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venerdì 21 Marzo 2025

Bonus Asilo Nido 2025: requisiti, domanda INPS, importi e scadenze

Con l’inizio del nuovo anno, il Bonus Asilo Nido 2025 torna ad essere una delle agevolazioni più richieste e utili dalle famiglie italiane. Pensato per sostenere i genitori nel pagamento delle rette degli asili nido – pubblici e privati autorizzati – o per l’assistenza domiciliare dei bambini affetti da gravi patologie, questo contributo INPS può arrivare fino a 3.600 euro l’anno per ogni figlio.

Ma quali sono le novità previste per il 2025? Come si calcola l’importo? Quali documenti servono per ottenere il rimborso? E soprattutto: chi ha realmente diritto al bonus e come si presenta correttamente la domanda?

In questa guida completa troverai tutte le risposte, aggiornate alle ultime disposizioni dell’INPS e della Legge di Bilancio 2025. Analizzeremo i requisiti richiesti, la procedura, le scadenze, i fondi disponibili fino al 2029 e anche cosa fare in caso di variazioni familiari o problemi con l’ISEE.

Cos’è il Bonus Asilo Nido

Il Bonus Asilo Nido 2025 è un contributo economico erogato dall’INPS che sostiene le famiglie nel pagamento delle rette degli asili nido pubblici e privati autorizzati, oltre a coprire l’assistenza domiciliare per i bambini affetti da gravi patologie croniche. Dal 1° gennaio 2025, l’importo del bonus varia in base a due criteri fondamentali: l’ISEE del nucleo familiare e la data di nascita del bambino.

Ecco come si articolano gli importi:

  • Per i bambini nati prima del 1° gennaio 2024:

    • 3.000 euro annui con ISEE fino a 25.000,99 euro
    • 2.500 euro annui con ISEE tra 25.001 e 40.000 euro
    • 1.500 euro annui con ISEE superiore a 40.000 euro o assente
  • Per i bambini nati dal 1° gennaio 2024:

    • 3.600 euro annui se l’ISEE è fino a 40.000 euro
    • 1.500 euro annui se l’ISEE è superiore a 40.000 euro o assente

Un aspetto importante da chiarire è che la quota di Assegno Unico e Universale (AUU) non viene considerata nel calcolo dell’ISEE.

In caso di ISEE con omissioni, difformità o incongruenze, l’INPS eroga inizialmente il contributo nella fascia più bassa (1.500 euro). Se successivamente il cittadino presenta una DSU corretta o fornisce documentazione idonea che giustifichi i dati indicati, l’INPS può ricalcolare il bonus in base ai nuovi elementi forniti.

Il bonus non è automatico e va richiesto annualmente, attraverso una procedura telematica specifica, allegando ricevute e documenti giustificativi. È erogato sotto forma di rimborso mensile.

A chi spetta

l Bonus Asilo Nido 2025 può essere richiesto dal genitore di un minore di età inferiore ai tre anni, a condizione che siano rispettati specifici requisiti anagrafici, di residenza e giuridici. La misura si applica sia per il rimborso delle rette degli asili nido (pubblici e privati autorizzati), sia per il contributo relativo all’assistenza domiciliare in caso di gravi patologie croniche.

Ecco i requisiti richiesti nel dettaglio:

  • Cittadinanza: il richiedente deve essere cittadino italiano oppure di uno Stato membro dell’Unione Europea. I cittadini extracomunitari devono invece possedere un permesso di soggiorno di lungo periodo oppure uno dei seguenti titoli validi: protezione internazionale, Carta Blu UE, permesso di soggiorno per lavoro subordinato o autonomo, protezione speciale, ecc.

  • Residenza: il genitore che presenta domanda deve essere residente in Italia.

  • Responsabilità genitoriale: la richiesta può essere inoltrata dal genitore, dall’affidatario (in caso di affido temporaneo o preadottivo) oppure dal tutore legale del minore.

  • Età del bambino: il minore deve avere meno di tre anni sia al momento della presentazione della domanda, sia per tutta la durata della fruizione del contributo.

  • ISEE minorenni: è necessario presentare una DSU valida ai fini dell’ISEE minorenni, per consentire all’INPS di calcolare l’importo corretto del bonus. Tuttavia, la domanda può essere presentata anche in assenza dell’ISEE: in questo caso si ha diritto comunque al contributo minimo di 1.500 euro.

Un punto chiave è che il genitore richiedente deve coincidere con il soggetto che sostiene le spese per l’asilo nido: le ricevute dei pagamenti devono essere intestate a lui. Anche in caso di genitori separati o non conviventi, il bonus può essere richiesto da uno solo, purché ci sia convivenza col minore oppure la responsabilità genitoriale e il pagamento effettivo delle rette.

