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giovedì 10 Aprile 2025

Donne e Imprese nella Regione Lazio: 3 milioni di euro a fondo perduto per sostenere l’imprenditoria femminile

In un periodo storico in cui l’uguaglianza di genere e la crescita sostenibile sono temi centrali nel dibattito socio-economico europeo, la Regione Lazio lancia un’iniziativa concreta e strategica: 3 milioni di euro a fondo perduto per sostenere le PMI femminili. L’Avviso “Donne e Impresa” si inserisce all’interno del più ampio Obiettivo Strategico 1 “Un’Europa più competitiva e intelligente” del programma FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale), e mira a rafforzare la crescita sostenibile, la competitività delle PMI e creare nuovi posti di lavoro.

Questo bando rappresenta un’opportunità concreta per tutte le donne imprenditrici che desiderano avviare una nuova attività o potenziare la propria impresa, anche attraverso l’adozione di tecnologie digitali e innovazione. Un’occasione da non perdere per contribuire a costruire un tessuto economico più inclusivo e resiliente, in linea con le priorità europee e regionali.

Ma come funziona il contributo? Chi può accedere? Quali sono le spese ammissibili? In questo articolo analizzeremo nel dettaglio l’Avviso “Donne e Impresa”, illustrando vantaggi fiscali, opportunità economiche e tutte le informazioni necessarie per ottenere i fondi in modo trasparente e legale.

Chi può accedere

Il bando “Donne e Impresa” è rivolto esclusivamente alle PMI femminili che operano – o intendono operare – nel territorio del Lazio. È fondamentale chiarire chi rientra nella definizione di impresa femminile ai fini dell’accesso ai fondi.

Secondo quanto previsto dall’Avviso pubblico, si definisce impresa femminile:

  • La lavoratrice autonoma donna;

  • L’impresa individuale la cui titolare è una donna;

  • La società di persone, cooperativa o studio associato in cui almeno il 60% dei soci o associate siano donne;

  • La società di capitali in cui almeno i due terzi delle quote siano detenute da donne (o da altre imprese femminili) e dove almeno due terzi dell’organo amministrativo siano rappresentati da donne.

Ognuna di queste tipologie può presentare un solo progetto, a conferma dell’intento della Regione di favorire la massima diffusione e pluralità degli interventi.

Un altro requisito essenziale riguarda la sede operativa: ogni PMI femminile, per beneficiare dell’agevolazione, deve avere (o deve aprire entro la fase finale del progetto) una sede operativa nel Lazio, dove sarà effettivamente realizzata l’attività imprenditoriale oggetto del contributo. Infine, le imprese dovranno essere in regola con i requisiti per contrattare con la Pubblica Amministrazione, così da garantire trasparenza e correttezza in tutto il processo di finanziamento.

Spese ammissibili

Il cuore dell’Avviso “Donne e Impresa” è rappresentato dal contributo a fondo perduto, concesso in regime “de minimis” ai sensi del Regolamento UE 2023/2831, che consente di ottenere fino a 100.000 euro per singola PMI femminile. La percentuale riconosciuta varia dal 30% al 60% del totale dei costi ammissibili, in base alle caratteristiche del progetto.

Per essere considerati validi, i progetti devono prevedere spese rendicontabili per almeno 30.000 euro.

Le voci di spesa ammissibili includono:

  • Investimenti materiali e immateriali, tra cui software, attrezzature, impianti e canoni per soluzioni digitali innovative;

  • Adeguamento dei locali aziendali adibiti a sede operativa (fino a un massimo del 20% rispetto al valore degli investimenti);

  • Servizi qualificati e strategici “una tantum”, come consulenze specialistiche e studi di fattibilità (massimo 20% del valore degli investimenti);

  • Costi del personale e spese generali, calcolati in modo forfettario e automaticamente riconosciuti nella misura del 20% delle spese rendicontabili.

Un elemento fondamentale da tenere presente è la tempistica: tutti i progetti devono essere completati e rendicontati entro 12 mesi dalla data di approvazione. Un limite stringente che richiede alle imprese una pianificazione precisa e una capacità organizzativa solida.

Come avviene la selezione dei progetti

Ottenere il contributo a fondo perduto previsto dall’Avviso “Donne e Impresa” non è automatico: i progetti presentati dalle PMI femminili vengono selezionati secondo una procedura a punteggio, dove l’istruttoria segue un ordine decrescente, partendo dalle domande con il punteggio più alto. I criteri adottati sono oggettivi e trasparenti, e mirano a valorizzare l’impatto, la sostenibilità e l’inclusività dei progetti imprenditoriali.

