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Natura, origine, importanza ed esempio del questionario I-Profile per le risorse umane

Valeria Ceccarelli - Data di Pubblicazione: 19/09/2024
Natura, origine, importanza ed esempio del questionario I-Profile per le risorse umane

Il questionario I-Profile è uno strumento utilizzato nel contesto delle risorse umane per valutare le competenze, le attitudini e le caratteristiche comportamentali di un individuo, al fine di comprenderne meglio l’idoneità rispetto a un determinato ruolo aziendale.

In un mercato del lavoro sempre più dinamico e competitivo, le aziende sono alla ricerca di metodi più efficaci per selezionare, gestire e sviluppare il personale, e l’I-Profile si è affermato come uno strumento valido e innovativo per questi scopi.

Origine del Questionario I-Profile

L’I-Profile nasce dalla combinazione di diverse discipline, tra cui la psicologia del lavoro, la gestione delle risorse umane e l’analisi del comportamento organizzativo.

Sviluppato originariamente da esperti del settore HR e psicologi, il suo scopo è fornire alle aziende una visione accurata e strutturata dei tratti distintivi di ciascun dipendente o candidato.

La sua concezione è basata sulla teoria che un’adeguata comprensione delle capacità e delle attitudini individuali permetta di gestire meglio i talenti, assegnare le mansioni corrette e sviluppare piani di formazione personalizzati. L’I-Profile si ispira a test psicometrici consolidati, con un approccio più mirato al contesto aziendale e alle esigenze delle organizzazioni moderne.

Importanza del Questionario I-Profile nelle Risorse Umane

L’importanza del questionario I-Profile risiede nel suo ruolo chiave nel processo di recruiting, gestione delle performance e sviluppo del personale.

Ecco alcuni dei principali benefici:

  1. Migliore Selezione del Personale: Con il questionario, le aziende possono identificare i candidati che presentano competenze e attitudini compatibili con i requisiti specifici del ruolo. Questo riduce i margini di errore nelle assunzioni, migliorando l’efficienza dei processi di selezione.
  2. Sviluppo e Formazione Personalizzata: L’I-Profile fornisce una mappa dettagliata delle aree di forza e di miglioramento di un individuo. Questo permette di creare piani di formazione personalizzati e di promuovere un miglioramento continuo delle competenze.
  3. Gestione delle Performance: Le aziende possono utilizzare i risultati dell’I-Profile per monitorare le performance e identificare i gap nelle competenze, definendo obiettivi di sviluppo e piani di crescita per ciascun dipendente.
  4. Cultura Aziendale e Team Building: Attraverso l’I-Profile, i manager possono avere una comprensione approfondita delle dinamiche di gruppo, facilitando così la costruzione di team più efficaci, dove i membri si completano a vicenda.

Esempio di Applicazione del Questionario I-Profile

Immaginiamo un’azienda nel settore tecnologico che deve assumere un project manager per un progetto di grande portata. Dopo aver analizzato i candidati attraverso il questionario I-Profile, si nota che un individuo in particolare possiede elevate competenze di leadership, gestione del tempo e problem solving, tutte qualità fondamentali per il ruolo in questione. Tuttavia, lo stesso profilo evidenzia una certa difficoltà nella gestione dello stress. Grazie a queste informazioni, l’azienda può decidere di investire in un programma di coaching o formazione per aiutare il dipendente a sviluppare migliori capacità di gestione dello stress, migliorando così la sua efficacia nel lungo termine.

Un altro esempio di utilizzo dell’I-Profile può essere durante una fase di ristrutturazione aziendale, dove l’obiettivo è riqualificare il personale esistente e riallocare le risorse umane in modo più efficiente. Attraverso il questionario, i dirigenti possono identificare i dipendenti con il miglior potenziale per assumere nuovi ruoli, garantendo così una transizione più fluida e una distribuzione ottimale delle competenze all’interno dell’organizzazione.

