Il settore tessile e moda rappresenta un’eccellenza del Made in Italy, ma negli ultimi anni le imprese del comparto si trovano ad affrontare sfide sempre più complesse, legate alla sostenibilità, alla digitalizzazione e alla concorrenza internazionale. Per sostenere la crescita e l’innovazione delle micro, piccole e medie imprese (PMI) del settore tessile, moda e accessori, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha stanziato nuove agevolazioni per il 2025.
Sommario
Dal 3 aprile al 3 giugno 2025, le imprese potranno presentare domanda per accedere a contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati, con importi fino a 200.000 euro per azienda. Il bando, gestito da Invitalia, finanzierà investimenti mirati all’innovazione tecnologica, alla sostenibilità ambientale e alla formazione del personale. Un’occasione imperdibile per le PMI che vogliono modernizzare i propri processi produttivi e migliorare la loro competitività sul mercato.
In questo articolo, analizzeremo chi può accedere agli incentivi, quali sono le spese finanziabili, come presentare la domanda e quali vantaggi offre questa misura.
Agevolazioni PMI
Il settore tessile e moda rappresenta uno dei pilastri dell’economia italiana, con un vasto indotto che coinvolge imprese artigiane, piccole e medie aziende, e brand di rilevanza internazionale. Per sostenere questo comparto, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha avviato un nuovo programma di agevolazioni per le PMI del settore tessile, della moda e degli accessori.
A partire dal 3 aprile 2025, le imprese potranno presentare domanda per accedere agli incentivi, che mirano a supportare progetti innovativi in grado di valorizzare la creatività e la sostenibilità della produzione italiana. Questo programma di finanziamento si inserisce in un contesto di crescente attenzione verso la transizione ecologica e digitale delle imprese, con l’obiettivo di mantenere la competitività del settore nel mercato globale.
Le agevolazioni consistono in contributi a fondo perduto destinati a coprire parte delle spese per investimenti in ricerca, innovazione e sostenibilità. I progetti ammessi devono riguardare la modernizzazione dei processi produttivi, l’adozione di tecnologie innovative e l’uso di materiali ecocompatibili. Inoltre, è previsto un focus specifico sul rilancio delle lavorazioni tradizionali, un patrimonio fondamentale per il made in Italy. Con questi incentivi, il governo punta a stimolare non solo la crescita economica delle PMI del comparto, ma anche la creazione di nuovi posti di lavoro e l’incremento dell’export del settore moda.
Chi può accedere alle agevolazioni
Le agevolazioni previste dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy sono destinate alle micro, piccole e medie imprese (PMI) operanti nei settori tessile, moda e accessori. Per accedere ai contributi, le aziende devono rispettare specifici requisiti stabiliti dal bando. In particolare, devono essere regolarmente costituite e iscritte al Registro delle Imprese, avere sede legale o operativa in Italia ed essere in regola con gli obblighi contributivi e fiscali. Un altro criterio fondamentale riguarda il codice ATECO: solo le imprese con specifici codici di attività possono partecipare all’iniziativa, garantendo così che i fondi siano destinati effettivamente a chi opera nel settore.
Un aspetto chiave del bando è il sostegno alle imprese che investono in progetti innovativi legati alla sostenibilità e alla digitalizzazione. Questo significa che le PMI devono presentare progetti che puntino alla riduzione dell’impatto ambientale, al miglioramento dell’efficienza energetica o all’adozione di tecnologie avanzate. Inoltre, è richiesta una solidità finanziaria adeguata per garantire la realizzazione dell’investimento, evitando che le risorse vengano assegnate a realtà non in grado di portare a termine il progetto.
Le imprese interessate devono quindi valutare attentamente la propria idoneità prima di presentare domanda. Un’attenta analisi dei requisiti e una preparazione accurata della documentazione sono fondamentali per aumentare le probabilità di ottenere i contributi.
Modalità di erogazione
Le agevolazioni per le PMI del settore tessile e moda sono concesse in due forme principali: contributo a fondo perduto e finanziamento agevolato, in base all’importo del programma di investimento. Il meccanismo di erogazione è strutturato in fasce di spesa, con diverse percentuali di copertura:
- Per investimenti fino a 100.000 euro, il contributo è concesso interamente a fondo perduto e copre il 60% delle spese ammissibili.
- Per investimenti superiori a 100.000 euro e fino a 200.000 euro
L’agevolazione è suddivisa in due parti:
-
- Per la quota di spese fino a 100.000 euro, resta valido il contributo a fondo perduto del 60%.
- Per la parte eccedente i 100.000 euro, l’impresa potrà ottenere un finanziamento agevolato fino all’80% delle spese, per un massimo di 200.000 euro complessivi.
