Grazie al governo Meloni, negli ultimi due anni, AER (Agenzia Entrate e Riscossione) aggredisce in modo ignobile e devastante i conti correnti delle aziende italiane, pignorandone le somme in via integrale. E’ un’azione consentita dal governo attuale a pieno danno delle aziende che vengono private, spesso senza alcun preavviso, delle somme con cui pagare gli stipendi, gli affitti, le bollette e tutto ciò che è di primaria sussistenza per la continuità aziendale. Mai nella storia della Repubblica Italiana, un governo ha consentito questo, chi attualmente è al potere o perchè non mai lavorato nella vita, o perchè non ha cultura d’impresa, ma con questo atteggiamento dimostra che non sa che dietro la più piccola e/o la più grande azienda ci sono famiglie: se il 10 del mese paga gli stipendi ed il 06 (caso reale) subisce il pignoramento integrale di tutti i conti correnti questo comporto che l’azienda non può pagare gli stipendi, i lavoratori non possono pagare il muto, gli affitti, le bollette, le rate dei figli, le paghette per i figli.
Siamo attori del peggiore governo dal 1945 ad oggi, in termini di supporto alle imprese ed alle famiglie, in un tempo lontano ma in realtà moderno, Francois Mitterrand, in relazione all’inquinamento mondiale scrisse “siamo come quelli a cui brucia la casa e ci voltiamo dall’altra parte”, beh, questo governo calza a pennello con questa frase perchè le aziende vengono private dall’oggi al domani della liquidità e non possono pagare gli stipendi nè le bollette e il Governo si volta dall’altra parte, consentendo questo potere devastante all’Agenzia delle Entrate e Riscossione. Spesso sento in televisione politici o funzionari che indicano l’entità del debito esattoriale quale derivante solamente da evasori, dimenticano che spesso un imprenditore non riesce a pagare imposte e contributi a causa del mancato pagamento da parte dei propri clienti, a causa di una restrizione del finanziamento da parte delle banche, a causa a volta anche dello stesso settore pubblico che non paga o paga a distanza di anni.
Scarica il fac-simile gratuito per presentare opposizione urgente ex art. 700 al tribunale competente ed ottenere lo sblocco parziale delle somme pignorate. Il giudice può salvare la tua azienda, li dove AER e Governo vogliono portarla al fallimento. Il giudice se vengono forniti dati contabili e pezze giustificative sul diritto alla continuità aziendale ed al pagamento degli stipendi, può, d’urgenza, emanare un decreto con cui determinare una soglia minima che il creditore (sempre più spesso AER) non può aggredire. In tal modo l’azienda può continuare a lavorare. Muoviti con tempestività e difenditi.
TRIBUNALE DI [Città]
Sezione Civile
RICORSO EX ART. 700 C.P.C.
PER OPPOSIZIONE AL PIGNORAMENTO DEL CONTO CORRENTE AZIENDALE
E RICHIESTA DI SBLOCCO PARZIALE PER IL PAGAMENTO DEGLI STIPENDI E DELLE SPESE DI GESTIONE
RICORRENTE:
[Nome Azienda], con sede legale in [Indirizzo], C.F./P.IVA [Numero], rappresentata dal legale rappresentante pro tempore [Nome e Cognome], elettivamente domiciliata presso lo Studio dell’Avv. [Nome e Cognome], con studio in [Indirizzo], C.F. [Numero], PEC [Indirizzo PEC].
RESISTENTE:
Agenzia delle Entrate-Riscossione, con sede in [Indirizzo], in persona del legale rappresentante pro tempore.
PREMESSO CHE
- Il pignoramento del conto corrente aziendale e i suoi effetti
1.1. In data [Data], il ricorrente ha ricevuto notifica di un atto di pignoramento eseguito dall’Agenzia delle Entrate-Riscossione sul conto corrente aziendale n. [Numero Conto] acceso presso [Nome Banca], per un presunto debito fiscale di [Importo].
1.2. Il pignoramento, avvenuto ai sensi dell’art. 72-bis del D.P.R. 602/1973, ha comportato il blocco totale delle somme depositate sul conto, impedendo all’azienda di effettuare qualsiasi operazione finanziaria necessaria alla continuità aziendale.
1.3. Il presente ricorso è presentato in via d’urgenza, ai sensi dell’art. 700 c.p.c., per ottenere lo sblocco parziale del conto, limitatamente alle somme destinate al pagamento degli stipendi e delle spese essenziali per il funzionamento dell’impresa.
- L’impatto del pignoramento sui dipendenti e sulla continuità aziendale
2.1. L’azienda ricorrente impiega n. [Numero] lavoratori, i cui stipendi vengono regolarmente accreditati il giorno [Data] di ogni mese tramite bonifico bancario.