Bonus Asilo Nido 2025 - Commercialista.it

Come fare domanda

La domanda per il Bonus Asilo Nido 2025 deve essere presentata esclusivamente online, attraverso il portale dell’INPS. La procedura è attiva dal 28 febbraio al 31 dicembre 2025, ma è fortemente consigliato inoltrare la richiesta il prima possibile per evitare ritardi nei pagamenti o eventuali esaurimenti del budget stanziato.

Il genitore (o affidatario/tutore) che intende richiedere il contributo può procedere in tre modalità:

  1. Online, autonomamente sul sito www.inps.it accedendo con credenziali SPID, CIE o CNS, alla sezione “Prestazioni e servizi” > “Bonus asilo nido e forme di supporto presso la propria abitazione”.
  2. Attraverso il Contact Center INPS, chiamando il numero 803 164 (gratuito da rete fissa) oppure 06 164 164 da rete mobile.
  3. Con l’assistenza di un patronato abilitato, che può trasmettere la domanda per conto del richiedente.

Nel modulo online sarà necessario indicare:

  • I dati anagrafici del minore
  • Il codice fiscale del genitore richiedente
  • Il tipo di beneficio richiesto (asilo nido o assistenza domiciliare)
  • Il numero di mensilità per cui si richiede il rimborso
  • L’IBAN del conto corrente su cui ricevere l’accredito

È possibile presentare la domanda anche prima di aver pagato tutte le rette, ma sarà poi obbligatorio caricare successivamente le ricevute mensili per ricevere i pagamenti. Ogni mensilità corrisponde a un rimborso, quindi la trasmissione della documentazione deve avvenire in modo puntuale entro la fine del mese di riferimento.

Documenti richiesti

Per ricevere il rimborso previsto dal Bonus Asilo Nido 2025, è necessario caricare sulla piattaforma INPS tutta la documentazione richiesta, entro il 30 aprile dell’anno successivo alla presentazione della domanda. Solo dopo la verifica di tali documenti, l’INPS procederà con l’erogazione del contributo mensile.

Nel dettaglio, per ogni mensilità per cui si chiede il rimborso, è obbligatorio presentare:

  • Fattura o ricevuta della retta dell’asilo nido, intestata al genitore richiedente, con indicazione del codice fiscale del genitore e del minore
  • Prova del pagamento tracciabile, effettuato tramite bonifico bancario, assegno o altro metodo che consenta la verifica (carte di credito, POS, ecc.)
  • Dati identificativi della struttura (denominazione, partita IVA o codice fiscale, mese di riferimento)

È fondamentale che il genitore che presenta la domanda sia anche quello che ha sostenuto il pagamento: le ricevute devono riportare esattamente i suoi dati, pena l’inammissibilità del rimborso.

In caso di richiesta per il contributo all’assistenza domiciliare, bisogna allegare anche la certificazione medica rilasciata da un pediatra del Servizio Sanitario Nazionale, che attesti l’impossibilità del bambino a frequentare l’asilo nido a causa di una grave patologia cronica.

Attenzione: il Bonus Asilo Nido non è cumulabile con la detrazione fiscale per le spese di frequenza dell’asilo nido prevista nel modello 730. Il genitore dovrà quindi scegliere se usufruire del bonus INPS o della detrazione fiscale: non è possibile accedere a entrambi per gli stessi importi.

Tempistiche

Il pagamento del Bonus Asilo Nido 2025 avviene in forma di rimborso mensile, direttamente sul conto corrente intestato al genitore richiedente, previa verifica della documentazione caricata sul portale INPS. L’importo viene erogato solo per i mesi in cui è stata effettivamente sostenuta e documentata la spesa per l’asilo nido, oppure per i quali è stata certificata l’assistenza domiciliare nei casi previsti.

Le tempistiche effettive di pagamento dipendono da due fattori principali:

  1. La tempestività nella presentazione della domanda e nella trasmissione della documentazione;
  2. I tempi tecnici dell’INPS per l’istruttoria delle richieste.

Una volta accolta la domanda e ricevuti i documenti per almeno una mensilità, l’INPS inizia ad erogare il rimborso, accreditando direttamente la somma sul conto corrente indicato nella domanda (che deve essere intestato o cointestato al richiedente). I rimborsi successivi vengono corrisposti a cadenza mensile, man mano che il genitore carica le ricevute relative ai mesi successivi.

È possibile presentare la domanda anche prima di aver frequentato l’asilo, ma le ricevute devono essere trasmesse entro e non oltre il 30 aprile dell’anno successivo. Oltre tale termine, il rimborso non verrà riconosciuto, nemmeno se la spesa è stata realmente sostenuta.

In caso di irregolarità nell’ISEE, come omissioni o difformità nella DSU, l’INPS eroga inizialmente l’importo minimo previsto (1.500 €). Tuttavia, se la situazione viene regolarizzata in tempo utile, l’importo verrà ricalcolato e integrato in base al nuovo ISEE valido.

