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venerdì 10 Gennaio 2025

Come trasformare una SCARL in una SRL?

La trasformazione di una società consortile a responsabilità limitata (SCARL) in una società a responsabilità limitata ordinaria (SRL) è una procedura complessa che richiede l’attenta osservanza di specifici requisiti normativi. Tale operazione può risultare strategica per ampliare l’oggetto sociale e incrementare le opportunità di crescita e profitto.

In questo articolo analizzeremo i motivi e i vantaggi della trasformazione, i requisiti normativi necessari, le procedure da seguire passo dopo passo e per fine gli adempimenti fiscali e burocratici correlati.

Cos’è una SCARL?

Una società consortile a responsabilità limitata (SCARL) è un tipo di società caratterizzato da uno scopo mutualistico, ossia volto a coordinare e agevolare l’attività economica dei soci, piuttosto che generare direttamente un profitto. Le SCARL sono spesso utilizzate per la gestione di consorzi tra imprese che collaborano su progetti comuni o per la gestione di servizi condivisi.

Al contrario, la SRL ordinaria è una società con scopo lucrativo, focalizzata sulla realizzazione di utili per i soci. La trasformazione da SCARL a SRL avviene quindi quando si intende passare da una gestione mutualistica a una gestione orientata al profitto.

Motivazioni e vantaggi

La decisione di trasformare una SCARL in una SRL ordinaria può derivare da diverse esigenze strategiche e operative.

1. Superamento dello scopo mutualistico:

La SCARL è vincolata a un’attività di supporto e coordinamento tra i soci, limitando le possibilità di generare profitti diretti. La SRL ordinaria, invece, permette un’operatività a scopo di lucro, rendendo possibile la distribuzione degli utili ai soci.

2. Maggiore flessibilità operativa:

La SRL consente di ampliare l’oggetto sociale, facilitando l’accesso a nuove opportunità di business che potrebbero essere precluse a una società consortile.

3. Accesso a finanziamenti e investimenti:

Una SRL ordinaria risulta spesso più attrattiva per investitori e istituti di credito, grazie alla possibilità di distribuire dividendi e alla maggiore trasparenza nella gestione societaria.

4. Riduzione di vincoli normativi specifici:

Le SCARL devono rispettare regole specifiche in termini di mutualità e destinazione degli utili, mentre la SRL ordinaria gode di maggiore libertà nella gestione dei profitti e delle risorse.

Questi vantaggi rendono la trasformazione una scelta strategica per le imprese che intendono crescere e ampliare il proprio raggio d’azione.

Requisiti normativi

La trasformazione di una società consortile a responsabilità limitata (SCARL) in una società a responsabilità limitata ordinaria (SRL) è disciplinata dal Codice Civile, in particolare dagli articoli 2498 e seguenti, che regolano le trasformazioni societarie.

  • Unanimità o quorum deliberativo

La trasformazione deve essere deliberata dall’assemblea dei soci con il consenso di tutti i partecipanti, salvo diversa disposizione statutaria che preveda un quorum deliberativo inferiore. L’atto costitutivo della SCARL deve essere esaminato attentamente per verificare le modalità di approvazione della modifica.

  • Verifica dell’oggetto sociale

L’oggetto sociale deve essere aggiornato e modificato, poiché una SRL ordinaria ha scopi di lucro, mentre la SCARL è destinata a finalità mutualistiche. L’atto di trasformazione dovrà quindi adeguare lo statuto eliminando ogni riferimento alla mutualità.

  • Capitale sociale minimo

Per trasformarsi in SRL ordinaria, la società deve disporre di un capitale sociale minimo di 10.000 euro (o 1 euro per una SRL semplificata). È fondamentale che il capitale sia interamente versato o che eventuali obblighi di conferimento siano stati rispettati.

  • Situazione patrimoniale aggiornata

La legge richiede la redazione di una situazione patrimoniale aggiornata, simile a un bilancio straordinario, che dimostri la capacità finanziaria della società di operare come SRL. Tale documento deve essere redatto da un professionista abilitato e approvato dall’assemblea.

  • Assenza di vincoli o pendenze

La SCARL non deve avere debiti o contenziosi pendenti che possano compromettere la continuità aziendale. Eventuali passività devono essere regolarizzate prima della trasformazione.

Come trasformare una SCARL in una SRL?

Procedure per la trasformazione da SCARL a SRL

La trasformazione di una SCARL in una SRL ordinaria richiede il rispetto di una serie di passaggi formali e legali. Di seguito, la procedura dettagliata:

1. Convocazione dell’assemblea straordinaria

Il primo passo è la convocazione di un’assemblea straordinaria dei soci con un ordine del giorno specifico per deliberare la trasformazione. La convocazione deve essere formalmente comunicata secondo quanto previsto dallo statuto sociale, con indicazione chiara dell’intento di modificare la forma giuridica della società.

