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giovedì 24 Aprile 2025

STEP 2025: Guida agli aiuti per tecnologie critiche ed emergenti

Nel contesto di una competizione tecnologica sempre più serrata tra Stati, l’Unione Europea ha varato il programma STEP (Strategic Technologies for Europe Platform), con l’obiettivo di rafforzare la sovranità industriale e digitale dell’Europa. In particolare, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha aperto la possibilità per le imprese italiane di accedere agli aiuti economici legati allo sviluppo delle tecnologie critiche ed emergenti, attraverso una procedura che prevede la precompilazione delle domande dal 30 aprile 2025 e l’invio ufficiale a partire dal 14 maggio 2025.

Questo nuovo programma rappresenta un’importante occasione per le aziende italiane che vogliono essere protagoniste nella transizione digitale e green, investendo in settori strategici come l’intelligenza artificiale, la cybersicurezza, la microelettronica, le batterie, il cloud computing e la manifattura avanzata.

L’articolo che segue ha l’obiettivo di analizzare in dettaglio il contenuto del bando, illustrare i criteri di ammissibilità, spiegare le modalità di presentazione delle domande e offrire consigli pratici su come accedere ai finanziamenti, con un taglio chiaro, concreto e orientato al risparmio fiscale e alla crescita competitiva delle imprese.

Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese di tutte le dimensioni, singole o aggregate, a patto che i progetti presentati rientrino in uno dei campi tecnologici individuati come strategici dall’Unione Europea.

Scadenze

Con il Decreto direttoriale del 3 aprile 2025, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha ufficializzato tempi e modalità di partecipazione alla misura STEP (Strategic Technologies for Europe Platform) nell’ambito del programma PN RIC 2021-2027.

Il decreto stabilisce che lo sportello per la presentazione delle domande sarà attivo a partire dalle ore 10:00 del 14 maggio 2025. Tuttavia, le imprese interessate avranno la possibilità di anticipare i tempi e iniziare la precompilazione delle domande già dal 30 aprile 2025, tramite un’apposita piattaforma online accessibile dal sito ufficiale del MIMIT.

Un aspetto cruciale è la dotazione finanziaria della misura, pari a 400 milioni di euro, fondi provenienti dal “Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività 2021-2027”, cofinanziato anche attraverso risorse europee. Questo budget è destinato a sostenere lo sviluppo di progetti innovativi e altamente tecnologici che rafforzino la competitività delle imprese italiane nel contesto europeo e internazionale.

Il ruolo operativo è affidato a Mediocredito Centrale S.p.A., che si occuperà della gestione tecnica dello sportello, dell’istruttoria delle domande e dell’erogazione degli aiuti. Le imprese che intendono candidarsi devono quindi prepararsi con largo anticipo, raccogliere la documentazione necessaria e monitorare il sito del Ministero per eventuali aggiornamenti o FAQ che chiariscano aspetti specifici della procedura.

Chi può partecipare

Il bando STEP si rivolge a una platea ampia e articolata di soggetti economici. Possono presentare domanda di agevolazione le imprese di qualsiasi dimensione, purché abbiano almeno due bilanci approvati alla data di presentazione della richiesta. I settori coinvolti includono le attività industriali, agroindustriali, artigiane e anche i Centri di ricerca, riconoscendo così l’importanza della sinergia tra produzione e innovazione scientifica.

Non sono escluse nemmeno le forme di collaborazione: gli organismi di ricerca, le imprese agricole e le imprese di servizi all’industria possono partecipare come co-proponenti all’interno di progetti congiunti presentati da uno dei soggetti principali. Questo consente la formazione di reti pubblico-private, utili a rafforzare le capacità di ricerca e sviluppo, ma anche a facilitare il trasferimento tecnologico nei territori.

La scelta di aprire l’accesso a imprese con una consolidata esperienza gestionale (dimostrata dai bilanci) garantisce una maggiore affidabilità nella gestione dei fondi pubblici, ma allo stesso tempo stimola la crescita di progetti condivisi con realtà agricole e servizi avanzati, in linea con la visione europea di trasversalità dell’innovazione.

