La Legge di Bilancio 2025, tramite il comma 399 (ex art. 70 della bozza), ha disposto la proroga dell’incentivo fiscale per le nuove assunzioni di personale dipendente per il periodo d’imposta successivo al 31 dicembre 2024 e per i due successivi. Questa misura, pensata per favorire l’occupazione stabile e la crescita economica, permette alle aziende di ottenere significativi sgravi fiscali in caso di nuove assunzioni a tempo indeterminato.
Sommario
L’obiettivo principale è incentivare le imprese ad aumentare la propria forza lavoro, promuovendo contratti di lavoro stabili e riducendo il costo del personale.
In questo articolo esamineremo in dettaglio le condizioni di accesso al beneficio, i requisiti per le aziende e l’impatto che questa proroga potrà avere sul mercato del lavoro.
Cos’è l’incentivo fiscale per le nuove assunzioni?
L’incentivo fiscale per le nuove assunzioni è una misura introdotta con l’obiettivo di ridurre il costo del lavoro per le imprese e, contemporaneamente, stimolare l’incremento dell’occupazione a tempo indeterminato. Questo strumento si basa su una deduzione maggiorata del costo del personale assunto, consentendo alle aziende di ottenere un risparmio fiscale concreto.
Nel dettaglio, il comma 399 della Legge di Bilancio 2025 ha confermato una deduzione del 120% sul costo del lavoro per le nuove assunzioni di personale dipendente a tempo indeterminato. Per determinate categorie di lavoratori, come giovani under 35, donne in condizioni di svantaggio o persone con disabilità, la deduzione può salire al 130%, incentivando ulteriormente l’inclusione sociale e la parità di genere nel mercato del lavoro.
Questa agevolazione è rivolta a tutte le imprese che incrementano il proprio organico, a condizione che vi sia un effettivo aumento del numero di dipendenti a tempo indeterminato rispetto all’anno precedente. L’incentivo si applica per tre periodi d’imposta consecutivi, a partire da quello successivo al 31 dicembre 2024, offrendo una prospettiva di risparmio a lungo termine per le aziende che investono nella crescita del personale.
Requisiti e condizioni per accedere all’incentivo
Per poter beneficiare della proroga dell’incentivo fiscale, le aziende devono rispettare specifici requisiti e condizioni stabiliti dal comma 399 della Legge di Bilancio 2025. L’obiettivo è garantire che il vantaggio fiscale venga concesso esclusivamente a imprese che effettuano nuove assunzioni genuine e che rispettano le normative in materia di lavoro.
Uno dei requisiti fondamentali è l’incremento netto dell’occupazione. L’azienda deve dimostrare un aumento del numero complessivo di lavoratori a tempo indeterminato rispetto al periodo d’imposta precedente. Non saranno considerate valide le assunzioni che derivano da semplici trasformazioni di contratti a termine o da riassunzioni dopo licenziamenti effettuati nei 12 mesi precedenti.
Inoltre, l’impresa deve essere in regola con gli obblighi contributivi (DURC regolare) e non deve avere in corso procedimenti per violazioni gravi della normativa in materia di lavoro, come sfruttamento del lavoro o licenziamenti collettivi non giustificati.
L’accesso all’incentivo è limitato ai contratti a tempo indeterminato, con esclusione di rapporti di lavoro intermittenti, domestici o a chiamata. Sono invece inclusi i contratti di apprendistato, poiché finalizzati alla stabilizzazione occupazionale.
Vantaggi fiscali
La proroga dell’incentivo fiscale alle nuove assunzioni prevista dal comma 399 della Legge di Bilancio 2025 offre vantaggi economici significativi sia per le imprese che per l’intero sistema economico nazionale.
Dal punto di vista fiscale, le aziende che effettuano nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato possono beneficiare di una deduzione del 120% del costo del lavoro dal reddito imponibile. Tale percentuale sale al 130% per le assunzioni di specifiche categorie svantaggiate, come giovani under 35, donne in condizioni di difficoltà lavorativa e persone con disabilità. Questo meccanismo si traduce in una riduzione della base imponibile, comportando un abbattimento delle imposte sul reddito d’impresa (IRES o IRPEF, a seconda della forma societaria).
