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venerdì 6 Dicembre 2024

Le Società c.d. benefit: l’evoluzione delle forme societarie ed un nuovo impatto sulla realtà

Di che cosa si tratta?

È bene soffermarsi preliminarmente sugli aspetti definitori del fenomeno in questa sede indagato.

Le Società Benefit (SB), oggetto di studio del presente contributo, rappresentano un’evoluzione del concetto stesso di azienda: integrano nel proprio oggetto sociale, oltre agli obiettivi di profitto, lo scopo di avere un impatto positivo sulla società e sulla biosfera.

Il dettato normativo in materia di società benefit.

La disciplina delle società benefit in Italia è contenuta nella Legge di Stabilità 2016 (Legge n. 208/2015). In dettaglio è il comma 376, dell’art. 1 della Legge n. 208/2015 a stabilire che: “Le disposizioni previste dai commi dal presente al comma 382 hanno lo scopo di promuovere la costituzione e favorire la diffusione di società, di seguito denominate «società benefit», che nell’esercizio di una attività economica, oltre allo scopo di dividerne gli utili, perseguono una o più finalità di beneficio comune e operano in modo responsabile, sostenibile e trasparente nei confronti di persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni ed altri portatori di interesse” (art. 1 co. 376 legge n. 208/15).

Che cosa differenzia le società Benefit dalle società ‘tradizionali?

Le società tradizionali perseguono l’unico scopo di distribuire dividendi agli azionisti, mentre le società c.d. benefit sono espressione di un paradigma più evoluto, innovativo e peculiare nel panorama societario: esse integrano nel proprio oggetto sociale, oltre al fine di profitto, lo scopo di avere un impatto positivo sulla società e sulla biosfera.

La principale peculiarità delle società benefit consiste nell’obbligo di bilanciamento degli interessi degli azionisti (al raggiungimento del profitto), con un interesse pubblico e sociale.

Le società benefit, perseguono, nell’esercizio dell’attività d’impresa, oltre allo scopo di lucro anche una o più finalità di beneficio comune, che possono avere un impatto responsabile, sostenibile e trasparente sulle persone, sull’ambiente, sulla società.

Questo tipo di società, nasce negli Stati Uniti, ma ormai da qualche anno questa normativa è stata recepita anche dal nostro legislatore nazionale, ed è in vigore dal 2016. Ad oggi questa disciplina riguarda per lo più imprese di grandi dimensioni che vogliono affacciarsi anche al sociale, destinando parte dell’attività al soddisfacimento degli interessi della comunità che le ospita, attraverso il finanziamento di attività di interesse pubblico.

Quali sono gli obiettivi che persegue una società Benefit?

Una Società Benefit è uno strumento che il nostro ordinamento pone a disposizione al fine di creare una consistente presupposto per l’allineamento della missione nel lungo termine e la creazione di valore condiviso.

Essa consente di creare una maggiore flessibilità nel valutare i potenziali di vendita e mantenere la missione anche in caso di passaggi generazionali o quotazione in borsa. Non si tratta di Imprese Sociali o di una evoluzione del non profit, ma di una trasformazione positiva dei modelli dominanti di impresa a scopo di lucro, per renderli più adeguati e adatti alle sfide e alle opportunità nella continua evoluzione dei mercati del XXI secolo.

Il perseguimento del ‘fine comune’.

Le Società Benefit si propongono di perseguire, nell’esercizio dell’attività d’impresa, oltre allo scopo di lucro anche una o più finalità di beneficio comune. Per ‘beneficio comune’ si intende il perseguimento di uno o più effetti positivi (perseguibili anche riducendo gli effetti negativi) su persone, comunità, territori e ambiente, beni ed attività culturali e sociali, enti e associazioni ed altri portatori di interessi. Le Società Benefit perseguono tali finalità di beneficio comune in modo responsabile, sostenibile e trasparente e la loro gestione richiede ai manager il bilanciamento tra l’interesse dei soci e l’indefettibile interesse della collettività che mira a salvaguardare prioritariamente.

Conclusioni

È d’obbligo rilevare che non vi è alcuna intenzione di dare un contributo risolutivo e tecnicamente spendibile nelle sedi giudiziarie. Si tratta, infatti, di un mero accenno a questioni, come quella poc’anzi trattata, che si reputano, fra diverse e molteplici indagabili, ‘giuridicamente’ rilevanti.

Per tali ragioni, ci si rivolga al professionista per valutare la propria posizione debitoria e prospettare eventuali azioni o comportamenti da porre in essere a tutela della propria persona e della propria sfera giuridico-patrimoniale che potrebbe già essere gravemente compromessa.

Alla prossima!

Avv. PhD Roberto Pusceddu

Cagliari, 18 agosto 2023

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