2. Redazione e approvazione del progetto di trasformazione

Deve essere predisposto un progetto di trasformazione che includa:

  • Nuovo statuto aggiornato con l’eliminazione delle finalità mutualistiche e l’inserimento dell’attività lucrativa.
  • Modifica della denominazione sociale (se necessario).
  • Definizione del capitale sociale minimo (almeno 10.000 euro).

Il progetto deve essere approvato con il quorum previsto dallo statuto o, in sua assenza, all’unanimità.

3. Relazione del revisore e situazione patrimoniale aggiornata

È obbligatorio redigere una situazione patrimoniale aggiornata, equivalente a un bilancio straordinario.
Un revisore legale o un professionista abilitato deve attestare la congruità del capitale sociale e verificare la regolarità contabile della situazione patrimoniale.

4. Atto notarile di trasformazione

Una volta approvata la trasformazione, è necessario formalizzare il passaggio con un atto pubblico notarile.
L’atto deve contenere:

  • La delibera di trasformazione.
  • Il nuovo statuto sociale.
  • La situazione patrimoniale aggiornata.
  • Le dichiarazioni di conformità agli obblighi fiscali.

5. Deposito al Registro delle Imprese

L’atto di trasformazione, corredato dai documenti necessari, deve essere depositato presso il Registro delle Imprese competente entro 30 giorni dalla firma notarile, per ottenere la registrazione ufficiale della nuova SRL.

Adempimenti fiscali e burocratici post-trasformazione

Una volta completata la trasformazione della SCARL in una SRL ordinaria, è necessario adempiere a una serie di obblighi fiscali e burocratici per regolarizzare la nuova veste giuridica della società.

Aggiornamento del codice ATECO e oggetto sociale:

Dopo la trasformazione, il codice ATECO dell’attività economica svolta potrebbe dover essere aggiornato per rispecchiare il nuovo scopo lucrativo della società. L’oggetto sociale deve essere modificato ufficialmente nel Registro delle Imprese e nella visura camerale.

Comunicazione all’Agenzia delle Entrate:

È necessario aggiornare la posizione fiscale della società presso l’Agenzia delle Entrate, comunicando la variazione della forma giuridica e verificando che la partita IVA rimanga invariata (nella maggior parte dei casi la partita IVA può restare la stessa).

Obblighi contabili e dichiarativi:

Con il passaggio a SRL ordinaria, la società sarà obbligata a:

  • Adottare una contabilità ordinaria.
  • Tenere i libri sociali obbligatori (Libro Soci, Libro delle Assemblee, Libro del Consiglio di Amministrazione, se presente).
  • Presentare il bilancio d’esercizio annuale secondo le regole del Codice Civile per le SRL.

Variazioni INPS e INAIL:

La trasformazione deve essere comunicata anche agli enti previdenziali e assistenziali (INPS e INAIL), aggiornando le posizioni contributive in base al nuovo inquadramento societario e ai soci lavoratori o amministratori.

Comunicazioni ai fornitori e istituti di credito:

Per garantire la continuità operativa, è fondamentale informare fornitori, clienti e banche del cambiamento societario, inviando una comunicazione formale con il nuovo statuto e la visura aggiornata.

Eventuale iscrizione al VIES:

Se la SRL intende operare a livello internazionale nell’Unione Europea, potrebbe essere necessario richiedere l’iscrizione al VIES (VAT Information Exchange System) per la validazione della partita IVA ai fini intracomunitari.

Come trasformare una SCARL in una SRL?

Vantaggi fiscali della trasformazione da SCARL a SRL

La trasformazione di una società consortile a responsabilità limitata (SCARL) in una SRL ordinaria può comportare diversi benefici fiscali significativi, rendendo l’operazione non solo strategica per motivi operativi, ma anche vantaggiosa dal punto di vista tributario.

Tassazione sugli utili più vantaggiosa

Con il passaggio a SRL ordinaria, la tassazione degli utili diventa più flessibile rispetto alla SCARL.

  • IRES (Imposta sul Reddito delle Società): aliquota del 24% sugli utili netti.
  • IRAP (Imposta Regionale sulle Attività Produttive): in genere al 3,9%, ma con possibili riduzioni in base al settore e alla regione.

Nel caso della SCARL, invece, la destinazione mutualistica e il vincolo sulla ripartizione degli utili riducono le possibilità di sfruttare appieno i benefici fiscali tipici di un’attività lucrativa.

Detraibilità delle spese e costi aziendali

Una SRL ordinaria consente la deducibilità di numerosi costi aziendali, inclusi:

  • Compensi agli amministratori.
  • Spese di rappresentanza e marketing.
  • Costi di formazione e consulenza.

Questa possibilità di detrazione riduce l’imponibile fiscale, portando a un risparmio d’imposta significativo.

Regime di tassazione dei dividendi più conveniente

La SRL permette di distribuire gli utili ai soci con una tassazione più favorevole rispetto alla SCARL.

  • Tassazione agevolata sui dividendi distribuiti: generalmente una ritenuta a titolo d’imposta del 26%.