Conclusione

Il questionario I-Profile si è affermato come uno strumento indispensabile per la gestione efficace delle risorse umane, grazie alla sua capacità di fornire una visione completa e dettagliata delle caratteristiche comportamentali e delle competenze di un individuo. Sia in fase di selezione del personale che di gestione delle performance e sviluppo delle competenze, l’I-Profile consente alle aziende di prendere decisioni più informate e strategiche, garantendo così una migliore gestione del capitale umano.

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Imprenditore in crisi: la svolta verso la Composizione Negoziata per la Soluzione delle Crisi d'Impresa

Imprenditore in crisi: la svolta verso la Composizione Negoziata per la Soluzione delle Crisi d'Impresa
Premessa Con il D.L. 118/2021 (convertito nella Legge 21/10/2021, n.147) è stato introdotto il nuovo istituto della composizione negoziata per la soluzione della crisi d’impresa. L’istituto modificato ed integrato con nuove disposizioni normative è stato poi introdotto all’interno del Codice delle Crisi entrato definitivamente in vigore il 15 luglio 2022 (D.Lgs 12/01/2019, n. 14 così come modificato dal D.Lgs 17/06/2022, n. 83).  

Che cos’è la Composizione Negoziata

L’imprenditore commerciale e agricolo che si trova in condizioni di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario che ne rendono probabile la crisi o l’insolvenza, può chiedere al Segretario Generale della Camera di Commercio del territorio dove si trova la sede legale dell’impresa, la nomina di un Esperto, che lo affiancherà nelle trattative con i creditori, quando risulta ragionevolmente perseguibile il risanamento dell’impresa. Questo nuovo istituto rappresenta un significativo segnale di modernità rispetto alle tradizionali soluzioni di gestioni delle crisi basate sulla realizzazione delle garanzie patrimoniali. Con la composizione negoziata si è spostato il baricentro del trattamento satisfattivo sull’impresa consentendo di comprendere una crisi come una complessa operazione economica che può avere soluzione in sede contrattuale con una ampia autonomia negoziale a vantaggio della preservazione del valore di impresa.  

Quando è plausibile il ricorso alla Composizione Negoziata

L’impresa può ricorrere alla Composizione Negoziata quando si trova in condizioni di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario che ne rendono probabile la crisi o l’insolvenza e risulta ragionevolmente perseguibile il risanamento aziendale. Il ricorso alla Composizione Negoziata è esclusivamente volontario, quindi attivabile solo dalle imprese che decidono di farvi ricorso, riservato, di natura stragiudiziale e non concorsuale. Quando risulta ragionevolmente perseguibile il risanamento dell’impresa con l’avvio della Composizione negoziata, si procede alla nomina di un Esperto chiamato ad agevolare le trattative tra l’imprenditore, i creditori e eventuali altri soggetti interessati, al fine di individuare una soluzione per il superamento delle condizioni di squilibrio. L’operatività procedurale consente alle aziende percorsi più accessibili, più rapidi e meno costosi utilizzabili per la ristrutturazione o il risanamento aziendale.  

Chi può accedere al servizio

Tutte le imprese iscritte nel Registro delle Imprese.  

Modalità di presentazione dell’Istanza di Composizione Negoziata

L’istanza di accesso alla Composizione Negoziata per la nomina di un Esperto indipendente è presentata al Segretario Generale della Camera di Commercio del territorio dove si trova la sede legale dell’impresa tramite una piattaforma telematica nazionale www.composizionenegoziata.camcom.it che contiene tutte le informazioni utili sulla composizione negoziata, sulle modalità di attivazione del percorso e sui documenti da produrre. La piattaforma contiene anche un test pratico per la verifica della ragionevole perseguibilità del risanamento e una check list (lista di controllo) particolareggiata, che contiene le indicazioni operative per la redazione del piano di risanamento. All’istanza deve essere allegata tutta la documentazione prevista dalla norma (art. 17, comma 3, D.Lgs 14/2019) elencata anche nel modulo online per la presentazione dell’istanza sulla piattaforma telematica. Per presentare l’istanza l’imprenditore deve essere dotato di un dispositivo di firma digitale.  

