Il recente aggiornamento normativo introduce una nuova forma di tassazione per i grandi gruppi multinazionali e nazionali che operano in Italia, in risposta alla global minimum tax. Questa imposta, nota come “imposta minima nazionale” (Qualified Domestic Minimum Top-Up Tax – QDMtt), è progettata per garantire che le entità con un’imposizione effettiva sui redditi inferiore al 15% siano tassate adeguatamente nel nostro Paese.
Sommario
Dettagli Normativi
L’imposta minima nazionale è regolata dall’articolo 11 della direttiva UE n. 2523 del 15 dicembre 2022 e implementata in Italia tramite l’articolo 18 del decreto legislativo n. 209/2023. L’applicazione di questa imposta avviene in via prioritaria rispetto ad altre forme di tassazione minima, come l’imposta minima integrativa (IIR) e l’imposta minima suppletiva (UTPR). Le modalità di attuazione sono state definite dal decreto del 1° luglio 2024, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 9 luglio 2024.
Calcolo dell’Imposta
Determinazione dell’Aliquota
L’imposta minima nazionale è dovuta quando l’imposizione effettiva sui redditi (Etr) di un gruppo è inferiore al 15%. Per calcolare l’imposta minima nazionale, è necessario determinare l’aliquota di imposizione integrativa, che si calcola come segue:
Aliquota di imposizione integrativa=15%−Aliquota effettiva d’imposta\text{Aliquota di imposizione integrativa} = 15\% – \text{Aliquota effettiva d’imposta}
Ad esempio, se l’aliquota effettiva è del 10%, l’aliquota di imposizione integrativa sarà del 5% (15% – 10%).
Base Imponibile
Successivamente, bisogna calcolare il profitto eccedente delle imprese del gruppo localizzate in Italia. Questo profitto eccedente rappresenta la base imponibile per l’imposta integrativa. Si calcola come:
Profitto eccedente=Reddito rilevante−SBIE\text{Profitto eccedente} = \text{Reddito rilevante} – \text{SBIE}
dove SBIE (Substance Based Income Exclusion) è una percentuale del valore contabile delle attività materiali e delle spese salariali ammissibili, utilizzata per escludere parte del reddito dalla base imponibile GloBe.
Esempio Pratico
Considerando un esempio pratico, supponiamo che in Italia il “reddito rilevante” sia 100 e la SBIE sia 20. Il profitto eccedente sarà quindi 80. Applicando un’aliquota di imposizione integrativa del 5%, l’imposta minima nazionale dovuta sarà:
Imposta minima nazionale=5%×80=4\text{Imposta minima nazionale} = 5\% \times 80 = 4
Principi Contabili
Applicazione dei Principi
La determinazione delle grandezze contabili rilevanti, come il reddito rilevante, le immobilizzazioni materiali ammissibili e le spese salariali ammissibili, deve seguire i principi contabili adottati dalle imprese. Questi possono essere i principi contabili nazionali o internazionali, come stabilito dall’articolo 5, comma 1 del decreto del 1° luglio 2024.
Riferimenti Normativi
I principi contabili applicabili includono quelli emanati dall’Organismo Italiano di Contabilità (OIC) e gli International Financial Reporting Standards (IFRS) adottati dall’Unione Europea. Questi principi sono definiti rispettivamente dall’articolo 1, comma 1 del decreto del 1° luglio 2024 e dal regolamento (CE) n. 1606/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio.
Conclusioni
L’imposta minima nazionale rappresenta un importante strumento per garantire una tassazione equa delle grandi entità economiche, assicurando che il loro carico fiscale sia conforme ai requisiti minimi globali. La chiarezza nelle modalità di calcolo e l’adozione dei principi contabili appropriati sono fondamentali per una corretta applicazione di questa normativa.