L’effetto economico positivo si estende oltre la singola impresa. L’incentivo genera un circolo virtuoso: la riduzione del costo del lavoro favorisce l’incremento dell’occupazione stabile, aumentando la capacità di spesa dei lavoratori e stimolando la domanda interna. Inoltre, l’assunzione di personale qualificato può incrementare la produttività aziendale, generando un vantaggio competitivo per l’impresa.
Anche a livello macroeconomico, la misura può contribuire a ridurre il tasso di disoccupazione e a migliorare il gettito fiscale complessivo, grazie all’aumento dei contribuenti attivi e al maggior volume di consumi generato dal lavoro stabile.
Categorie di lavoratori agevolati
La legge di Bilancio 2025 prevede un trattamento fiscale di favore per specifiche categorie di lavoratori, con l’obiettivo di incentivare l’inclusione sociale e ridurre le disparità occupazionali.
Le principali categorie di lavoratori per cui è prevista la deduzione maggiorata del 130% includono:
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Giovani under 35:
Questa fascia di lavoratori è spesso penalizzata da contratti a termine o da difficoltà nell’inserimento stabile nel mercato del lavoro. L’incentivo mira a promuovere contratti a tempo indeterminato per favorire l’occupazione giovanile.
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Donne in condizioni di svantaggio:
Rientrano in questa categoria le donne disoccupate da almeno 12 mesi, quelle residenti in aree con un elevato tasso di disoccupazione o con almeno due figli minori. L’obiettivo è ridurre il gap di genere nel mercato del lavoro.
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Persone con disabilità:
L’assunzione di lavoratori con disabilità è incentivata per favorire l’inclusione e l’accesso a un lavoro dignitoso, promuovendo la responsabilità sociale delle imprese.
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Disoccupati di lungo periodo:
Persone senza un impiego da oltre 24 mesi, particolarmente vulnerabili dal punto di vista economico e sociale.
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Ex percettori del reddito di cittadinanza:
La misura mira a reintegrare nel mondo del lavoro coloro che hanno beneficiato di strumenti di sostegno al reddito.
Le imprese che assumono lavoratori appartenenti a queste categorie possono beneficiare della deduzione del 130% per tre periodi d’imposta consecutivi, rendendo l’agevolazione particolarmente vantaggiosa in un’ottica di responsabilità sociale e sviluppo aziendale.
Come richiedere l’incentivo fiscale
Per accedere alla proroga dell’incentivo fiscale previsto dal comma 399 della Legge di Bilancio 2025, le imprese devono seguire una procedura specifica, rispettando una serie di adempimenti formali e documentali volti a garantire la corretta applicazione della misura.
1. Verifica dei requisiti
Prima di procedere, l’impresa deve verificare di soddisfare tutte le condizioni richieste:
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- Incremento del numero di dipendenti a tempo indeterminato rispetto all’anno precedente.
- Regolarità contributiva (DURC regolare).
- Assenza di procedimenti per violazioni gravi in materia di lavoro.
2. Comunicazione al centro per l’impiego
L’assunzione deve essere comunicata al Centro per l’Impiego (CPI) tramite il sistema telematico ufficiale, specificando la tipologia di contratto e la categoria agevolata di appartenenza del lavoratore.
3. Richiesta di applicazione dell’incentivo
L’impresa deve inoltrare la richiesta all’INPS tramite il portale ufficiale, utilizzando il modulo specifico per l’incentivo fiscale per le nuove assunzioni. È fondamentale fornire la documentazione che attesti l’effettivo incremento occupazionale e l’appartenenza del lavoratore a una delle categorie agevolate.
4. Conservazione della documentazione
La normativa richiede che l’azienda conservi tutta la documentazione relativa all’assunzione e all’applicazione dell’incentivo per almeno cinque anni, per eventuali controlli fiscali da parte dell’Agenzia delle Entrate.
5. Applicazione della deduzione
L’effettiva fruizione dell’agevolazione avviene in fase di dichiarazione dei redditi, con la deduzione maggiorata applicata direttamente sulla base imponibile.