Nomina dell’Esperto nella Composizione Negoziata

L’Esperto è nominato da una Commissione, che dura in carica due anni, è costituita presso le Camere di Commercio dei capoluoghi di Regione, ed è formata da tre componenti: un Magistrato designato dal presidente della sezione in materia di impresa del Tribunale del capoluogo di Regione; un membro designato dal Presidente della CCIAA sede della commissione; un membro designato dal Prefetto del capoluogo di Regione. La Commissione è coordinata dal membro più anziano e decide a maggioranza. Per Impresa Minore si intende l'impresa che presenta congiuntamente i seguenti requisiti:
  1. un attivo patrimoniale di ammontare complessivo annuo non superiore ad euro trecentomila nei tre esercizi antecedenti la data di deposito della istanza di composizione negoziata o dall'inizio dell'attività se di durata inferiore;
  2. ricavi, in qualunque modo essi risultino, per un ammontare complessivo annuo non superiore ad euro duecentomila nei tre esercizi antecedenti la data di deposito della istanza di composizione negoziata o dall'inizio dell'attività se di durata inferiore;
  3. un ammontare di debiti anche non scaduti non superiore ad euro cinquecentomila.
 

Ruolo e Funzioni dell’Esperto nella Composizione Negoziata

Le funzioni dell’Esperto sono descritte nel secondo comma dell’art. 12 del D.Lgs 14/2019. I compiti principali sono quelli di agevolare le trattative tra l’imprenditore, i creditori ed eventuali altri soggetti interessati al fine di individuare una soluzione per il superamento della situazione di crisi o di insolvenza in cui versa l’impresa. L’Esperto deve essere un soggetto terzo e indipendente, che non assiste l’imprenditore né si sostituisce alle parti nell’esercizio dell’autonomia privata ma ha il compito di facilitare le trattative e stimolare gli accordi. Compito principale è quello di agevolare le trattative con i soggetti rilevanti per il risanamento dell’impresa, primi tra tutti i creditori aziendali. L’Esperto deve, quindi, coadiuvare le parti nella comunicazione, nella comprensione dei problemi e degli interessi di ciascuna di esse. Dopo avere inquadrato con sufficiente chiarezza il proprio ruolo e aver tracciato con altrettanta precisione i confini tra le sue funzioni e quelle degli eventuali consulenti dell’impresa può esercitare la propria opera agevolando attraverso una sapiente opera di mediazione, le trattative tra l’imprenditore (e i suoi advisors) e i creditori e altre controparti rilevanti per superare la situazione di crisi in cui versa l’azienda.  

Vantaggi e Agevolazioni della Composizione Negoziata

Misure Protettive L’imprenditore dal momento della presentazione dell’istanza di nomina dell’esperto, nelle modalità e termini stabiliti dagli articoli 18 e 19 del D.Lgs 14/2019, può chiedere l’applicazione delle misure protettive del suo patrimonio. I creditori in questo modo non possono acquisire diritti di prelazione se non concordati con l’imprenditore né possono iniziare o proseguire azioni esecutive e cautelari sul suo patrimonio o sui beni e diritti con i quali viene esercitata l’attività d’impresa né tantomeno sono inibiti i pagamenti. L’imprenditore può chiedere altresì al Tribunale competente per territorio l’adozione di provvedimenti cautelari necessari per condurre a termine le trattative.  