Un’attenzione particolare è rivolta alla collaborazione tra imprese e centri di eccellenza, che rappresenta una delle chiavi di volta per affrontare le sfide tecnologiche e ambientali della transizione digitale ed energetica.

Finanziamenti STEP 2025 per l’Innovazione- Commercialista.it

Cosa finanzia STEP

Il programma STEP finanzia progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, mirati a creare nuovi prodotti, processi o servizi, oppure a migliorare in modo significativo quelli già esistenti. L’obiettivo è l’applicazione concreta delle tecnologie critiche individuate dal regolamento STEP, come intelligenza artificiale, quantum computing, microelettronica, batterie di nuova generazione, cloud avanzato e altro ancora.

I progetti ammissibili sono articolati in due diverse azioni, ciascuna con soglie economiche e requisiti specifici:

  • Azione 1.1.4 – Ricerca collaborativa:

    • Spese ammissibili: da 1 a 5 milioni di euro

    • Durata: tra 18 e 36 mesi

    • I progetti devono essere collaborativi, secondo due modalità alternative:

      1. Progetti congiunti: fino a 3 soggetti proponenti (inclusa l’impresa capofila), obbligo di coinvolgere almeno una PMI e ciascun partner deve sostenere almeno il 10% dei costi. È richiesta una forma contrattuale come un contratto di rete.

      2. Progetti individuali (PMI o small mid-cap): con partecipazione obbligatoria di soggetti esterni (enti di ricerca o consulenti indipendenti) che svolgano almeno il 10% delle attività R&S.

  • Azione 1.6.1 – Tecnologie critiche STEP:

    • Spese ammissibili: da 5 a 20 milioni di euro

    • Durata: tra 18 e 36 mesi

    • Possono partecipare imprese di qualsiasi dimensione, singolarmente o in forma congiunta (fino a 5 soggetti). Anche qui è richiesto che l’attività inizi entro tre mesi dalla concessione dell’agevolazione.

In entrambi i casi, l’avvio dei progetti deve avvenire dopo la presentazione della domanda e rispettare rigorosi criteri di tempistica e collaborazione, per assicurare l’efficacia e la sinergia tra i partner.

Spese ammissibili

Uno degli aspetti più rilevanti del bando STEP riguarda la tipologia di spese ammesse e il livello di contributo (intensità di aiuto) che le imprese possono ottenere. Questi elementi sono essenziali per pianificare in modo sostenibile gli investimenti e valutare concretamente il ritorno dell’iniziativa.

Tra le voci di spesa ammissibili rientrano:

  • Costi del personale altamente qualificato, impegnato nel progetto di ricerca o sviluppo.

  • Strumenti e attrezzature, nella misura e per il periodo di effettivo utilizzo nel progetto.

  • Servizi di consulenza alla ricerca e sviluppo, incluse collaborazioni esterne con enti scientifici e centri di competenza.

  • Spese generali supplementari, calcolate in modo forfettario.

  • Altri costi di esercizio, come materiali, forniture, prototipi e licenze necessari per il progetto.

Per quanto riguarda l’intensità dell’aiuto, essa varia in base alla dimensione dell’impresa e alla tipologia di attività:

  • Ricerca industriale:

    • fino al 70% per le piccole imprese

    • 60% per le medie imprese

    • 50% per le grandi imprese

  • Sviluppo sperimentale:

    • fino al 45% per le piccole imprese

    • 35% per le medie imprese

    • 25% per le grandi imprese

È prevista una maggiorazione fino a 15 punti percentuali se il progetto è realizzato in collaborazione effettiva tra più soggetti o coinvolge un organismo di ricerca.

Questa struttura consente un forte incentivo a collaborare e a investire in innovazione, soprattutto per le PMI, che possono ottenere contributi a fondo perduto molto significativi rispetto all’investimento complessivo.

Cosa prevede il GBER

Le agevolazioni previste dal programma STEP vengono concesse secondo le disposizioni del Regolamento GBER (General Block Exemption Regulation), in particolare facendo riferimento all’articolo 25 (intensità massime di aiuto per ricerca e sviluppo) e all’articolo 4 (soglie di notifica individuali). Questi limiti garantiscono che gli aiuti concessi siano conformi alle norme UE sulla concorrenza, tutelando l’equilibrio del mercato interno.