Benefici fiscali
La proroga dell’incentivo fiscale prevista dal comma 399 della Legge di Bilancio 2025 offre notevoli vantaggi fiscali per le imprese che effettuano nuove assunzioni a tempo indeterminato, con l’obiettivo di ridurre il costo del lavoro e favorire la stabilità occupazionale.
Deduzione maggiorata del costo del lavoro
Il beneficio principale consiste nella possibilità di dedurre una percentuale maggiorata del costo del personale assunto. Nello specifico:
- 120% di deduzione fiscale per le nuove assunzioni a tempo indeterminato.
- 130% di deduzione per l’assunzione di categorie svantaggiate (giovani under 35, donne in difficoltà lavorativa, persone con disabilità, ex percettori di reddito di cittadinanza).
Questa agevolazione si traduce in una significativa riduzione della base imponibile su cui vengono calcolate le imposte sul reddito d’impresa (IRES per le società di capitali e IRPEF per ditte individuali e società di persone).
Riduzione delle imposte dirette
Applicando la deduzione maggiorata, la base imponibile si riduce e di conseguenza anche l’ammontare dell’imposta dovuta. Questo vantaggio si riflette direttamente sulle dichiarazioni fiscali, abbattendo il carico fiscale complessivo.
Benefici pluriennali
La proroga consente di applicare l’agevolazione per tre periodi d’imposta consecutivi (dal 2025 fino al 2027), garantendo un risparmio fiscale continuativo nel tempo.
Cumulo con altri incentivi
L’incentivo può essere cumulato con altre agevolazioni fiscali o contributive, come gli sgravi previsti per l’assunzione di apprendisti o per l’occupazione nel Mezzogiorno, amplificando ulteriormente il risparmio fiscale per l’impresa.
Questi benefici fiscali rendono l’incentivo un’opportunità strategica per le aziende che desiderano espandersi e al contempo ottimizzare la propria posizione fiscale.
Esempi pratici
Per comprendere meglio l’impatto della proroga dell’incentivo fiscale previsto dal comma 399 della Legge di Bilancio 2025, analizziamo alcuni esempi concreti di applicazione della deduzione maggiorata.
Esempio 1: Assunzione di un lavoratore ordinario
Scenario: Un’azienda assume un lavoratore a tempo indeterminato con una retribuzione annua lorda di €30.000.
- Costo del lavoro ordinario: €30.000
- Deduzione fiscale standard: €30.000
- Deduzione fiscale con l’incentivo (120%): €36.000
Vantaggio Fiscale:
L’azienda potrà dedurre dal reddito imponibile €6.000 in più rispetto alla deduzione standard. Se l’impresa è soggetta a un’aliquota IRES del 24%, il risparmio fiscale sarà di €1.440 (€6.000 x 24%).
Esempio 2: Assunzione di un giovane under 35 (deduzione al 130%)
Scenario: Un’impresa assume un giovane under 35 con uno stipendio annuo lordo di €25.000.
- Costo del lavoro ordinario: €25.000
- Deduzione fiscale standard: €25.000
- Deduzione fiscale con l’incentivo (130%): €32.500
Vantaggio Fiscale:
L’azienda deduce dal reddito imponibile €7.500 in più. Con un’aliquota IRES del 24%, il risparmio fiscale sarà di €1.800 (€7.500 x 24%).
Esempio 3: Assunzione multipla e risparmio aggregato
Scenario: Un’azienda con un piano di espansione assume 5 nuovi dipendenti, ciascuno con un costo annuo lordo di €28.000, di cui due donne disoccupate da oltre 12 mesi (deduzione al 130%) e tre lavoratori ordinari (deduzione al 120%).
- 3 lavoratori ordinari: €28.000 x 3 = €84.000
- Deduzione al 120%: €100.800
- 2 donne disoccupate: €28.000 x 2 = €56.000
- Deduzione al 130%: €72.800
- Totale deduzione senza incentivo: €140.000
- Totale deduzione con incentivo: €173.600
- Differenza di deduzione: €33.600
- Risparmio fiscale con aliquota IRES al 24%: €8.064
Questi esempi dimostrano come la proroga dell’incentivo fiscale possa generare un risparmio concreto per le imprese, incentivando l’occupazione stabile e rendendo più vantaggioso l’inserimento di nuove risorse, in particolare appartenenti a categorie svantaggiate.