Misure Premiali

La composizione negoziata prevede le seguenti agevolazioni:
  • riduzione alla misura legale degli interessi sui debiti tributari;
  • riduzione alla misura minima delle sanzioni tributarie;
  • riduzione del 50% delle sanzioni e degli interessi su debiti tributari sorti prima del deposito dell'istanza;
  • concessione da parte dell’Agenzia Entrate di un piano di ammortamento fino a massimo di n. 72 rate mensili delle somme dovute e non versate a titolo di imposte sul reddito, ritenute alla fonte operate in qualità di sostituto d’imposta, IVA, IRAP non ancora iscritte a ruolo e relativi accessori;
  • estensione al contratto o all’accordo conclusi in esito al buon fine delle soluzioni della Composizione Negoziata, art. 23, comma 1, lettere a) e c), delle agevolazioni fiscali previste dal TUIR all’art. 88 comma 4-ter (non “tassazione” delle sopravvenienze attive risultanti dalla riduzione dei debiti raggiunta con la Composizione Negoziata) e dall’art. 101, comma 5 (deducibilità delle perdite su crediti in esito alla Composizione Negoziata) a condizione che il contratto e l’accordo siano pubblicati nel Registro delle Imprese.
 

Esito della Composizione Negoziata

La procedura si conclude con il deposito nella Piattaforma Telematica della relazione finale con la quale l’Esperto dà atto dell’attività compiuta e delle possibili soluzioni emerse all’esito delle trattative per il superamento delle condizioni di squilibrio in cui si trova l’impresa. La soluzioni positive previste dalla Composizione Negoziata sono le seguenti (art. 23 comma 1):
  1. a)  conclusione di un contratto con uno o più creditori che produce gli effetti delle misure premiali di cui alla riduzione degli interessi alla misura legale, se, secondo quanto esposto dall’Esperto nella relazione finale, sia idoneo ad assicurare la continuità aziendale per almeno due anni;
  2. b) concludere una Convenzione di moratoria di cui all’art. 62 del D.Lgs 114/2019;
  3. c) concludere un Accordo sottoscritto dall’imprenditore, dai creditori e dall’Esperto i cui effetti precludono l’assoggettabilità ad azioni revocatorie a condizione che, con la sottoscrizione dell’accordo, l’Esperto dia atto che il piano di risanamento appare coerente con la regolazione della crisi o dell’insolvenza.
 

Per le Imprese Minori o sotto soglia:

  1. a) conclusione di un contratto privo di effetti nei confronti dei terzi con continuità aziendale;
  2. b) concludere una Convenzione di moratoria di cui all’art. 62 del D.Lgs 114/2019;
  3. c) concludere un Accordo sottoscritto dall’imprenditore, dai creditori e dall’Esperto, la cui pubblicazione del Registro delle Imprese consente la concessione delle agevolazioni fiscali previste dalle misure premiali di cui agli articoli 88, comma 4ter e 101, comma 5 del TUIR a condizione che, con la sottoscrizione dell’accordo, l’Esperto dia atto che il piano di risanamento appare coerente con la regolazione della crisi o dell’insolvenza.
 

Diritti di Segreteria per l’avvio della procedura di Composizione Negoziata

Per la presentazione dell'istanza di nomina dell’Esperto è dovuto un diritto di segreteria pari a € 252,00. L'istanza è altresì soggetta all'applicazione dell'imposta di bollo telematica, nella misura di € 16,00. Durante la fase di compilazione da parte del rappresentante legale dell'impresa, la piattaforma telematica di composizione negoziata consentirà l'accesso diretto al Servizio online pagamenti PagoPA. Utilizzando lo strumento di pagamento online, dovranno essere compilati i campi come segue: Servizio: composizione negoziata - Causale: Istanza Ineg_0000000xxx (riportare il numero dell'istanza) - importo: € 268,00. Il rappresentante legale dell'impresa deve prestare inoltre attenzione alla compilazione dei campi "dati anagrafici del pagante", che dovranno riportare il codice fiscale dell'impresa che ha presentato l'istanza e una casella e-mail in corso di validità per ricevere la conferma di pagamento, da allegare all'istanza.  

