’acquisto e l’installazione di nuovi motori marini a basso impatto ambientale, le imprese ittiche possono beneficiare di una detrazione fiscale del 30% su un importo massimo di 60.000 euro per ciascun motore.

 

Credito d’imposta cantieri navali

  • Credito d’imposta 35%: Per la costruzione o l’acquisto di nuovi pescherecci, le imprese ittiche possono usufruire di un credito d’imposta del 35% su un importo massimo di 4 milioni di euro per ciascun peschereccio.

 

Bonus formazione

  • Detrazione 100%: Le spese sostenute per la formazione del personale dipendente possono essere detratte al 100% dalle imprese ittiche.

 

Bonus carburanti

  • Credito d’imposta: Le imprese ittiche possono beneficiare di un credito d’imposta per l’acquisto di gasolio per la propulsione dei pescherecci. L’ammontare del credito varia in base al tipo di pesca e alla potenza del motore.

 

Condizioni generali per l’accesso ai bonus

  • Per fruire dei bonus fiscali, le imprese ittiche devono essere regolarmente iscritte al Registro delle imprese e al Registro della pesca marittima e dell’acquacoltura.
  • Gli investimenti devono essere finalizzati al miglioramento dell’efficienza energetica, alla sicurezza della navigazione, alla tutela dell’ambiente marino e al ricambio generazionale.
  • La documentazione attestante l’avvenuto investimento e il relativo pagamento deve essere conservata dall’impresa per un periodo di 10 anni.

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Valeria Ceccarelli

Mi occupo di realizzazioni grafiche digitali e cartacee. 

Sono la responsabile della comunicazione e della sponsorizzazione di Commercialista.it e di altre aziende in diversi ambiti. 

Ho collaborato come editor per diversi volumi aziendali e biografici. 

Attualmente sono laureanda in Scienze e Tecniche Psicologiche presso l'Unicusano di Roma.

Profilo completo e Articoli Valeria Ceccarelli

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