Possibilità di pianificazione fiscale più ampia

Essendo una SRL un’entità a scopo di lucro, si possono adottare strategie di pianificazione fiscale più strutturate, come:

  • Utilizzo di holding per la gestione dei dividendi.
  • Possibilità di creare riserve di utili tassate in modo differito.

Esempi pratici

Per comprendere meglio i benefici fiscali della trasformazione, vediamo alcuni esempi concreti:

Esempio 1: Tassazione sugli utili

Una SCARL con un utile di 100.000 euro è vincolata a non distribuire gli utili ai soci, utilizzando il profitto per scopi mutualistici o riserve indivisibili. In caso di trasformazione in SRL, la società può distribuire gli utili ai soci dopo aver applicato l’IRES del 24% e l’IRAP del 3,9%.

  • Utile lordo: 100.000 euro
  • IRES (24%): 24.000 euro
  • IRAP (3,9%): 3.900 euro
  • Utile netto distribuibile: 72.100 euro
    Se distribuito ai soci, questi ultimi saranno tassati con una ritenuta del 26%, pari a 18.746 euro, risultando in un utile netto complessivo per i soci di 53.354 euro.

Vantaggio: Possibilità di distribuire l’utile ai soci, consentendo una remunerazione diretta dell’investimento.

Esempio 2: Detraibilità dei costi aziendali

Una SCARL con 50.000 euro di costi per consulenze, spese di rappresentanza e formazione dei dipendenti può dedurre solo parzialmente tali spese, in quanto non direttamente collegate all’attività mutualistica.
Convertendosi in SRL, l’intera somma può essere dedotta, riducendo così l’imponibile fiscale.

  • Fatturato: 200.000 euro
  • Costi detraibili: 50.000 euro
  • Imponibile netto: 150.000 euro (prima della detrazione fiscale)

Con una SRL, il risparmio fiscale (24% IRES su 50.000 euro di costi deducibili) sarà di 12.000 euro.

Vantaggio: Riduzione dell’imponibile fiscale grazie alla piena deducibilità dei costi.

Esempio 3: Pianificazione fiscale con riserve e holding

Una SRL può scegliere di non distribuire gli utili immediatamente, ma di accantonarli in una riserva di utili tassata.
Se una società genera 200.000 euro di utili e decide di accantonarne 100.000 euro come riserva:

  • IRES sul totale (24%): 48.000 euro
  • Nessun pagamento aggiuntivo sui dividendi accantonati fino alla loro distribuzione.

Inoltre, creando una holding, gli utili possono essere trasferiti con un regime di tassazione agevolato, limitando la tassazione al 5% dell’utile trasferito.

Vantaggio: Flessibilità nella distribuzione degli utili e ottimizzazione fiscale.

Esempio pratico 4: Risparmio fiscale nella distribuzione degli utili

Un’impresa consortile SCARL, con un utile netto di 150.000 euro, non può distribuire tale somma ai soci, essendo vincolata alla destinazione mutualistica. Tuttavia, trasformandosi in una SRL ordinaria, la società può distribuire legalmente gli utili ai propri soci con un significativo risparmio fiscale.

Scenario pre-trasformazione (SCARL):

  • Utile netto: 150.000 euro
  • Vincolo mutualistico: gli utili devono essere reinvestiti o accantonati.

Scenario post-trasformazione (SRL):

  • Utile netto: 150.000 euro
  • IRES (24%): 36.000 euro
  • IRAP (3,9%): 5.850 euro
  • Utile netto distribuibile: 108.150 euro
  • Tassazione sui dividendi ai soci (26%): 28.119 euro
  • Utile effettivamente percepito dai soci: 80.031 euro

Risultato: Dopo la trasformazione, i soci possono finalmente beneficiare direttamente degli utili aziendali, con una tassazione controllata e vantaggiosa rispetto al vincolo della SCARL che impediva la distribuzione.

Vantaggio: Accesso ai profitti per i soci e migliore pianificazione della remunerazione del capitale investito.

Conclusione

La trasformazione di una società consortile a responsabilità limitata (SCARL) in una società a responsabilità limitata ordinaria (SRL) rappresenta una scelta strategica vantaggiosa per molte realtà imprenditoriali. Questa operazione permette di superare i limiti dello scopo mutualistico, consentendo di operare a fini di lucro con maggiore libertà gestionale e fiscale.

Dal punto di vista fiscale, la SRL ordinaria offre:

  • Tassazione più flessibile e favorevole sugli utili.
  • Detraibilità completa dei costi aziendali.
  • Distribuzione degli utili ai soci con una tassazione ridotta.
  • Possibilità di pianificazione fiscale più ampia, anche con holding.

Inoltre, i vantaggi burocratici e operativi, come la possibilità di accedere più facilmente a finanziamenti e investitori, rendono la trasformazione uno strumento utile per chi vuole espandere la propria attività. Tuttavia, è fondamentale seguire attentamente tutte le procedure normative e fiscali per evitare sanzioni o contestazioni future.

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