Compenso per l’Esperto

L’Esperto ha diritto ad un compenso così come determinato dall’art. 25ter del decreto, tenuto conto dell’opera prestata, della sua complessità, del contributo dato nella negoziazione e della sollecitudine con cui sono state condotte le trattative, in misura percentuale secondo fasce a scaglioni calcolate sull’ammontare dell’attivo dell’impresa debitrice e possono variare anche in base al numero dei creditori e delle parti interessati che partecipano alle trattative. Gli importi dei compensi non potranno comunque scendere sotto i 4.000,00 Euro o superare i 400.000,00 mila Euro. I compensi possono anche raddoppiare in caso di esito positivo della composizione negoziata e conclusione di un contratto con i creditori che assicuri la continuità aziendale per almeno due anni, di una convenzione di moratoria o di un accordo sottoscritto da imprenditore, creditori e esperto. Un aumento del 100% scatta anche quando non si arriva a una soluzione e si chiede l’omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti. In caso di mancato accordo tra l’Esperto e il debitore o altre parti interessate, il compenso è liquidato dalla Commissione Regionale o dal Segretario Generale della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno nel caso di istanze presentate da imprese minori o sotto soglia.

Health Benefits Aziendali: trattamento fiscale e contributivo

Health Benefits Aziendali: trattamento fiscale e contributivo
L'offerta di health benefits alle risorse umane rappresenta una delle strategie più efficaci per migliorare il benessere e la produttività delle risorse umane. Questi benefici possono includere assicurazioni sanitarie, servizi di telemedicina, consulenze psicologiche, programmi di benessere e molto altro. Tuttavia, è fondamentale comprendere il trattamento fiscale e contributivo di questi benefici sia per l'azienda che per le risorse umane. Questo articolo esamina in dettaglio le normative fiscali e contributive, fornendo un quadro completo per aziende e risorse umane.  

Premessa

I health benefits aziendali non solo migliorano il benessere delle risorse umane, ma possono anche ridurre l'assenteismo e aumentare la fidelizzazione dei dipendenti. Tuttavia, per sfruttare appieno questi benefici, è necessario conoscere il trattamento fiscale e contributivo applicabile. Questo articolo esplorerà le implicazioni fiscali e contributive per l'azienda erogante e per le risorse umane beneficiarie, basandosi su normative aggiornate e linee guida delle autorità fiscali italiane.  

Trattamento Fiscale e Contributivo per l'Azienda

Detassazione dei Benefici

  1. Esenzione Fiscale
    • Secondo l'articolo 51 del TUIR (Testo Unico delle Imposte sui Redditi), i benefits concessi nell'ambito del welfare aziendale, inclusi i health benefits, possono essere esclusi dalla base imponibile IRPEF fino a un certo limite. La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto nuovi limiti di esenzione a 2.000 euro per i lavoratori con figli a carico e 1.000 euro per gli altri​.
  2. Contributi Previdenziali
    • I health benefits sono generalmente esenti anche dai contributi previdenziali, purché rispettino i limiti di esenzione stabiliti dalla normativa. Questo rappresenta un vantaggio significativo per le aziende, riducendo il costo del lavoro senza penalizzare le risorse umane beneficiarie​.
 

Implementazione e Documentazione

  1. Procedure Aziendali
    • Le aziende devono adottare un regolamento interno che definisca chiaramente le modalità di accesso ai health benefits e le relative procedure di richiesta e utilizzo. Questo regolamento dovrebbe essere comunicato chiaramente a tutte le risorse umane per garantire trasparenza e accessibilità.
  2. Raccolta Documentazione
    • È essenziale raccogliere e conservare tutta la documentazione relativa all'erogazione dei benefits, inclusi i certificati medici e le richieste formali delle risorse umane. Questo aiuta a dimostrare la natura non speculativa dei benefici e a garantire il rispetto delle normative fiscali e contributive.
 