È importante sottolineare che i contributi a fondo perduto sono concessi nei limiti delle risorse disponibili. In caso di esaurimento del budget destinato a questa misura, le agevolazioni verranno erogate esclusivamente sotto forma di finanziamento agevolato fino all’80% delle spese ammissibili, sempre con un tetto massimo di 200.000 euro.
Le agevolazioni sono concesse nel rispetto del Regolamento de minimis, come specificato nell’articolo 8 del decreto interministeriale del 10 dicembre 2024. La gestione del programma è affidata a Invitalia, che valuterà le domande secondo un criterio di graduatoria e assegnerà i fondi in base alle risorse disponibili.
Spese ammissibili
Le domande per accedere alle agevolazioni PMI Tessile e Moda potranno essere presentate a partire dal 3 aprile 2025. Per essere ammissibili al finanziamento, i progetti di investimento devono prevedere una spesa minima di 30.000 euro, classificata come spesa di investimento e conforme ai criteri stabiliti dal bando. Un elemento essenziale è che i beni acquistati devono essere fisicamente individuabili, installati presso l’unità produttiva dell’azienda e iscritti nei registri contabili come immobilizzazioni (sia materiali che immateriali).
Le spese ammissibili includono diversi tipi di investimenti fondamentali per l’innovazione e la sostenibilità aziendale:
- Acquisto di macchinari, impianti e attrezzature nuove, comprese le spese di installazione.
- Formazione del personale sull’uso dei nuovi macchinari, con un limite massimo pari al 20% del valore del bene ammesso all’agevolazione.
- Acquisto di brevetti o licenze d’uso per migliorare i processi produttivi.
- Spese per la certificazione di sostenibilità del prodotto o del processo, comprese le verifiche necessarie rilasciate da organismi di conformità accreditati.
- Acquisto di licenze software per la tracciabilità della filiera produttiva.
- Attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, per un massimo del 30% della somma delle spese precedenti.
Nel caso delle spese per ricerca e sviluppo, sono ammesse quelle relative a:
- Personale dipendente tecnico e ricercatori coinvolti nel progetto (escluso personale amministrativo e commerciale).
- Strumenti e attrezzature nuove di fabbrica, utilizzate per il progetto nella misura e nel periodo necessario.
Un aspetto cruciale è che sono ammesse solo le spese sostenute dopo la presentazione della domanda, quindi non verranno finanziati investimenti effettuati in precedenza.
Procedura
Le imprese interessate a ottenere le agevolazioni devono presentare domanda attraverso la piattaforma online di Invitalia, l’ente incaricato della gestione del bando. La procedura sarà attiva dal 3 aprile 2025, e l’assegnazione dei fondi avverrà secondo un criterio di graduatoria, basato su una valutazione delle domande in ordine cronologico di presentazione e nel rispetto delle risorse disponibili.
Per compilare correttamente la domanda, le aziende devono fornire una descrizione dettagliata del progetto di investimento, indicando le spese previste, gli obiettivi da raggiungere e l’impatto in termini di innovazione e sostenibilità. È inoltre necessario allegare una serie di documenti obbligatori, tra cui:
- Visura camerale aggiornata per dimostrare l’iscrizione al Registro delle Imprese.
- Piano di investimento con indicazione dettagliata delle spese e delle relative tempistiche.
- Bilancio d’esercizio degli ultimi due anni, per attestare la solidità finanziaria dell’azienda.
- Dichiarazione di conformità al Regolamento de minimis, che certifica il rispetto del tetto massimo di aiuti pubblici ricevuti dall’impresa.
Una volta presentata la domanda, Invitalia eseguirà un’analisi tecnico-finanziaria del progetto per verificare l’ammissibilità dell’azienda e la compatibilità dell’investimento con gli obiettivi del bando. Le imprese selezionate riceveranno un’apposita comunicazione e dovranno rispettare le tempistiche stabilite per l’esecuzione del progetto.
Dato che il finanziamento è concesso fino a esaurimento fondi, è consigliabile inviare la domanda il prima possibile per aumentare le probabilità di ottenere le agevolazioni.
Termini e modalità di presentazione delle domande
Le imprese interessate possono presentare la domanda per le agevolazioni dal 3 aprile 2025 alle ore 12:00 fino al 3 giugno 2025 alle ore 12:00. È fondamentale rispettare questa finestra temporale, poiché le richieste inviate oltre il termine non verranno prese in considerazione.
Le domande devono essere redatte in lingua italiana e trasmesse esclusivamente attraverso la procedura informatica disponibile nell’apposita sezione del sito web di Invitalia, il soggetto gestore dell’iniziativa. Il sistema telematico consentirà alle imprese di compilare il modulo online e allegare la documentazione richiesta per la valutazione del progetto.