Differenze rispetto ad altri incentivi passati
L’incentivo fiscale previsto dal comma 399 della Legge di Bilancio 2025 presenta differenze sostanziali rispetto ad agevolazioni per le assunzioni introdotte negli anni precedenti. Questi cambiamenti mirano a rendere l’agevolazione più efficace e mirata, con un focus specifico su stabilità occupazionale e inclusione sociale.
1. Percentuale di deduzione maggiorata
- Nuovo incentivo 2025: Deduzione del 120% sul costo del lavoro per assunzioni ordinarie, elevabile al 130% per categorie svantaggiate.
- Incentivi passati: Molti incentivi precedenti, come l’esonero contributivo per assunzioni giovanili (DL 104/2020), prevedevano esoneri parziali o limitati ai contributi previdenziali, senza impattare direttamente sulla base imponibile fiscale.
Differenza: Il nuovo incentivo si concentra sulla riduzione della base imponibile, offrendo un vantaggio diretto sulle imposte dovute, mentre gli incentivi precedenti agivano principalmente sui contributi.
2. Durata e periodo di applicazione
- Incentivo 2025: Valido per tre periodi d’imposta consecutivi dal 2025 al 2027.
- Incentivi precedenti: Spesso limitati a un solo anno fiscale o a periodi ridotti.
Differenza: La proroga triennale del nuovo incentivo consente una pianificazione aziendale più stabile e a lungo termine.
3. Platea di beneficiari
- Nuovo incentivo: Include tutte le imprese che effettuano assunzioni a tempo indeterminato con incremento netto dell’organico.
- Incentivi passati: Spesso limitati a specifiche categorie di imprese (PMI, start-up innovative o solo in determinate aree geografiche come il Sud Italia).
Differenza: L’estensione a tutte le imprese amplia il beneficio, sebbene restino prioritarie le categorie svantaggiate.
4. Compatibilità con altri benefici
- Incentivo 2025: Cumulabile con altre misure, come il Bonus Giovani e gli sgravi contributivi per il Sud Italia.
- Incentivi precedenti: Spesso non cumulabili o con limitazioni stringenti.
Differenza: Maggiore flessibilità e possibilità di ottimizzare i risparmi fiscali cumulando più agevolazioni.
Considerazioni finali
La proroga dell’incentivo fiscale prevista dal comma 399 della Legge di Bilancio 2025 rappresenta un’importante leva di sostegno per le imprese italiane, offrendo vantaggi fiscali concreti e stimolando al contempo la creazione di posti di lavoro stabili. La possibilità di dedurre fino al 130% del costo del lavoro per le nuove assunzioni a tempo indeterminato, soprattutto per categorie svantaggiate, non solo riduce il carico fiscale, ma promuove un modello di crescita sostenibile e inclusivo.
Questa misura si distingue per la sua durata triennale, consentendo alle aziende una pianificazione strategica a medio-lungo termine, favorendo investimenti in capitale umano e lo sviluppo di competenze professionali. Inoltre, la compatibilità con altre agevolazioni fiscali e contributive rende l’incentivo particolarmente vantaggioso per chi intende espandere la propria forza lavoro in modo etico e sostenibile.
Per ottenere il massimo beneficio, è fondamentale che le imprese comprendano appieno i requisiti normativi e monitorino attentamente la conformità durante tutto il periodo di applicazione dell’agevolazione. Un approccio proattivo nella gestione degli incentivi fiscali non solo garantisce il rispetto delle normative, ma massimizza i risparmi e i benefici economici.
In sintesi, l’incentivo fiscale alle nuove assunzioni non è solo uno strumento di risparmio, ma un’opportunità per contribuire alla crescita economica del Paese, promuovere l’occupazione stabile e sostenere l’inclusione sociale nel mercato del lavoro.