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mercoledì 18 Dicembre 2024

Conto o Beni Bloccati? Ecco Come Ottenere lo Svincolo delle Somme Pignorate!

Il pignoramento di conti correnti o beni mobili rappresenta una misura coercitiva adottata dagli enti impositori per recuperare crediti fiscali non pagati. Tuttavia, non sempre il contribuente è consapevole di avere strumenti per ottenere lo svincolo delle somme bloccate, sia per motivi legittimi che per errori procedurali.

In questo articolo, analizzeremo le principali strategie e condizioni per richiedere e ottenere lo svincolo delle somme pignorate, garantendo un approccio legale e strutturato per tutelare i propri diritti.

Roberto Pusceddu & Partners Law Firm STA offre gli strumenti di tutela che, in linea sintetica, verranno riassunti nel presente contributo, riservandosi di azionare, a seconda del caso di specie prospettato, la strategia difensiva più appropriata, più efficace ed efficiente.

Il Processo di Pignoramento da Parte degli Enti Impositori

Il pignoramento è una procedura esecutiva che consente agli enti impositori, come l’Agenzia delle Entrate-Riscossione o gli enti locali, di recuperare crediti non versati. Questa misura può riguardare i conti correnti, i beni mobili, oppure beni immobili.

Il procedimento segue alcune fasi principali:

  1. Notifica dell’atto di pignoramento: il debitore riceve la notifica dell’atto che specifica il debito e le somme bloccate.
  2. Vincolo sulle somme o beni: la banca o il custode giudiziario trattiene le somme fino a una pronuncia del giudice o il pagamento del debito.
  3. Possibile opposizione o richiesta di svincolo: il debitore può intervenire per contestare l’importo o le modalità del pignoramento.

In questa fase, comprendere i propri diritti e le tempistiche previste dalla legge è fondamentale per evitare errori che potrebbero compromettere il risultato.

Motivi per Richiedere lo Svincolo delle Somme Pignorate

Lo svincolo delle somme pignorate può essere richiesto in diverse circostanze, tra cui:

Eccesso rispetto alle somme dovute:

Quando l’importo bloccato supera il debito effettivo. Spesso capita che il pignoramento coinvolga più somme del necessario per coprire l’obbligazione, violando il principio di proporzionalità.

Errata identificazione del debitore:

Può succedere che il pignoramento sia disposto nei confronti di un soggetto che non è effettivamente debitore.

Errori procedurali:

Se l’atto di pignoramento è viziato da errori formali o non segue correttamente il dettato normativo.

Somme impignorabili:

Esistono somme che per legge non possono essere oggetto di pignoramento, come:

    • Stipendi o pensioni, fino a un certo limite.
    • Indennità di accompagnamento o assegni per il sostentamento familiare.

Pagamento del debito o accordo transattivo:

Se il debitore ha già pagato il debito o ha raggiunto un accordo con l’ente impositore.

Questi motivi sono cruciali per capire se si dispone di un fondamento valido per richiedere lo svincolo. È quindi essenziale analizzare la documentazione e le procedure seguite dagli enti impositori.

Passaggi per Richiedere lo Svincolo delle Somme Pignorate

La richiesta di svincolo delle somme pignorate prevede una serie di passaggi fondamentali.
È importante seguire questi step con attenzione per aumentare le possibilità di successo.

Per un’analisi concreta e specifica della singola posizione, il team legale si pone a disposizione e pone a disposizione dell’utente i meccanismi di tutela azionabili nel caso concretamente prospetta, non escludendo il ricorso anche ad un intervento ‘stra-giudiziale’ fuori dal giudizio, al fine di ridurne anche i costi procedurali.

Dopodiché si procederà al:

1. Ricorso al Giudice dell’Esecuzione

Se l’intervento stragiudiziale non produce risultati, è necessario presentare un’istanza al giudice competente. I principali strumenti giuridici sono:

  • Opposizione all’esecuzione ex art. 615 c.p.c.: utile se il pignoramento è stato
    disposto su somme impignorabili o in assenza di titolo esecutivo.
  •  Opposizione agli atti esecutivi ex art. 617 c.p.c.: per contestare errori formali
    nell’atto di pignoramento.
  • Istanza di riduzione del pignoramento: richiesta di svincolo delle somme eccedenti il debito effettivo.

