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martedì 26 Novembre 2024

Regime dei minimi: novità 2024 e guida completa

Il regime dei minimi, noto anche come regime forfettario, è un regime fiscale agevolato dedicato a partite IVA con specifici requisiti. Consente di applicare un’imposta sostitutiva dell’IRPEF, delle addizionali IRPEF e dell’imposta regionale sulle attività produttive con un’aliquota vantaggiosa, in cambio di una serie di semplificazioni contabili e fiscali.

Novità 2024

Per il 2024, il regime dei minimi presenta alcune novità importanti:

  • Innalzamento del limite di ricavi e compensi: il limite di ricavi e compensi per poter accedere o rimanere nel regime forfettario è stato innalzato a 85.000 euro per anno solare. Il limite precedente era di 65.000 euro.
  • Nuova modalità di fuoriuscita dal regime: in caso di superamento del limite di ricavi e compensi, la fuoriuscita dal regime forfettario avviene immediatamente a partire dal mese successivo a quello in cui il limite è stato superato. In precedenza, la fuoriuscita avveniva l’anno successivo.
  • Rimodulazione dell’imposta sostitutiva: per le nuove attività che aderiscono al regime forfettario nel 2024, l’aliquota dell’imposta sostitutiva è fissata al 5% per i primi due anni di attività, mentre per gli anni successivi l’aliquota ordinaria è del 15%. Per le attività già in regime forfettario, l’aliquota rimane invariata al 15%.

Requisiti per l’accesso

Per poter accedere al regime dei minimi nel 2024, è necessario rispettare i seguenti requisiti:

  • Ricavi e compensi non superiori a 85.000 euro annui: il limite di ricavi e compensi si riferisce all’anno solare in corso. Se il limite viene superato nel corso dell’anno, si esce dal regime a partire dal mese successivo al superamento.
  • Assenza di partecipazioni in società di capitali: non è possibile aderire al regime dei minimi se si posseggono partecipazioni in società di capitali, ad eccezione di quelle con una partecipazione inferiore al 25%.
  • Attività non prevalentemente di servizi professionali: il regime dei minimi non è applicabile alle attività che rientrano tra le professioni intellettuali, ad eccezione di alcune categorie specifiche.
  • Residenza o sede operativa in Italia: è necessario avere la residenza o la sede operativa in Italia.

Vantaggi del regime dei minimi

Il regime dei minimi offre numerosi vantaggi alle partite IVA che vi aderiscono, tra cui:

  • Imposta sostitutiva vantaggiosa: l’applicazione di un’imposta sostitutiva con un’aliquota bassa (5% o 15%) permette di risparmiare rispetto al regime ordinario di tassazione.
  • Semplificazioni contabili e fiscali: il regime dei minimi prevede una serie di semplificazioni contabili e fiscali, come la non obbligatorietà della fatturazione elettronica e la tenuta di una contabilità semplificata.
  • Pagamento delle imposte in un’unica soluzione: le imposte sono dovute in un’unica soluzione annuale, mediante il modello F24.

Obblighi del regime dei minimi

Le partite IVA che aderiscono al regime dei minimi sono soggette ad alcuni obblighi, tra cui:

  • Registrazione al regime forfettario: è necessario comunicare all’Agenzia delle Entrate l’adesione al regime forfettario entro il termine previsto per la presentazione della dichiarazione dei redditi.
  • Fatturazione: le fatture emesse devono contenere tutti i dati obbligatori previsti dalla normativa, ma non è obbligatoria la fatturazione elettronica per i contribuenti che l’anno precedente hanno percepito ricavi e compensi inferiori a 25.000,00 euro.
  • Tenuta dei registri: è necessario tenere i registri contabili semplificati, ovvero il registro dei ricavi e il registro dei beni ammortizzabili.
  • Pagamento delle imposte: le imposte sono dovute in un’unica soluzione annuale, mediante il modello F24.

Regime dei Minimi: consigli per le partite IVA

  • Verificare il rispetto dei requisiti: è fondamentale accertare il rispetto di tutti i requisti previsti per l’accesso al regime forfettario, al fine di evitare sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate.
  • Valutare la convenienza: l’adesione al regime dei minimi non è sempre vantaggiosa per tutte le partite IVA. È consigliabile valutare attentamente la propria situazione fiscale e i propri ricavi per capire se il regime forfettario rappresenta la scelta più conveniente.
  • Consultare un professionista: in caso di dubbi o perplessità sulla scelta del regime fiscale, è consigliabile consultare un professionista contabile o un commercialista per ricevere una consulenza personalizzata.

Conclusione

Il regime dei minimi rappresenta un’opzione interessante per le partite IVA con bassi ricavi e che intendono beneficiare di una tassazione agevolata e di semplificazioni contabili e fiscali. Tuttavia, è importante valutare attentamente i requisiti, i vantaggi e gli obblighi del regime forfettario prima di aderire, al fine di fare la scelta più consona alle proprie esigenze.

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Valeria Ceccarelli

Mi occupo di realizzazioni grafiche digitali e cartacee. 

Sono la responsabile della comunicazione e della sponsorizzazione di Commercialista.it e di altre aziende in diversi ambiti. 

Ho collaborato come editor per diversi volumi aziendali e biografici. 

Attualmente sono laureanda in Scienze e Tecniche Psicologiche presso l'Unicusano di Roma.

Profilo completo e Articoli Valeria Ceccarelli

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