Le Associazioni Sportive Dilettantistiche (ASD), le Società Sportive Dilettantistiche a responsabilità limitata (SSD) e le Associazioni di Promozione Sociale (APS) sono frequentemente soggette a controlli da parte degli organi preposti, quali l’Agenzia delle Entrate, l’INPS e l’Inail.
Sommario
Tali controlli possono assumere diverse forme, tra cui accessi, ispezioni, verifiche e accertamenti.
È fondamentale per gli enti del Terzo Settore conoscere i propri diritti e doveri in materia di controlli fiscali e previdenziali, al fine di tutelarsi da eventuali contestazioni e sanzioni.
Come difendersi da accessi, ispezioni, verifiche e accertamenti
1. Conoscere la normativa
Il primo passo per difendersi dai controlli è conoscere la normativa vigente in materia di controlli fiscali e previdenziali.
Le principali norme di riferimento sono:
- D.Lgs. n. 472/1997: disciplina la tutela delle persone giuridiche che non perseguono fini di lucro, ossia le ASD, le SSD e le APS.
- D.P.R. n. 633/1972 (TUIR): disciplina le imposte sui redditi, a cui le ASD, le SSD e le APS sono soggette in caso di svolgimento di attività commerciali.
- D.Lgs. n. 33/2004: disciplina l’iscrizione e la contribuzione all’INPS.
- D.Lgs. n. 124/2012: disciplina l’iscrizione e la contribuzione all’Inail.
2. Predisporre la documentazione
È fondamentale che gli enti del Terzo Settore conservino in modo ordinato e completo tutta la documentazione necessaria a dimostrare la regolarità della propria attività.
Tale documentazione comprende, tra gli altri:
- Statuto e atto costitutivo
- Libri contabili
- Fatture e ricevute
- Documenti relativi ai rapporti di lavoro
- Documenti relativi alle attività svolte
3. Collaborare con gli organi di controllo
In caso di accesso, ispezione, verifica o accertamento, è importante collaborare con gli organi di controllo, fornendo loro tutta la documentazione richiesta e rispondendo alle loro domande in modo completo e veritiero.
4. Richiedere chiarimenti
Se avete dubbi o perplessità in merito alle contestazioni mosse dagli organi di controllo, potete richiedere chiarimenti.
5. Presentare osservazioni
Entro il termine indicato nell’atto di accertamento, potete presentare delle osservazioni all’Agenzia delle Entrate o all’ente previdenziale che ha effettuato il controllo.
6. Ricorrere alla Commissione Tributaria
Se non siete soddisfatti dell’esito delle osservazioni, potete presentare ricorso alla Commissione Tributaria.
Consigli per evitare contestazioni
- Adottare un modello di gestione amministrativa corretto e trasparente.
- Tenere i libri contabili in modo ordinato e completo.
- Conservare tutta la documentazione fiscale e previdenziale.
- Adempiere tempestivamente a tutti gli obblighi fiscali e previdenziali.
- Avvalersi della consulenza di un professionista esperto in materia di Terzo Settore.
Conclusioni
Conoscere i propri diritti e doveri in materia di controlli fiscali e previdenziali, predisporre la documentazione necessaria e collaborare con gli organi di controllo sono i passi fondamentali per difendersi da accessi, ispezioni, verifiche e accertamenti.
Avvalendosi di un modello di gestione amministrativa corretto e trasparente e adottando le opportune cautele, gli enti del Terzo Settore possono ridurre al minimo il rischio di contestazioni e sanzioni.