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mercoledì 25 Settembre 2024

Normativa delle ritenute d’acconto: libero professionista, società tra professionisti e SRL

Le ritenute d’acconto sono uno strumento fiscale fondamentale nel sistema tributario italiano e si applicano a varie categorie, tra cui i liberi professionisti, le società tra professionisti (STP) e le SRL di professionisti. Questo meccanismo permette allo Stato di prelevare in anticipo una parte delle imposte dovute dal soggetto che presta il servizio, a beneficio della gestione fiscale e della trasparenza.

Vediamo in dettaglio come funzionano le ritenute d’acconto per queste categorie e quale normativa regola il loro calcolo.

Cos’è la Ritenuta d’Acconto?

La ritenuta d’acconto è una trattenuta fiscale effettuata dal soggetto che paga un corrispettivo (il committente) su determinate tipologie di reddito. Essa rappresenta un anticipo delle imposte dovute dal percettore (professionista o società). Il soggetto che eroga il pagamento funge da sostituto d’imposta e ha l’obbligo di versare l’importo trattenuto all’Agenzia delle Entrate.

Tipologie di Redditi Soggetti a Ritenuta d’Acconto:

  • Compensi per prestazioni di lavoro autonomo.
  • Provvigioni.
  • Utili da partecipazioni.
  • Canoni di locazione.

Ritenuta d’Acconto per i Liberi Professionisti

Per i liberi professionisti (avvocati, commercialisti, ingegneri, ecc.), la ritenuta d’acconto si applica al 75% del compenso lordo, con un’aliquota del 20%. Il soggetto committente, al momento del pagamento, trattiene questa percentuale sul compenso lordo e la versa all’erario per conto del professionista.

Esempio di Calcolo

  • Compenso lordo: 1.000 euro.
  • Base imponibile soggetta a ritenuta: 75% di 1.000 = 750 euro.
  • Ritenuta d’acconto: 20% di 750 = 150 euro.
  • Il professionista riceverà quindi 1.000 – 150 = 850 euro netti.

La ritenuta versata sarà poi sottratta dall’importo delle imposte dovute dal professionista nella dichiarazione dei redditi.

Ritenuta d’Acconto per le Società tra Professionisti (STP)

Le Società tra Professionisti (STP) sono soggetti giuridici nati per facilitare il lavoro associato tra professionisti di diverse discipline. Anche le STP sono soggette al regime di ritenuta d’acconto, ma con alcune specificità.

Per le STP, la ritenuta d’acconto viene applicata sull’intero compenso percepito dalla società, non sui singoli soci. Come per i liberi professionisti, l’aliquota è del 20% e viene trattenuta dal committente al momento del pagamento del compenso.

Esempio di Calcolo per STP

  • Compenso lordo della società: 2.000 euro.
  • Ritenuta d’acconto: 20% di 2.000 = 400 euro.
  • L’importo netto percepito dalla società sarà 2.000 – 400 = 1.600 euro netti.

Ritenuta d’Acconto per le SRL di Professionisti

Le SRL di professionisti sono un’altra forma giuridica molto comune tra i professionisti, soprattutto quelli che desiderano una maggiore separazione tra patrimonio personale e attività professionale. Tuttavia, a differenza delle STP, le SRL di professionisti non sono soggette alla ritenuta d’acconto sui compensi percepiti.

Questo perché le SRL sono considerate soggetti passivi IRES (Imposta sul Reddito delle Società) e non soggetti IRPEF, il che le esenta dal regime della ritenuta. Le SRL, infatti, pagano l’IRES e l’IRAP direttamente sugli utili societari, e i soci professionisti pagano le imposte sui dividendi eventualmente distribuiti dalla società.

Calcolo Senza Ritenuta

Per una SRL, non ci sarà ritenuta d’acconto da trattenere. Il compenso lordo fatturato verrà incassato interamente dalla società, che successivamente pagherà le imposte dovute tramite la propria dichiarazione dei redditi.

Normativa di Riferimento

Le ritenute d’acconto sono regolate dal DPR n. 600/1973, che disciplina i criteri per l’applicazione delle ritenute da parte dei sostituti d’imposta. In particolare, l’articolo 25 del DPR 600/73 stabilisce le modalità di applicazione della ritenuta per i redditi da lavoro autonomo.

Inoltre, per le SRL e le società di capitali in generale, la normativa fiscale di riferimento è l’art. 44 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi), che regola la tassazione degli utili percepiti e distribuiti ai soci.

Obblighi del Sostituto d’Imposta

Chi effettua il pagamento soggetto a ritenuta d’acconto (committente o cliente) ha l’obbligo di:

  1. Trattenere la ritenuta sul compenso dovuto.
  2. Versare la ritenuta tramite modello F24 entro il giorno 16 del mese successivo a quello in cui è stato effettuato il pagamento.
  3. Certificare le ritenute annualmente, rilasciando la Certificazione Unica (CU) entro il 31 marzo di ogni anno.

Conclusioni

Le ritenute d’acconto rappresentano un aspetto cruciale della fiscalità italiana, soprattutto per i liberi professionisti e le società tra professionisti. Il loro calcolo è relativamente semplice per i singoli professionisti, mentre diventa più complesso per le società. Per le SRL di professionisti, la ritenuta non si applica, ma rimangono comunque soggette agli obblighi fiscali relativi all’IRES e all’IRAP.

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Valeria Ceccarelli

Mi occupo di realizzazioni grafiche digitali e cartacee. 

Sono la responsabile della comunicazione e della sponsorizzazione di Commercialista.it e di altre aziende in diversi ambiti. 

Ho collaborato come editor per diversi volumi aziendali e biografici. 

Attualmente sono laureanda in Scienze e Tecniche Psicologiche presso l'Unicusano di Roma.

Profilo completo e Articoli Valeria Ceccarelli

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