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martedì 8 Ottobre 2024

IVIE: guida alla tassazione degli immobili all’estero

La tassazione degli immobili situati all’estero può risultare complessa per i contribuenti italiani, soprattutto in un contesto di crescente internazionalizzazione.

L’IVIE, Imposta sul Valore degli Immobili all’Estero, è un tributo introdotto per monitorare e regolare la situazione patrimoniale dei cittadini italiani con beni immobili fuori dai confini nazionali.

In questo articolo, esploreremo le principali caratteristiche dell’IVIE, come funziona e cosa devono sapere i contribuenti.

Cos’è l’IVIE?

L’IVIE è un’imposta che si applica agli immobili posseduti da residenti in Italia che si trovano all’estero. È stata introdotta dalla Legge n. 214/2011 e ha come obiettivo quello di garantire che i cittadini italiani dichiarino correttamente i loro beni all’estero, contribuendo così al sistema fiscale nazionale.

Chi deve pagare l’IVIE?

L’IVIE deve essere pagata dai cittadini italiani residenti nel territorio italiano che possiedono beni immobili all’estero. Questo vale sia per i singoli individui che per le società. È importante notare che l’imposta si applica indipendentemente dall’uso del bene, sia che si tratti di una casa vacanze, di un immobile affittato o di un bene non utilizzato.

Come si calcola l’IVIE?

Il calcolo dell’IVIE si basa sul valore catastale dell’immobile, convertito in euro. Se il valore catastale non è disponibile, si può utilizzare il valore di mercato. La tassa è fissata al 0,76% del valore degli immobili, ma può essere ridotto a 0,4% per gli immobili adibiti a prima casa. È importante anche considerare che l’IVIE è dovuta in proporzione alla quota di possesso dell’immobile.

Dichiarazione e scadenze

La dichiarazione dell’IVIE deve essere effettuata tramite il modello Unico o il modello 730, a seconda della situazione fiscale del contribuente. La scadenza per il pagamento è generalmente fissata al 16 giugno dell’anno successivo a quello in cui è dovuta l’imposta.

Crediti d’imposta e doppia imposizione

I contribuenti possono beneficiare di crediti d’imposta nel caso in cui l’immobile all’estero sia soggetto a tassazione nel Paese in cui si trova. Questo evita la doppia imposizione, permettendo ai contribuenti di detrarre l’imposta pagata all’estero dall’IVIE dovuta in Italia, fino a un massimo del 50% dell’importo.

Conseguenze della non dichiarazione

È fondamentale rispettare le norme relative all’IVIE, poiché la mancata dichiarazione può comportare sanzioni significative. Le autorità fiscali italiane sono attive nel monitoraggio delle posizioni patrimoniali all’estero e possono intraprendere azioni nei confronti dei contribuenti inadempienti.

Conclusione

L’IVIE rappresenta un aspetto importante della tassazione per gli italiani che possiedono immobili all’estero. Essere informati sulle regole, i calcoli e le scadenze può aiutare i contribuenti a evitare sanzioni e a gestire meglio la propria situazione patrimoniale. Consultare un professionista del settore fiscale può essere utile per navigare nella complessità della tassazione internazionale e per garantire una corretta aderenza alle normative vigenti.

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Valeria Ceccarelli

Mi occupo di realizzazioni grafiche digitali e cartacee. 

Sono la responsabile della comunicazione e della sponsorizzazione di Commercialista.it e di altre aziende in diversi ambiti. 

Ho collaborato come editor per diversi volumi aziendali e biografici. 

Attualmente sono laureanda in Scienze e Tecniche Psicologiche presso l'Unicusano di Roma.

Profilo completo e Articoli Valeria Ceccarelli

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