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martedì 1 Ottobre 2024

Raddoppio dei termini di prescrizione accertamento per reati tributari

Il raddoppio dei termini di prescrizione dell’accertamento per reati tributari è un tema complesso e in continua evoluzione, con importanti novità introdotte dalla giurisprudenza di recente. In questo articolo, cercheremo di fare chiarezza sulla disciplina vigente, fornendo informazioni precise e aggiornate alla luce delle ultime pronunce della Corte di Cassazione.

Cosa prevede la normativa

Il raddoppio dei termini di prescrizione dell’accertamento è disciplinato dall’articolo 30 del Decreto Legislativo n. 76/2007 (c.d. “Decreto Incentivi”). La norma stabilisce che, in caso di violazioni fiscali che configurano reati previsti dal codice penale, i termini ordinari di prescrizione dell’accertamento raddoppiano.

Termini ordinari di prescrizione

I termini ordinari di prescrizione dell’accertamento variano a seconda del tipo di violazione:

  • 4 anni: per le violazioni relative a dichiarazioni presentate;
  • 5 anni: per le violazioni relative a dichiarazioni omesse o nulle.

 

Termini raddoppiati

In caso di reati tributari, i termini ordinari di prescrizione raddoppiano, diventando:

  • 8 anni: per le violazioni relative a dichiarazioni presentate;
  • 10 anni: per le violazioni relative a dichiarazioni omesse o nulle.

 

Condizioni per il raddoppio dei termini

Il raddoppio dei termini opera a determinate condizioni:

  • La violazione fiscale deve configurare un reato previsto dal codice penale;
  • L’Amministrazione finanziaria deve presentare la denuncia penale all’autorità giudiziaria entro i termini ordinari di prescrizione.

 

Esclusioni dal raddoppio dei termini

In alcuni casi, il raddoppio dei termini non opera. Ad esempio, il raddoppio non opera per le violazioni relative a:

  • Redditi da lavoro dipendente;
  • Redditi da capitale (ad esempio, dividendi e interessi);
  • Plusvalenze da cessione di terreni e fabbricati.

 

Giurisprudenza recente

La giurisprudenza di recente ha fornito importanti chiarimenti in materia di raddoppio dei termini di prescrizione dell’accertamento. In particolare, la Corte di Cassazione ha stabilito che:

  • Il raddoppio dei termini opera solo se la denuncia penale è presentata entro i termini ordinari di prescrizione.
  • Se la denuncia penale è presentata oltre i termini ordinari di prescrizione, il raddoppio non opera e i termini ordinari non decorrono nuovamente.

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Valeria Ceccarelli

Mi occupo di realizzazioni grafiche digitali e cartacee. 

Sono la responsabile della comunicazione e della sponsorizzazione di Commercialista.it e di altre aziende in diversi ambiti. 

Ho collaborato come editor per diversi volumi aziendali e biografici. 

Attualmente sono laureanda in Scienze e Tecniche Psicologiche presso l'Unicusano di Roma.

Profilo completo e Articoli Valeria Ceccarelli

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