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giovedì 5 Dicembre 2024

Assegnazione azioni proprie a titolo di dividendo

L’assegnazione di azioni proprie a titolo di dividendo è una modalità di distribuzione degli utili agli azionisti che consiste nell’attribuire loro azioni proprie della società, anziché denaro. Questa operazione, disciplinata dagli articoli 2357-bis e seguenti del Codice Civile, può essere un’alternativa vantaggiosa sia per le società che per gli azionisti, offrendo diversi benefici fiscali e societari.

Novità 2024

Con la Legge di Bilancio 2024, sono state introdotte alcune importanti novità in materia di assegnazione di azioni proprie a titolo di dividendo:

  • Aumento della franchigia: la franchigia fiscale per le società che assegnano azioni proprie a titolo di dividendo è stata aumentata da 2.000 euro a 5.000 euro. Ciò significa che le prime 5.000 euro di valore nominale delle azioni assegnate non concorrono a determinare il reddito imponibile della società.
  • Esteso il regime di esenzione per gli azionisti: l’esenzione fiscale per gli azionisti che ricevono azioni proprie a titolo di dividendo è stata estesa anche alle azioni assegnate in regime di “riserva nominativa”. In precedenza, l’esenzione era applicabile solo alle azioni assegnate in regime di “riserva ordinaria”.
  • Misure antielusive: sono state introdotte nuove misure antielusive per contrastare l’utilizzo improprio dell’assegnazione di azioni proprie a titolo di dividendo.

 

Come funziona l’assegnazione di azioni proprie a titolo di dividendo

L’assegnazione di azioni proprie a titolo di dividendo può avvenire solo se la società ha deliberato la distribuzione di un dividendo e se la riserva disponibile è sufficiente a coprire il valore nominale delle azioni da assegnare. Le azioni assegnate devono provenire da una riduzione del capitale sociale o da una riserva disponibile.

Vantaggi dell’assegnazione di azioni proprie a titolo di dividendo

L’assegnazione di azioni proprie a titolo di dividendo offre diversi vantaggi sia per le società che per gli azionisti:

Vantaggi per le società:

  • Riduzione dell’indebitamento: l’assegnazione di azioni proprie permette alle società di distribuire utili agli azionisti senza dover aumentare il proprio indebitamento.
  • Aumento del capitale sociale: l’assegnazione di azioni proprie a titolo di dividendo può comportare un aumento del capitale sociale della società, con conseguente rafforzamento della sua struttura patrimoniale.
  • Miglioramento della liquidità del titolo: l’aumento del flottante azionario derivante dall’assegnazione di azioni proprie può migliorare la liquidità del titolo sul mercato.

Vantaggi per gli azionisti:

  • Ricezione di azioni senza esborso di denaro: gli azionisti ricevono azioni della società senza dover sborsare denaro, il che può rappresentare un vantaggio significativo, soprattutto in periodi di difficoltà economica.
  • Possibilità di plusvalenze future: le azioni ricevute possono generare plusvalenze future se il valore del titolo aumenta sul mercato.
  • Partecipazione accresciuta al capitale sociale: l’assegnazione di azioni proprie aumenta la partecipazione degli azionisti al capitale sociale della società.

 

Esempi di assegnazione di azioni proprie a titolo di dividendo

Ecco alcuni esempi di come le società possono utilizzare l’assegnazione di azioni proprie a titolo di dividendo:

  • Una società può decidere di assegnare azioni proprie a titolo di dividendo ai propri azionisti come forma di remunerazione per i risultati ottenuti.
  • Una società può utilizzare l’assegnazione di azioni proprie a titolo di dividendo per incentivare i propri dipendenti, assegnando loro azioni come parte del piano di compensi.
  • Una società può utilizzare l’assegnazione di azioni proprie a titolo di dividendo per acquisire il controllo di un’altra società, offrendo agli azionisti di quest’ultima azioni della propria società in cambio delle loro azioni.

 

Casi di esclusione dall’assegnazione di azioni proprie a titolo di dividendo

  • In caso di riduzione del capitale sociale sotto il minimo legale: l’assegnazione di azioni proprie a titolo di dividendo non è possibile se la riduzione del capitale sociale comporterebbe la sua discesa al di sotto del minimo legale.
  • In caso di violazione dei diritti dei creditori: l’assegnazione di azioni proprie a titolo di dividendo non può avvenire se pregiudica i diritti dei creditori della società.

 

Conclusioni

L’assegnazione di azioni proprie a titolo di dividendo può essere un’operazione vantaggiosa sia per le società che per gli azionisti, offrendo diversi benefici fiscali e societari. Tuttavia, è importante valutare attentamente le implicazioni di questa operazione e verificarne la fattibilità alla luce delle norme vigenti.

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Valeria Ceccarelli

Mi occupo di realizzazioni grafiche digitali e cartacee. 

Sono la responsabile della comunicazione e della sponsorizzazione di Commercialista.it e di altre aziende in diversi ambiti. 

Ho collaborato come editor per diversi volumi aziendali e biografici. 

Attualmente sono laureanda in Scienze e Tecniche Psicologiche presso l'Unicusano di Roma.

Profilo completo e Articoli Valeria Ceccarelli

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