Nel dettaglio, le agevolazioni vengono erogate in due forme cumulative, ossia:

  1. Finanziamento agevolato:

    • pari al 50% delle spese ammissibili, con condizioni agevolate rispetto al tasso di mercato.

    • È una forma di supporto rimborsabile, ma con condizioni molto vantaggiose per l’impresa.

  2. Contributo diretto alla spesa:

    • percentuale non rimborsabile variabile in base alla dimensione dell’impresa:

      • 35% per le piccole imprese

      • 30% per le medie imprese

      • 25% per le grandi imprese

Particolare attenzione è riservata agli Organismi di ricerca, che non possono beneficiare del finanziamento agevolato. Per loro, le agevolazioni sono solo sotto forma di contributo diretto alla spesa, con percentuali distinte:

  • 60% per attività di ricerca industriale

  • 40% per attività di sviluppo sperimentale

Questa distinzione è fondamentale per strutturare in modo corretto i partenariati pubblico-privati nei progetti collaborativi, assicurando un’equa distribuzione dei fondi e un efficace utilizzo delle risorse pubbliche a sostegno dell’innovazione tecnologica.

Finanziamenti STEP 2025 per l’Innovazione- Commercialista.it

Come presentare la domanda

Per presentare correttamente la domanda di agevolazione STEP, le imprese devono seguire una procedura digitale definita con precisione dal MIMIT.

Dal 30 aprile 2025, sarà possibile accedere alla piattaforma informatica disponibile sul sito del Ministero per precompilare la domanda, mentre l’inoltro ufficiale sarà consentito dalle ore 10:00 del 14 maggio 2025, data di apertura dello sportello.

La domanda dovrà contenere:

  • i dati anagrafici e fiscali dell’impresa;

  • una descrizione tecnica del progetto, con obiettivi, attività previste e tecnologie utilizzate;

  • un piano economico-finanziario dettagliato, con indicazione delle spese previste;

  • la documentazione contabile (almeno due bilanci approvati);

  • eventuali contratti di rete o accordi di partenariato per i progetti collaborativi.

Consigli pratici per una candidatura efficace

  1. Prepararsi in anticipo: la fase di precompilazione è fondamentale per individuare eventuali criticità documentali o tecniche. Utilizzare questi giorni per verificare i requisiti e correggere eventuali mancanze.

  2. Coinvolgere partner qualificati: sia nel caso di progetti collaborativi che individuali con consulenze esterne, il valore dei partner scientifici o tecnologici può rafforzare la credibilità del progetto.

  3. Attenzione alla coerenza progettuale: il piano deve essere realistico, innovativo e ben articolato nei tempi. Evitare sovrastime o descrizioni generiche.

  4. Controllare intensità e cumulabilità degli aiuti: in caso di altri finanziamenti pubblici, è importante rispettare le soglie massime previste dal GBER.

  5. Farsi assistere da un professionista: la consulenza di un commercialista esperto in bandi e finanza agevolata può fare la differenza, soprattutto nella fase di budgeting e di relazione tecnica.

Infine, è fondamentale rispettare rigorosamente le scadenze e conservare una copia completa della domanda presentata e dei relativi allegati, in vista di eventuali verifiche.

Le tecnologie critiche STEP

Alla base della misura STEP c’è una strategia chiara: potenziare le tecnologie considerate essenziali per l’autonomia strategica dell’Unione Europea, riducendo la dipendenza da paesi terzi e rafforzando la competitività industriale.

Il Regolamento STEP identifica una serie di ambiti tecnologici ritenuti critici e ad alto impatto per il futuro economico e produttivo del continente.

Ecco le principali aree:

  • Microelettronica e semiconduttori: fondamentali per l’industria digitale, automobilistica, medicale e della difesa. L’Europa vuole riportare sul proprio territorio una quota significativa della produzione di chip.

  • Tecnologie dell’informazione e della comunicazione avanzata: tra cui intelligenza artificiale, quantum computing, edge computing e blockchain, con l’obiettivo di garantire infrastrutture digitali sicure e sovrane.