Bonus Asilo Nido 2025 - Commercialista.it

Decadenza e subentro

Durante il periodo di fruizione del Bonus Asilo Nido 2025, possono verificarsi cambiamenti nella composizione del nucleo familiare o nella situazione del genitore richiedente. In questi casi, è fondamentale sapere come gestire correttamente le eventuali cause di decadenza dal beneficio e la possibilità di subentro di un altro genitore.

Si parla di decadenza quando vengono meno uno o più dei requisiti fondamentali per il diritto al bonus.

Alcuni esempi:

  • Il bambino compie tre anni prima del termine dell’anno scolastico: il bonus può essere percepito solo fino al mese precedente al compimento del terzo anno.
  • Il genitore richiedente perde la residenza in Italia.
  • Non vengono più effettuati i pagamenti delle rette o non vengono trasmessi i documenti entro i termini previsti (30 aprile dell’anno successivo).
  • Il figlio non frequenta più il nido oppure termina l’assistenza domiciliare per patologie.

In caso di separazione, divorzio o interruzione della convivenza, il genitore richiedente può rinunciare al bonus, consentendo il subentro dell’altro genitore, a patto che quest’ultimo sia in possesso dei requisiti e sostenga direttamente le spese. Il nuovo richiedente dovrà presentare una nuova domanda tramite il portale INPS e allegare nuovamente la documentazione necessaria.

È importante sottolineare che il bonus non può essere diviso tra due genitori: solo uno può essere il beneficiario in un determinato periodo. In caso di controversie, sarà data precedenza al genitore che convive con il minore.

Eventuali somme percepite indebitamente possono essere oggetto di recupero da parte dell’INPS, con notifica di indebito e obbligo di restituzione, anche tramite compensazione.

Fondi disponibili

Il Bonus Asilo Nido 2025 beneficia di un importante potenziamento delle risorse economiche, come previsto dalla recente programmazione finanziaria pluriennale. Il Governo ha deciso di rafforzare il sostegno alle famiglie con figli nella fascia 0-3 anni, stanziando fondi sempre maggiori per i prossimi anni, al fine di garantire la continuità e l’ampliamento della misura.

Ecco nel dettaglio le risorse stanziate dalla Legge di Bilancio per il periodo 2025-2029:

  • 937,8 milioni di euro per l’anno 2025
  • 1.028,8 milioni di euro per il 2026
  • 1.105,8 milioni di euro per il 2027
  • 1.122,8 milioni di euro per il 2028
  • 1.139,8 milioni di euro a partire dal 2029

Si tratta di un incremento progressivo e strutturale, che conferma la volontà del legislatore di rendere il Bonus Asilo uno strumento stabile e non più limitato da vincoli emergenziali. Tuttavia, nonostante il forte investimento, l’accesso al bonus resta soggetto alla disponibilità dei fondi.

L’INPS è incaricata di monitorare costantemente l’andamento della spesa. Nel caso in cui le risorse annuali risultino insufficienti a soddisfare tutte le richieste, l’Istituto potrà procedere al blocco dell’accettazione di nuove domande oppure al differimento dei pagamenti. Per questo motivo è sempre consigliabile presentare la domanda il prima possibile, anche nei primi giorni di apertura del portale.

Questo meccanismo, basato sul principio cronologico di accoglimento, premia chi si muove con tempestività e ha già tutta la documentazione in regola. In un contesto di forte crescita delle domande, ogni giorno può fare la differenza per accedere al contributo completo.

Considerazioni finali

Il Bonus Asilo Nido 2025 rappresenta un’opportunità concreta per alleggerire il peso economico che molte famiglie devono sostenere nei primi anni di vita dei propri figli. Con importi potenziati, requisiti semplificati e una procedura interamente digitale, questo contributo è oggi uno degli strumenti più accessibili e vantaggiosi messi a disposizione dallo Stato.

Ma attenzione: come abbiamo visto, per ottenere il massimo beneficio è fondamentale rispettare le scadenze, presentare correttamente la domanda, e caricare la documentazione in tempo utile. Una gestione attenta, anche dal punto di vista fiscale, può fare la differenza tra ricevere il rimborso completo o perdere il diritto al bonus.

Inoltre, il monitoraggio dei fondi da parte dell’INPS rende ancora più importante agire con tempestività: le domande vengono accolte in ordine cronologico, e in caso di esaurimento delle risorse, potrebbero essere sospese o ridimensionate.

Se hai dubbi sull’ISEE, sulla documentazione o vuoi valutare l’alternativa della detrazione fiscale, affidati a un professionista: una consulenza mirata può aiutarti a non commettere errori e a ottenere il massimo da ogni agevolazione disponibile.

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