Le imprese di autotrasporto che usufruiscono del credito d’imposta per l’acquisto di gasolio destinato a veicoli di categoria Euro 5 o superiore possono ora consultare l’importo dell’agevolazione concessa tramite il proprio cassetto fiscale. Questo credito è stato introdotto dalla Legge di Bilancio 2024 (Legge n. 213/2023, Articolo 1, Comma 296) e confermato dalla risoluzione n. 41/E del 24 luglio 2024.
Il credito d’imposta è regolato dall’articolo 14, comma 1, lettera a), terzo periodo, del Dl n. 144/2022 (decreto Aiuti-ter), e si applica alle imprese con sede legale o stabile organizzazione in Italia che operano nel settore dell’autotrasporto merci conto terzi. L’agevolazione riguarda il gasolio utilizzato per veicoli di categoria Euro 5 o superiore impiegati nell’attività di trasporto.
In seguito all’estensione della legge di Bilancio 2024, l’agevolazione si applica anche alla spesa sostenuta nel luglio 2022, oltre agli acquisti del secondo trimestre 2022. Le modalità di applicazione dell’estensione sono state definite nel decreto direttoriale del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) n. 263 del 31 maggio 2024.
Questo decreto stabilisce che il Mit invii all’Agenzia delle Entrate l’elenco delle imprese ammesse e l’importo del credito, comprese eventuali modifiche o revoche.
Per utilizzare il credito d’imposta, le imprese devono inserire il codice tributo “7060” nel modello F24. Questo codice è dedicato specificamente al “credito d’imposta per l’acquisto del gasolio a favore delle imprese esercenti le attività di trasporto” come previsto dall’articolo 1, comma 296 della Legge n. 213/2023. La compilazione del modello F24 deve avvenire esclusivamente attraverso i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate. In caso contrario, il versamento sarà rifiutato.
Il codice tributo deve essere inserito nella sezione “Erario” del modello F24, nella colonna “importi a credito compensati” per le compensazioni, oppure nella colonna “importi a debito versati” se si tratta di un riversamento dell’agevolazione. È importante specificare l’anno di spesa nel formato “AAAA”, come indicato nel cassetto fiscale.
L’Agenzia delle Entrate eseguirà controlli sui modelli F24 per assicurarsi che i contribuenti siano inclusi nell’elenco dei beneficiari fornito dal Mit e che l’importo del credito utilizzato non superi quello autorizzato, tenendo conto anche di eventuali modifiche successive. In caso di discrepanze, il modello F24 verrà scartato.