2. Procedura di Sospensione dell’Esecuzione

Durante il giudizio, è possibile chiedere la sospensione dell’esecuzione per evitare che le somme vengano trasferite all’ente creditore. Se il giudice accoglie l’istanza, emetterà un provvedimento per lo svincolo totale o parziale delle somme. Tale provvedimento deve essere notificato alla banca o al custode giudiziario, che provvederà a liberare le somme bloccate.

Questi passaggi possono richiedere tempi diversi a seconda della complessità del caso e delle tempistiche dei tribunali. È consigliabile farsi assistere da un professionista per gestire al meglio ogni fase.

La normativa italiana prevede diverse forme di tutela per i contribuenti che subiscono pignoramenti ingiusti o eccessivi. È importante conoscere le principali leggi e sentenze che regolano il tema per avviare un’azione efficace. Per approcciarsi a tali problematiche vi è necessità di assistiti da un team di professionisti legali.

Vi sono, ai sensi dell’articolo 545 c.p.c., le cosiddette somme impignorabili. Tali norme rappresentano un argine contro il pignoramento indiscriminato e possono essere invocate nel ricorso per lo svincolo. Inoltre, è prevista la possibilità di opporsi all’esecuzione.

Articolo 615 c.p.c.: Opposizione all’Esecuzione

Questo articolo permette al debitore di opporsi al pignoramento contestandone la legittimità.

L’opposizione è ammessa in caso di:

  •  Assenza di titolo esecutivo.
  • Mancata notifica degli atti preliminari (come cartelle di pagamento o ingiunzioni).
  • Errata individuazione del debitore.

L’opposizione può essere avanzata in qualsiasi momento, purché le somme non siano ancora state trasferite al creditore.

Conto o Beni Pignorati? - Commercialista.it

Errori Comuni e Come Evitarli

Ottenere lo svincolo delle somme pignorate può diventare un percorso complesso se non si presta attenzione a determinati dettagli. Ecco gli errori più comuni che i contribuenti commettono e i suggerimenti per evitarli.

Non Verificare L’Impignorabilità delle Somme

Uno degli errori più frequenti è non considerare la natura delle somme pignorate. Ad esempio, stipendi o pensioni bloccati su un conto corrente non sempre possono essere interamente oggetto di esecuzione forzata.

Per evitare questo problema:

  • Controlla la provenienza delle somme sul conto.
  • Verifica se rientrano tra quelle impignorabili secondo l’articolo 545 c.p.c.

Mancata Contestazione Tempestiva

Le opposizioni agli atti esecutivi devono rispettare specifici termini di decadenza:

  •  20 giorni dalla notifica dell’atto per contestare errori formali (art. 617 c.p.c.).
  • Fino alla dichiarazione di assegnazione delle somme per contestare il diritto alla
    procedura esecutiva (art. 615 c.p.c.).

Ignorare queste tempistiche può compromettere la possibilità di ottenere lo svincolo. Agisci immediatamente e consulta un legale per valutare le modalità di opposizione.

Non Avviare un Dialogo con l’Ente Impositore

Molti contribuenti si affidano esclusivamente al percorso giudiziario senza tentare una risoluzione stragiudiziale.

Tuttavia, in molti casi l’ente impositore è disposto a:

  • Ridurre il debito.
  • Sbloccare somme eccedenti.
  • Accettare un piano di pagamento o un saldo e stralcio.

Un accordo può ridurre i tempi e i costi della procedura.

Trascurare l’Assistenza di un Professionista

Il fai-da-te nella gestione di pignoramenti è spesso controproducente, soprattutto in caso di procedimenti complessi. Un avvocato specializzato o un commercialista esperto in diritto tributario può:

  • Analizzare gli atti con competenza.
  • Sviluppare una strategia efficace.
  • Evitare ulteriori conseguenze negative.

