Con l’articolo 1, comma da 184 a 197, della Legge 160/2019 (Legge di Bilancio per il 2020) è stato introdotto, in sostituzione del c.d. superammortamento e iperammortamento, un credito d’imposta per le spese sostenute a titolo di investimento in beni strumentali nuovi in relazione agli investimenti effettuati nell’anno 2020.
L’articolo 1, commi da 1051 a 1063, della Legge 178/2020 (legge di bilancio 2021), ha riformulato la disciplina del credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi materiali e immateriali destinati a strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato.
La menzionata disciplina si pone in linea di continuità con il precedente intervento, operato dalla Legge di bilancio 2020, nell’ambito della ridefinizione della disciplina degli incentivi fiscali previsti dal “Piano nazionale Impresa 4.0” ed ha esteso il periodo di investimento agli anni 2021 e 2022.
La novità più importante recata dalla citata Legge n. 160 del 2019 in materia di agevolazioni per gli investimenti in beni strumentali ha riguardato la “trasformazione” del beneficio, accordato dalle precedenti normative in forma di maggiorazione del costo rilevante agli effetti delle quote di ammortamento deducibili dal reddito d’impresa (o di lavoro autonomo), in forma di credito d’imposta utilizzabile esclusivamente in compensazione.
Successivamente, con l’articolo 1, comma 44, della Legge 234/2021, il benefico è stato ulteriormente esteso, limitatamente ai beni tecnologicamente avanzati c.d. 4.0, agli anni 2023, 2024 e 2025.
La realizzazione di questa utility dedicata, si pone l’obiettivo di agevolare le imprese alla conoscenza del credito d’imposta sopra menzionato, previsto dal Piano Transizione 4.0.