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martedì 1 Ottobre 2024

Quando viene eseguito l’Impairment Test

L’Impairment Test, o test di verifica della perdita di valore, è un processo contabile obbligatorio previsto dagli standard internazionali IAS 36 e IFRS 3. Il suo scopo è quello di valutare se il valore contabile di un’attività registrata nel bilancio sia superiore al suo valore recuperabile, ovvero al massimo tra il suo fair value ed il value in use. In caso di esito negativo, l’azienda è tenuta a rettificare il valore contabile dell’attività, registrando una corrispondente perdita d’esercizio.

Ma quando è effettivamente necessario eseguire l’Impairment Test?

La normativa stabilisce che il test debba essere effettuato almeno una volta all’anno, in occasione della redazione del bilancio d’esercizio. Tuttavia, la frequenza può aumentare in presenza di specifici indicatori che suggeriscono un potenziale deterioramento del valore delle attività.

Ecco alcuni esempi di tali indicatori:

  • Riduzione dei ricavi derivanti dall’utilizzo dell’attività: Un calo significativo dei ricavi generati da un’immobiliare, ad esempio affitti in calo per un complesso commerciale, può rappresentare un segnale di allarme.
  • Aumento dei costi di manutenzione: Se i costi necessari per mantenere l’efficienza di un impianto industriale crescono in modo anomalo, potrebbe essere necessario valutare una potenziale perdita di valore.
  • Mutamenti sfavorevoli delle condizioni di mercato: Un improvviso calo dei prezzi di mercato di beni simili all’attività posseduta, o un peggioramento delle previsioni economiche del settore di riferimento, possono richiedere un’attenta valutazione.
  • Obsolescenza tecnologica: Se un macchinario diventa obsoleto a causa di innovazioni tecnologiche, il suo valore recuperabile potrebbe diminuire significativamente.
  • Ristrutturazioni aziendali: In caso di piani di ristrutturazione che prevedono la dismissione di rami d’azienda o la cessione di immobili, è obbligatorio eseguire l’Impairment Test per le attività interessate.
  • Eventi negativi straordinari: Danni causati da calamità naturali, incendi o incidenti, oppure controversie legali che potrebbero limitare l’utilizzo di un’attività, impongono l’esecuzione del test.

Oltre a questi indicatori, le aziende possono decidere di effettuare l’Impairment Test anche in momenti specifici, come ad esempio a seguito di acquisizioni di partecipazioni in altre società o in occasione di valutazioni periodiche del portafoglio immobiliare.

Cosa succede se l’Impairment Test evidenzia una perdita di valore?

In caso di esito negativo del test, l’azienda è tenuta a svalutare l’attività, registrando una perdita d’esercizio nel bilancio. La svalutazione comporta una riduzione permanente del valore contabile dell’attività, che verrà riportato in bilancio ad un importo più aderente al suo valore recuperabile.

E’ importante sottolineare che la svalutazione non rappresenta una cessione dell’attività. Si tratta di un mero riadattamento del valore contabile, che non comporta l’eliminazione dell’attività dal bilancio. L’azienda continuerà a registrare i costi di ammortamento o di deprezzamento dell’attività svalutata, fino alla sua effettiva dismissione.

L’Impairment Test è un processo complesso e delicato che richiede competenze specifiche e una conoscenza approfondita dei principi contabili. Per questo motivo, molte aziende scelgono di affidarsi a professionisti contabili esperti nella materia per l’esecuzione del test e la redazione della relativa documentazione.

In conclusione, l’Impairment Test rappresenta uno strumento fondamentale per garantire la corretta rappresentazione del patrimonio aziendale nel bilancio. La sua regolare esecuzione, unitamente ad un’attenta analisi dei segnali di deterioramento del valore delle attività, consente alle aziende di fornire una visione trasparente e affidabile della propria situazione finanziaria agli stakeholders.

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Valeria Ceccarelli

Mi occupo di realizzazioni grafiche digitali e cartacee. 

Sono la responsabile della comunicazione e della sponsorizzazione di Commercialista.it e di altre aziende in diversi ambiti. 

Ho collaborato come editor per diversi volumi aziendali e biografici. 

Attualmente sono laureanda in Scienze e Tecniche Psicologiche presso l'Unicusano di Roma.

Profilo completo e Articoli Valeria Ceccarelli

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