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martedì 1 Ottobre 2024

Nuove scadenze fiscali per i contribuenti: differimento dei pagamenti al 30 agosto 2024

Differimento dei pagamenti: chi può usufruirne

 

Il recente decreto legislativo n. 108 del 5 agosto 2024 ha introdotto un’ulteriore proroga per il pagamento delle imposte per diverse categorie di contribuenti. In particolare, coloro che esercitano attività economiche soggette agli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) e che dichiarano ricavi o compensi entro i limiti stabiliti, così come i forfetari e i soci di società trasparenti, potranno beneficiare di un differimento per il pagamento del saldo 2023 e dell’acconto 2024.

Il nuovo termine per effettuare tali versamenti è fissato al 30 agosto 2024, con una maggiorazione dello 0,40% sulle somme dovute.

 

Categorie di Contribuenti Coinvolte

La proroga riguarda non solo i soggetti ISA, ma anche coloro che sono esclusi da tale regime, come i contribuenti che applicano il regime di vantaggio per l’imprenditoria giovanile, i lavoratori in mobilità, e coloro che adottano il regime forfetario.

Inoltre, ne possono usufruire anche i soci di società che imputano il reddito secondo il principio di trasparenza, nonché i partecipanti a società, associazioni e imprese che producono redditi in forma associata.

 

Origini del Provvedimento e Proroga del Termine

Il differimento iniziale era stato previsto dal decreto legislativo n. 13/2024, che aveva introdotto il concordato preventivo biennale, permettendo ai contribuenti di posticipare i versamenti dovuti entro il 30 giugno al 31 luglio, senza maggiorazione.

Successivamente, con il decreto legislativo n. 108/2024, questo termine è stato ulteriormente esteso al 30 agosto 2024, con l’aggiunta di un interesse corrispettivo dello 0,40%.

 

Dettagli sui Pagamenti e Maggiorazioni

Il termine del 30 agosto riguarda principalmente il saldo 2023 delle imposte sui redditi e dell’Irap, oltre alla prima rata dell’acconto 2024. Anche il saldo Iva del 2023, se non già versato, dovrà essere pagato entro questa data.

Tuttavia, per il saldo Iva, essendo il termine ordinario scaduto il 18 marzo scorso, è prevista una maggiorazione dello 0,40% per ogni mese o frazione di mese di ritardo rispetto alla scadenza originaria.

 

Conclusioni

In sintesi, il provvedimento consente a diverse categorie di contribuenti di beneficiare di un ulteriore margine di tempo per adempiere agli obblighi fiscali, pur prevedendo una leggera maggiorazione sugli importi dovuti.

Questa opportunità mira a facilitare i contribuenti nella gestione dei pagamenti fiscali, offrendo maggiore flessibilità per le imprese e i lavoratori autonomi che operano in Italia.

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Valeria Ceccarelli

Mi occupo di realizzazioni grafiche digitali e cartacee. 

Sono la responsabile della comunicazione e della sponsorizzazione di Commercialista.it e di altre aziende in diversi ambiti. 

Ho collaborato come editor per diversi volumi aziendali e biografici. 

Attualmente sono laureanda in Scienze e Tecniche Psicologiche presso l'Unicusano di Roma.

Profilo completo e Articoli Valeria Ceccarelli

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