Non Monitorare l’Evoluzione della Procedura

Una volta avviata la richiesta di svincolo, molti contribuenti non seguono attivamente il progresso della pratica. È fondamentale:

  • Monitorare i termini di risposta da parte dell’ente o del giudice.
  • Richiedere aggiornamenti alla banca o al custode giudiziario.
  • Assicurarsi che il provvedimento di svincolo venga eseguito correttamente.

Questi accorgimenti aiutano a evitare ostacoli durante il processo di svincolo e a garantire una gestione più rapida ed efficace del pignoramento.

Soluzioni Alternative per Evitare o Ridurre il Pignoramento

Oltre alle azioni dirette per lo svincolo delle somme già bloccate, è possibile adottare strategie preventive o alternative per evitare che il pignoramento diventi definitivo. Di seguito, alcune soluzioni utili.

Richiesta di Rateizzazione del Debito

Prima che si arrivi al pignoramento, è possibile richiedere la rateizzazione del debito all’ente impositore. Questo strumento è disciplinato da norme specifiche, come l’articolo 19 del D.P.R. 602/1973, e consente di dilazionare il pagamento delle cartelle esattoriali o degli avvisi di accertamento, consentendo di ottenere oggettivi vantaggi. Per quanto riguarda le modalità di richiesta, lo Studio rimane a Vostra completa disposizione.

Saldo e Stralcio

In situazioni particolarmente difficili, è possibile negoziare un saldo e stralcio con l’ente impositore. Questo meccanismo permette di ridurre l’importo complessivo del debito in cambio di un pagamento immediato di una parte dell’importo dovuto.

Trasferimento del Debito Tramite Terzi

Un’altra opzione è il trasferimento del debito a un terzo, come un familiare o un’azienda collegata, attraverso un accordo tra le parti. Questo strumento, però, richiede:

  • Il consenso dell’ente creditore.
  • Una garanzia adeguata da parte del terzo (ad esempio, una fideiussione bancaria).

In alcuni casi, è possibile ottenere la liberazione delle somme bloccate offrendo all’ente creditore una fideiussione bancaria o una polizza assicurativa come garanzia del pagamento del debito. Questo consente:

  • Il rilascio immediato delle somme pignorate.
  • Una dilazione nei termini di pagamento.

Assistenza del Difensore Civico o del Garante del Contribuente

Se il pignoramento è stato disposto da un ente pubblico, è possibile rivolgersi al Difensore Civico o al Garante del Contribuente per segnalare eventuali abusi o irregolarità. Questi organismi possono intervenire per tutelare i diritti del contribuente, richiedendo una revisione del procedimento.

Queste strategie, se applicate con attenzione e tempestività, possono prevenire o ridurre gli effetti negativi del pignoramento.

Conto o Beni Pignorati? - Commercialista.it

Considerazioni Finali

Affrontare un pignoramento da parte degli enti impositori può sembrare un ostacolo insormontabile, ma esistono strumenti legali e strategie efficaci per tutelare i propri diritti e ottenere lo svincolo delle somme bloccate. La chiave è agire tempestivamente, partendo da un’analisi accurata della documentazione e delle normative applicabili. Valutare la possibilità di soluzioni stragiudiziali, come la rateizzazione o il saldo e stralcio, può spesso evitare lunghe e costose battaglie legali.

Quando le azioni preliminari non producono risultati, rivolgersi a un professionista qualificato diventa indispensabile. Un commercialista o un avvocato esperto in diritto tributario e civile può guidare il contribuente attraverso i passaggi più complessi, garantendo un approccio personalizzato e conforme alle normative vigenti.

Infine, prevenire è sempre meglio che curare: monitorare attentamente la propria situazione fiscale, aderire tempestivamente alle rateizzazioni e cercare soluzioni alternative al pignoramento sono i primi passi per evitare futuri blocchi di somme. Tuttavia, se ci si trova già in una situazione di pignoramento, non bisogna perdere tempo: ogni giorno può fare la differenza per il recupero delle somme e la tutela della propria stabilità economica.

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