Ecco i principali fattori che determinano il punteggio:

  • Percentuale di contributo richiesta: viene premiata la richiesta di percentuali più basse (a parità di altri fattori);

  • Anzianità dell’impresa: le imprese più giovani ricevono un punteggio maggiore, favorendo le start-up e le neo-imprese;

  • Numero di addetti: chi ha più personale ottiene più punti, incentivando l’occupazione femminile stabile;

  • Carattere giovanile dell’impresa: se guidata da donne under 35, l’impresa beneficia di un punteggio aggiuntivo;

  • Certificazioni di sostenibilità ambientale: la presenza di certificazioni “green” è valorizzata, in coerenza con le priorità europee.

Una commissione di valutazione esamina le richieste formalmente ammissibili, verificando sia la correttezza dei punteggi attribuiti sia la coerenza del progetto con gli obiettivi dell’Avviso. È importante sapere che i progetti sono avviati all’istruttoria fino a esaurimento dei fondi disponibili, per cui la rapidità nella presentazione può giocare un ruolo decisivo.

Lazio: 3 Milioni per Imprese Femminili - Commercialista.it

Modalità di richiesta

La partecipazione al bando “Donne e Impresa” della Regione Lazio è interamente digitale e si svolge tramite la piattaforma GeCoWEB Plus, lo sportello telematico ufficiale per la gestione degli incentivi regionali. Le PMI femminili interessate potranno presentare la propria domanda dalle ore 12:00 del 15 aprile 2025 fino alle ore 17:00 del 3 giugno 2025.

È essenziale rispettare le scadenze temporali e assicurarsi di completare correttamente tutte le fasi di compilazione della domanda sulla piattaforma, caricando i documenti richiesti e allegando una descrizione dettagliata del progetto da finanziare. La procedura è semplificata, ma richiede attenzione e precisione per evitare esclusioni per motivi formali.

Una volta approvato il progetto, l’erogazione del contributo avviene in un’unica soluzione, a saldo, cioè solo dopo la completa rendicontazione delle spese sostenute. Ciò significa che l’impresa dovrà anticipare le spese e documentarle puntualmente, secondo i criteri dell’Avviso, per poi ricevere il rimborso in forma di contributo a fondo perduto.

Questa modalità impone una gestione finanziaria efficiente, ma consente di accedere a fondi pubblici significativi che possono realmente trasformare e far crescere una realtà imprenditoriale femminile, soprattutto se giovane e innovativa.

Il legame con il PNRR e la strategia europea 2021–2027

L’Avviso “Donne e Impresa” non è un’iniziativa isolata, ma parte integrante della strategia europea di sviluppo regionale e si inserisce perfettamente nell’Obiettivo Strategico 1 del nuovo ciclo di programmazione dei fondi UE 2021–2027: “Un’Europa più competitiva e intelligente”. In particolare, risponde all’Obiettivo Specifico 1.3, che mira a rafforzare la crescita sostenibile e la competitività delle PMI, promuovendo al contempo la creazione di nuovi posti di lavoro.

Parallelamente, l’intervento si allinea anche alle priorità trasversali del PNRR – Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, in cui uno dei temi chiave è proprio l’empowerment femminile, considerato elemento centrale per la modernizzazione economica del Paese. Sostenere le PMI femminili significa infatti combattere il divario di genere, favorire l’inclusione, promuovere l’innovazione e rendere il sistema produttivo italiano più equo e competitivo.

Questo bando rappresenta quindi una concreta opportunità per attuare politiche di sviluppo che rispondano sia alle esigenze del territorio laziale, sia agli obiettivi più ampi della transizione digitale, ecologica e sociale. Le imprese femminili diventano protagoniste del cambiamento, grazie a un sostegno pubblico mirato, intelligente e orientato al futuro.

Lazio: 3 Milioni per Imprese Femminili - Commercialista.it

Vantaggi fiscali e impatto economico

Oltre al supporto finanziario diretto, il bando “Donne e Impresa” offre vantaggi fiscali significativi che ne aumentano ulteriormente la convenienza per le PMI femminili. Il contributo è concesso in regime “de minimis”, ai sensi del Regolamento UE 2023/2831, e come tale non concorre alla formazione del reddito imponibile ai fini IRPEF, IRES e IRAP. Ciò significa che le somme ricevute non sono tassate, rappresentando un beneficio netto per l’impresa.

Inoltre, il contributo erogato a saldo va ad abbattere il costo effettivo degli investimenti, migliorando la redditività aziendale e la capacità di autofinanziamento. Questo si traduce in una maggiore sostenibilità economica e in un miglior rating bancario, elemento utile per future operazioni di accesso al credito.

Non solo: le spese sostenute e rendicontate (come quelle per innovazione, digitalizzazione, formazione o adeguamento strutturale) possono concorrere alla deduzione dei costi d’impresa, offrendo così ulteriori vantaggi fiscali sul piano ordinario. Questo effetto combinato – contributo non tassato + deducibilità delle spese – consente alle PMI femminili di ottimizzare il bilancio e migliorare i margini operativi.