Dato che i fondi saranno assegnati in base all’ordine di presentazione e fino a esaurimento delle risorse, è consigliabile preparare tutta la documentazione in anticipo e procedere con l’invio della domanda appena possibile. Le imprese devono assicurarsi che i dati inseriti siano corretti e completi per evitare il rischio di esclusione o ritardi nell’istruttoria della pratica.
Obblighi delle imprese beneficiarie
Le imprese che ottengono le agevolazioni devono rispettare una serie di obblighi per garantire il corretto utilizzo dei fondi ricevuti. Uno degli aspetti fondamentali è il rispetto delle tempistiche di realizzazione del progetto, che devono essere conformi a quanto dichiarato in fase di presentazione della domanda. Il programma di investimento finanziato deve essere completato entro 18 mesi dalla data di concessione delle agevolazioni, salvo eventuali proroghe concesse dal soggetto gestore.
Inoltre, le imprese beneficiarie sono tenute a:
- Realizzare integralmente il progetto secondo le modalità approvate, senza modifiche sostanziali non autorizzate.
- Mantenere i beni acquistati con il contributo per almeno tre anni dopo la conclusione del progetto, evitando la vendita o la dismissione anticipata.
- Rispettare gli obblighi contabili e fiscali, assicurandosi che tutte le spese rendicontate siano tracciabili e coerenti con quelle ammesse dall’agevolazione.
- Fornire rendicontazioni periodiche per dimostrare l’avanzamento e il completamento del progetto.
Il mancato rispetto di questi obblighi può comportare la revoca parziale o totale del contributo con l’obbligo di restituzione delle somme ricevute. È quindi fondamentale che le imprese seguano scrupolosamente le direttive previste dal bando e mantengano una gestione trasparente e documentata degli investimenti effettuati.
Vantaggi per le PMI
L’accesso a queste agevolazioni rappresenta un’opportunità strategica per le PMI del settore tessile e moda, consentendo loro di affrontare le sfide del mercato con maggiore competitività. Grazie ai contributi a fondo perduto e ai finanziamenti agevolati, le imprese possono modernizzare i propri impianti produttivi, investire in tecnologie innovative e migliorare la sostenibilità delle loro produzioni.
Uno dei principali vantaggi è la possibilità di ridurre i costi di investimento necessari per l’aggiornamento tecnologico, facilitando l’adozione di processi più efficienti e a basso impatto ambientale. Inoltre, il finanziamento può essere impiegato per la formazione del personale, permettendo alle aziende di sviluppare competenze specializzate e adattarsi meglio ai cambiamenti del settore.
Dal punto di vista strategico, ottenere queste agevolazioni consente alle imprese di rafforzare il proprio posizionamento sul mercato, rispondendo alle nuove esigenze dei consumatori, sempre più attenti alla sostenibilità e alla qualità del prodotto. Inoltre, la digitalizzazione e la tracciabilità della filiera, supportate dai fondi, permettono di migliorare la trasparenza e la gestione aziendale, elementi fondamentali per competere su scala internazionale.
Infine, queste misure incentivano anche la collaborazione tra aziende, centri di ricerca e istituzioni, favorendo l’innovazione nel settore e la creazione di nuove opportunità di business. In un contesto globale sempre più competitivo, il supporto statale rappresenta un motore di crescita fondamentale per le PMI del comparto moda e tessile.
Considerazioni finali
Le agevolazioni per le PMI del settore tessile e moda rappresentano un’importante occasione per innovare, crescere e rimanere competitive in un mercato sempre più dinamico. L’accesso a contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati consente alle aziende di ridurre i costi di investimento, migliorare la sostenibilità e implementare nuove tecnologie, elementi fondamentali per il futuro del settore.
Tuttavia, data la natura delle risorse limitate e il meccanismo di assegnazione fino a esaurimento fondi, è essenziale che le imprese interessate preparino la documentazione in anticipo e presentino la domanda tempestivamente. La gestione del bando da parte di Invitalia garantisce una procedura trasparente e strutturata, ma è necessario rispettare tutti i requisiti e gli obblighi previsti per evitare il rischio di esclusione o revoca dei fondi.
In un contesto in cui il settore moda è chiamato ad affrontare sfide legate alla digitalizzazione, sostenibilità e innovazione, questo incentivo può fare la differenza per molte imprese. L’adesione a queste misure non solo offre un sostegno economico immediato, ma rappresenta anche una strategia di lungo termine per rafforzare la competitività del Made in Italy nel panorama globale.
Per chi opera nel comparto tessile e moda, questa è un’opportunità da non lasciarsi sfuggire. Preparare con cura il progetto, verificare la conformità ai requisiti e presentare la domanda nei tempi previsti possono fare la differenza nell’ottenere il finanziamento e portare avanti un percorso di crescita e innovazione.