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martedì 26 Novembre 2024

Come difendersi da un’ingiunzione di pagamento INPS: Una Guida Completa

Un’ingiunzione di pagamento da parte dell’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale) può rappresentare un evento stressante per molti cittadini italiani. Questo tipo di atto si verifica quando l’INPS richiede il pagamento di sanzioni in relazione a contributi previdenziali che ritiene non siano stati corrisposti nei modi e nei tempi corretti. In questa guida vedremo come affrontare al meglio questa situazione, illustrando i passaggi principali per difendersi e le possibili soluzioni disponibili.

  1. Cos’è un’Ingiunzione di Pagamento INPS?

Il mancato versamento delle ritenute previdenziali, trattenute dalla retribuzione del dipendente da parte del datore di lavoro, tramite i modelli DM10, rappresenta una violazione dell’articolo 2, comma 1-bis del decreto legge n. 463 del 12 settembre 1983, convertito con modifiche dalla Legge n. 638 dell’11 novembre 1983.

La normativa, stabilisce che: “Le ritenute previdenziali e assistenziali operate dal datore di lavoro sulle retribuzioni dei dipendenti, comprese quelle effettuate ai sensi degli articoli 20, 21 e 22 della Legge del 30 aprile 1969, n. 153, devono essere comunque versate e non possono essere compensate con le somme anticipate dal datore di lavoro ai lavoratori per conto delle gestioni previdenziali e assistenziali, salvo che il conguaglio tra gli importi contributivi a carico del datore di lavoro e le somme anticipate risulti a credito del datore stesso.”

Inoltre, si specifica che: “L’omesso versamento delle ritenute di cui al comma 1, per un importo superiore a 10.000 euro annui, è punito con la reclusione fino a tre anni e con una multa fino a 1.032 euro. Se l’importo omesso non supera i 10.000 euro annui, si applica una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra 10.000 e 50.000 euro.

Il datore di lavoro non è punibile né soggetto alla sanzione amministrativa se provvede al versamento delle ritenute entro tre mesi dalla contestazione o dalla notifica dell’accertamento della violazione.”

A seguito delle novità introdotte dal Decreto Legge n. 48/2023, il predetto articolo 2 è così modificato: “a partire dal 5 maggio, se l’importo omesso non supera i 10.000 € annui, la sanzione amministrativa da 10.000 a 50.000 euro è sostituita con quella ‘da una volta e mezza a quattro volte l’importo omesso’.

  1. Cosa Fare Quando Si Riceve un’Ingiunzione di Pagamento?

Quando si riceve un’ingiunzione di pagamento dall’INPS, è importante non farsi prendere dal panico e affrontare la situazione con metodo e attenzione. Ecco i passaggi principali:

a) Verifica della Legittimità dell’Ingiunzione

Il primo passo è esaminare attentamente il contenuto dell’ingiunzione. Occorre verificare se tutte le informazioni siano corrette, come i dati personali, l’importo richiesto, il periodo di riferimento e il motivo del pagamento. In molti casi, errori amministrativi possono portare a richieste ingiustificate.

b) Controllo dei Tempi di Prescrizione

È fondamentale controllare se i contributi richiesti dall’INPS siano già prescritti. Per i contributi previdenziali, il termine di prescrizione generalmente è di cinque anni, anche se in alcuni casi specifici può arrivare a dieci anni. Se il termine è scaduto, l’ingiunzione potrebbe essere illegittima e annullabile.

c) Richiedere Assistenza a un Consulente

Spesso è consigliabile consultare un Consulente del Lavoro, un Avvocato specializzato in diritto previdenziale o un Commercialista per avere una valutazione precisa della situazione. Un esperto può aiutarti a capire se ci sono effettivamente le condizioni per opporsi e quali strategie adottare per difenderti.

  1. Opposizione all’Ingiunzione di Pagamento INPS

Se ritieni che l’ingiunzione sia ingiustificata, hai il diritto di fare opposizione.

Ci sono diversi modi per difendersi legalmente:

a) Ricorso in Autotutela

Puoi presentare un’istanza di autotutela all’INPS stessa, richiedendo una revisione dell’ingiunzione. Questa procedura mira a segnalare eventuali errori all’Ente affinché provveda a correggerli senza la necessità di avviare un contenzioso giudiziario. L’autotutela è utile soprattutto in presenza di errori materiali evidenti.

b) Ricorso Giudiziario

Se l’autotutela non ha esito positivo, puoi rivolgerti al Giudice del lavoro per contestare l’ingiunzione.

  1. Possibili Esiti dell’Opposizione

Dopo aver presentato opposizione, ci sono diversi esiti possibili:

  • Accoglimento del Ricorso: Se il Giudice o l’INPS in autotutela riconoscono la validità delle tue ragioni, l’ingiunzione può essere annullata parzialmente o totalmente.
  • Accordo di Rateizzazione: Se il ricorso non viene accolto ma hai difficoltà economiche, è possibile chiedere la rateizzazione dell’importo. L’INPS può concedere il pagamento dilazionato in diverse rate, in modo da rendere più sostenibile l’esborso economico.
  • Rigetto del Ricorso: In caso di rigetto, l’importo sarà da versare integralmente. Tuttavia, puoi valutare se impugnare nuovamente la decisione in appello, qualora vi siano motivazioni valide.
  1. Conseguenze di un Mancato Pagamento

Se l’ingiunzione di pagamento non viene né pagata né impugnata entro i termini, l’INPS può procedere al recupero forzato del credito. Questo può includere il pignoramento del conto corrente, dello stipendio o anche di beni mobili e immobili. Agire tempestivamente è quindi fondamentale per evitare conseguenze più gravose.

  1. Come Prevenire le Ingiunzioni INPS

Per evitare di ricevere ingiunzioni di pagamento dall’INPS, è utile seguire alcuni suggerimenti:

  • Controllare i Contributi Regolarmente: Mantieni sotto controllo i tuoi contributi previdenziali, verificando tramite il sito dell’INPS eventuali irregolarità.
  • Affidarsi a Professionisti Qualificati: Un Consulente del Lavoro o un Commercialista può aiutarti a gestire correttamente gli adempimenti contributivi ed evitare sanzioni.
  • Aggiornarsi sulle Normative: Le normative previdenziali sono complesse e in continua evoluzione. Essere informati sui propri obblighi può fare la differenza nel prevenire errori e conseguenti sanzioni.

Conclusione

Un’ingiunzione di pagamento da parte dell’INPS è un problema che può essere affrontato con successo, purché si agisca tempestivamente e con le giuste conoscenze. Verificare la legittimità dell’ingiunzione, valutare i termini di prescrizione e rivolgersi a professionisti del settore sono passaggi fondamentali per difendersi. Ricorda che il tempo è un fattore cruciale: agire rapidamente e con consapevolezza ti aiuterà a evitare conseguenze più gravi e a tutelare al meglio i tuoi diritti.

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Dott.ssa Silvia Picca

Dott.ssa Silvia Picca
Manager Nord Italia - Senior Consultant
Addetta alla Consulenza del Lavoro e alla gestione dei Tax Credit

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