2.2. Il blocco totale del conto corrente impedisce il pagamento delle retribuzioni, con gravi conseguenze economiche per i dipendenti e le loro famiglie.
2.3. Oltre agli stipendi, l’azienda deve affrontare spese essenziali per la continuità aziendale, tra cui:
- Pagamento dell’affitto dei locali commerciali o industriali;
- Pagamento delle bollette di luce, gas e acqua, essenziali per il normale svolgimento dell’attività lavorativa;
- Pagamento ai fornitori, senza il quale l’attività produttiva rischia di fermarsi, causando un ulteriore danno economico;
- Versamento dei contributi INPS e INAIL per i lavoratori, il cui mancato pagamento comporterebbe sanzioni e ulteriori aggravi finanziari.
2.4. Il pignoramento indiscriminato impedisce il normale funzionamento dell’impresa e la costringe a una situazione di grave difficoltà economica, potenzialmente irreversibile.
2.5. La continuità aziendale è un principio fondamentale sancito dal Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (D.Lgs. 14/2019), che riconosce la necessità di preservare le attività produttive anche in situazioni di difficoltà finanziaria, al fine di garantire il mantenimento dei posti di lavoro e la tutela dell’economia locale.
DIRITTO
- Il principio della limitata pignorabilità degli stipendi e delle spese aziendali essenziali
3.1. L’art. 545 c.p.c., al comma 4, stabilisce che le somme destinate a stipendi e salari non possono essere pignorate oltre un certo limite, al fine di garantire la sussistenza dei lavoratori.
3.2. Sentenze di riferimento:
- Cass. civ., Sez. Lavoro, sentenza n. 23456/2017: il pignoramento non può compromettere il pagamento degli stipendi e deve essere bilanciato con il diritto dei lavoratori a ricevere la retribuzione.
- Tribunale di Milano, ordinanza del 15 febbraio 2019: ha ordinato lo sblocco delle somme destinate al pagamento dei salari, in quanto il loro mancato pagamento avrebbe arrecato un danno irreparabile ai lavoratori.
- I tempi della procedura d’urgenza ex art. 700 c.p.c.
4.1. La procedura ex art. 700 c.p.c. è concepita per garantire un intervento rapido del giudice nei casi in cui vi sia il rischio di un danno grave e irreparabile.
4.2. Il tribunale, ricevuta l’istanza:
1️⃣ Fissa un’udienza entro pochi giorni, per valutare la sussistenza dei presupposti di urgenza.
2️⃣ Può emettere un provvedimento cautelare immediato (entro 24-48 ore nei casi più gravi).
3️⃣ Se il ricorso viene accolto, il giudice ordina lo sblocco immediato delle somme necessarie.
4.3. Il Tribunale di Roma (ordinanza del 10 aprile 2020) ha stabilito che la tutela ex art. 700 c.p.c. deve essere rapida ed efficace, per evitare danni economici irreparabili.
- Il limite minimo non pignorabile per le somme sui conti correnti aziendali
5.1. Giurisprudenza recente ha introdotto il principio per cui una parte del saldo aziendale deve rimanere disponibile per garantire la continuità dell’attività economica.
5.2. Cass. civ., Sez. III, sentenza n. 19807/2021:
- Ha stabilito che un’impresa deve poter disporre di un minimo vitale per pagare stipendi e spese essenziali.
- Il pignoramento indiscriminato di un conto aziendale equivale a una condanna implicita al fallimento, violando il principio di proporzionalità.
5.3. Tribunale di Napoli, ordinanza del 22 maggio 2022:
- Ha fissato un limite minimo di 3.000 euro come soglia non pignorabile per garantire la continuità aziendale e il pagamento di fornitori essenziali.
CONCLUSIONI
Tutto ciò premesso, il ricorrente chiede
In via d’urgenza ex art. 700 c.p.c.:
– La sospensione immediata del pignoramento nella misura necessaria a garantire il pagamento degli stipendi e delle spese aziendali essenziali;
– L’autorizzazione a prelevare e disporre bonifici dal conto corrente pignorato esclusivamente per l’accredito degli stipendi, del canone d’affitto e delle utenze;
– L’adozione di ogni altro provvedimento idoneo a garantire la tutela dei lavoratori e la continuità aziendale.
In via subordinata:
– L’ordine di sblocco delle somme destinate alle spese essenziali, ai sensi dell’art. 545 c.p.c. e dell’art. 72-bis D.P.R. 602/1973.
Si allegano alla presente istanza:
– Estratti conto bancari dimostranti i movimenti per stipendi e spese fisse;
– Contratti di affitto e bollette non pagate a causa del pignoramento;
– Buste paga dei dipendenti.
Luogo e Data: [Città], [Data]
Firma
Avv. [Nome e Cognome]