  • Cybersecurity: strumenti e soluzioni per la protezione di dati, reti e infrastrutture critiche, diventati indispensabili con la diffusione di cloud e IoT.

  • Tecnologie green e sostenibili: ad esempio, batterie di nuova generazione, idrogeno rinnovabile, riciclo avanzato e materiali a bassa impronta carbonica.

  • Robotica e manifattura avanzata: automazione industriale, digital twin, stampa 3D e sensoristica intelligente.

  • Cloud computing e edge infrastructure: alternative europee ai grandi provider extra-UE, con soluzioni aperte e interoperabili.

Questi ambiti definiscono il perimetro entro cui i progetti devono collocarsi per essere ritenuti ammissibili e ottenere il massimo punteggio in fase di valutazione. L’allineamento strategico con queste aree è quindi un elemento cruciale nella preparazione della domanda.

Casi pratici

Per comprendere al meglio le opportunità offerte dal programma STEP, è utile considerare alcuni esempi pratici di progetti che potrebbero rientrare nei criteri di ammissibilità e allinearsi alle tecnologie critiche individuate dal bando. Questi case study ipotetici possono offrire ispirazione e fungere da base per costruire proposte solide e coerenti.

Caso 1 – Manifattura avanzata e intelligenza artificiale (PMI meccanica)

Un’impresa metalmeccanica di medie dimensioni in Emilia-Romagna intende digitalizzare l’intero processo produttivo mediante l’integrazione di sistemi di machine learning per il controllo qualità in tempo reale.

Il progetto, realizzato in collaborazione con un centro di ricerca universitario e una start-up tecnologica, prevede l’acquisto di sensori, sistemi IoT e software di analisi predittiva.

Valore totale: 3 milioni di euro.

Caso 2 – Biotech e quantum computing (cluster scientifico)

Un gruppo di 5 soggetti (tra cui un’impresa biotech, due organismi di ricerca e due PMI innovative) propone un progetto congiunto per lo sviluppo di una piattaforma per la simulazione molecolare tramite algoritmi quantistici, utile nella ricerca di nuovi farmaci. Il progetto rientra nella categoria “tecnologie critiche” ed è altamente collaborativo.

Budget previsto: 6 milioni di euro.

Caso 3 – Transizione green e batterie (impresa industriale)

Una grande impresa operante nel settore dell’automotive presenta un progetto individuale per sviluppare batterie al litio più leggere e durature, con tecnologie proprietarie brevettate, coinvolgendo come consulenti due enti specializzati nel testing e nella sostenibilità dei materiali.

Valore complessivo: 7 milioni di euro, con almeno il 15% affidato a fornitori esterni qualificati.

Questi esempi dimostrano la flessibilità della misura STEP e come possa essere sfruttata sia da piccole realtà dinamiche che da grandi gruppi industriali, purché si dimostri un concreto impatto tecnologico e una forte coerenza con le aree prioritarie indicate dall’UE.

Considerazioni finali

La misura STEP rappresenta una delle più rilevanti opportunità di finanziamento pubblico per le imprese italiane nel 2025, con l’obiettivo di rafforzare la sovranità tecnologica dell’Europa e sostenere le imprese che investono in ricerca, innovazione e digitalizzazione.

Grazie alla doppia forma di agevolazione (finanziamento agevolato e contributo a fondo perduto), il programma permette di abbattere i costi dell’innovazione, in particolare per le PMI e le start-up tecnologiche, che spesso incontrano ostacoli nell’accesso al credito. Inoltre, l’obbligo di collaborazione previsto in molte modalità di partecipazione favorisce la nascita di ecosistemi innovativi tra imprese, università e centri di ricerca.

Per sfruttare al meglio questa opportunità è essenziale muoversi con tempestività, iniziando la precompilazione il prima possibile, strutturare progetti solidi e coerenti, puntando su settori chiave e valutare il supporto di esperti per la redazione della domanda e la gestione della rendicontazione.

In un’epoca in cui l’accesso a fondi europei può fare la differenza tra sopravvivere o crescere, STEP è più di un bando: è una strategia di sviluppo nazionale ed europea, concreta e accessibile, che guarda al futuro dell’economia produttiva.

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