Cos’è lo Spesometro?
Lo Spesometro è un sistema telematico di monitoraggio dei pagamenti tracciabili obbligatorio per le imprese a partire dal 1° gennaio 2017. Il suo scopo è quello di contrastare l’evasione fiscale e di promuovere la trasparenza delle transazioni commerciali.
Sommario
Come funziona lo Spesometro
Le imprese che effettuano pagamenti a fornitori e prestatori di servizi di importo superiore a 3.600 euro (IVA inclusa) sono tenute a trasmettere telematicamente all’Agenzia delle Entrate i dati relativi a tali pagamenti, tramite un apposito file XML. I dati da trasmettere includono:
- Dati del cedente/prestatore: nome, cognome, ragione sociale, codice fiscale e partita IVA.
- Dati del cessionario/committente: nome, cognome, ragione sociale, codice fiscale e partita IVA.
- Dati relativi alla transazione: data, importo, metodo di pagamento, causale e numero della fattura o dello scontrino fiscale.
Adempimenti per lo Spesometro
Oltre alla trasmissione dei dati telematici, le imprese sono tenute a:
- Conservare la documentazione relativa ai pagamenti: fatture, scontrini fiscali, estratti conto bancari, ecc.
- Presentare la dichiarazione annuale dei dati Spesometro: la dichiarazione deve essere presentata entro il 31 gennaio di ogni anno successivo a quello di riferimento dei dati trasmessi.
Sanzioni per la violazione degli obblighi Spesometro
In caso di violazione degli obblighi Spesometro, le imprese sono soggette a sanzioni amministrative che vanno da un minimo di 500 euro a un massimo di 15.000 euro.
Novità Spesometro 2024
Dal 1° gennaio 2024, lo Spesometro è stato integrato con il Sistema Tessera Sanitaria per la tracciabilità delle spese mediche. Questo significa che le imprese dovranno trasmettere all’Agenzia delle Entrate anche i dati relativi ai pagamenti effettuati a favore di strutture sanitarie private e professionisti sanitari, indicando il codice fiscale del paziente e il numero della tessera sanitaria.
Casi particolari
- Pagamenti a professionisti: i professionisti che emettono fatture di importo superiore a 3.600 euro (IVA inclusa) sono tenuti a trasmettere i dati delle fatture all’Agenzia delle Entrate tramite lo Spesometro.
- Pagamenti a non residenti: i pagamenti a fornitori e prestatori di servizi non residenti in Italia sono soggetti a un regime di monitoraggio semplificato, che prevede la trasmissione telematica dei dati all’Agenzia delle Entrate solo a richiesta.