Il bando rappresenta quindi una forma di risparmio fiscale legale, trasparente e immediatamente vantaggiosa, che ogni imprenditrice dovrebbe valutare con attenzione. Una vera leva di crescita, anche dal punto di vista tributario.

Strategie

Per accedere ai finanziamenti del bando “Donne e Impresa”, non basta avere un buon progetto imprenditoriale: è fondamentale anche massimizzare il punteggio nella fase di selezione. Le domande, infatti, vengono valutate in base a criteri oggettivi, e solo le migliori – in ordine di punteggio – accedono all’istruttoria.

Ecco alcune strategie utili per aumentare le chance di successo:

  • Richiedere la percentuale minima di contributo possibile (es. 30-40%): più basso è l’importo richiesto in proporzione alle spese, maggiore sarà il punteggio assegnato.

  • Valorizzare l’imprenditoria giovanile: se possibile, far risultare la compagine societaria a prevalenza di donne under 35 consente di ottenere un bonus punti importante.

  • Dimostrare un impatto occupazionale: aumentare il numero di addetti, anche con nuove assunzioni previste, è un elemento premiato nella valutazione.

  • Ottenere certificazioni ambientali: l’adozione di pratiche sostenibili e la certificazione ISO 14001 o EMAS aumentano il punteggio e rafforzano la sostenibilità del progetto.

  • Presentare un progetto coerente, chiaro e completo, con cronoprogramma realistico, obiettivi misurabili e investimenti ben giustificati.

Una buona consulenza fiscale e progettuale può fare la differenza. Affidarsi a professionisti esperti in bandi e incentivi è spesso la chiave per evitare errori formali, ottimizzare la documentazione e ottenere il massimo dei punti disponibili.

Scadenze e consigli operativi

Per non lasciarsi sfuggire l’occasione offerta dal bando “Donne e Impresa”, è fondamentale rispettare scrupolosamente le scadenze e le procedure previste. La domanda deve essere presentata esclusivamente tramite la piattaforma GeCoWEB Plus, attiva dalle ore 12:00 del 15 aprile 2025 fino alle ore 17:00 del 3 giugno 2025. Dopo tale termine, il sistema non accetterà più nuove richieste, anche se parzialmente compilate.

Ecco alcuni consigli pratici per prepararsi al meglio:

  • Registrarsi in anticipo sulla piattaforma GeCoWEB Plus e iniziare a compilare la domanda con largo anticipo;

  • Preparare tutta la documentazione necessaria (statuto, visura camerale, bilanci, descrizione progetto, preventivi, ecc.);

  • Assicurarsi che la sede operativa nel Lazio sia già attiva o che possa esserlo entro la fase di rendicontazione;

  • Verificare la conformità ai requisiti di accesso, in particolare quelli per contrattare con la Pubblica Amministrazione;

  • Predisporre un cronoprogramma realistico delle attività e un piano finanziario coerente con le spese previste.

Considerando che i fondi sono assegnati fino a esaurimento delle risorse disponibili, è consigliabile presentare la domanda il prima possibile, evitando di attendere gli ultimi giorni. Anche piccoli errori formali possono comportare l’esclusione, per questo avvalersi del supporto di un consulente esperto può essere una scelta strategica.

Considerazioni finali

Il bando “Donne e Impresa” promosso dalla Regione Lazio rappresenta molto più di un semplice contributo economico: è una leva concreta per il rilancio dell’imprenditoria femminile, uno strumento pensato per sostenere l’innovazione, l’occupazione e la competitività sul territorio. Con fino a 100.000 euro a fondo perduto, spese coperte fino al 60% e vantaggi fiscali diretti e indiretti, l’agevolazione consente di trasformare idee imprenditoriali in realtà solide e sostenibili.

Dalla digitalizzazione alla ristrutturazione, dalla consulenza strategica alla formazione, le spese finanziabili sono ampie e calibrate per accompagnare le imprese femminili in un percorso di crescita reale e misurabile. Il collegamento con le strategie europee 2021–2027 e con gli obiettivi del PNRR conferisce ulteriore valore all’intervento, proiettando le imprese verso un modello di sviluppo moderno, inclusivo e sostenibile.

Il tempo però è limitato: la finestra per la presentazione delle domande va dal 15 aprile al 3 giugno 2025, e l’assegnazione avviene fino a esaurimento fondi. Per questo è fondamentale muoversi ora, preparare la documentazione e presentare un progetto valido, ben strutturato e con un punteggio competitivo.

Se sei una donna imprenditrice o vuoi avviare la tua attività nel Lazio, questo è il momento giusto per agire. Con il giusto supporto tecnico e fiscale, puoi trasformare un’opportunità in un successo.

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