Trattamento Fiscale e Contributivo per la Risorsa Umana

Esenzione IRPEF

  1. Non Imponibilità
    • I health benefits concessi nell'ambito del welfare aziendale non concorrono alla formazione del reddito imponibile IRPEF delle risorse umane beneficiarie, entro i limiti stabiliti dalla normativa.
    • Questo significa che i dipendenti non pagano tasse su questi benefici, incrementando il loro valore reale.
  2. Detassazione Specifica
    • Benefici specifici come consulenze mediche e periodi di riposo dedicati alla gestione della salute possono essere inclusi nei piani di welfare aziendale senza alcuna imposizione fiscale aggiuntiva, a condizione che rispettino i limiti di esenzione previsti​.
 

Vantaggi Contributivi

  1. Esonero Contributivo
    • I benefits concessi nell'ambito del welfare aziendale, inclusi i health benefits, sono esenti dai contributi previdenziali. Questo significa che le risorse umane ricevono il valore pieno del beneficio senza ulteriori deduzioni.
  2. Assenza di Imponibilità
    • In assenza di superamento dei limiti di esenzione, i health benefits non generano imponibilità contributiva, permettendo così ai beneficiari di godere di tali servizi senza oneri aggiuntivi.
 

Esempi di Health Benefits e loro implementazione

Assicurazioni Sanitarie

Le aziende possono offrire polizze di assicurazione sanitaria che coprono una vasta gamma di servizi medici, incluse visite specialistiche, esami diagnostici e ricoveri ospedalieri. Queste polizze possono essere estese anche ai familiari delle risorse umane, migliorando così il benessere complessivo del nucleo familiare.

Servizi di Telemedicina

La telemedicina permette alle risorse umane di consultare medici specialisti da remoto, riducendo la necessità di permessi per visite mediche e migliorando l'accesso alle cure. Aziende come OKaring hanno implementato soluzioni di telemedicina per i propri dipendenti, facilitando l'accesso a consulenze mediche ovunque si trovino.

Consulenze Psicologiche

L'inclusione di servizi di supporto psicologico nel piano di welfare aziendale è essenziale per affrontare problemi di salute mentale, che possono avere un impatto significativo sulla produttività e sul benessere delle risorse umane. Questi servizi possono essere offerti sia in presenza che tramite piattaforme online.

Programmi di Benessere

I programmi di benessere possono includere attività fisiche, corsi di mindfulness, consulenze nutrizionali e altre iniziative volte a migliorare la salute fisica e mentale delle risorse umane. Questi programmi aiutano a creare un ambiente di lavoro più sano e produttivo.  

Riferimenti Normativi

  1. Articolo 51 del TUIR
    • Questo articolo del Testo Unico delle Imposte sui Redditi regola il trattamento fiscale dei benefit aziendali, specificando quali sono esenti da tassazione e entro quali limiti.
  2. Legge di Bilancio 2024
    • La recente legge ha introdotto nuovi limiti di esenzione per i benefici del welfare aziendale, aggiornando le soglie di detassazione per le risorse umane beneficiarie.
  3. Decreto Anticipi (DL 145/2023)
    • Questo decreto ha fornito ulteriori chiarimenti e misure fiscali applicabili al welfare aziendale, integrando le disposizioni della Legge di Bilancio 2024.
 

Conclusioni

I health benefits rappresentano una componente essenziale dei piani di welfare aziendale, offrendo supporto specifico alle risorse umane e migliorando il loro benessere generale. La corretta implementazione e gestione di questi benefici, in conformità con le normative fiscali e contributive, permette alle aziende di creare un ambiente di lavoro più sano e produttivo. Le aziende dovrebbero adottare regolamenti chiari e mantenere una documentazione dettagliata per garantire il rispetto delle normative e massimizzare i vantaggi di questi programmi. Per ulteriori dettagli e aggiornamenti, è consigliabile consultare risorse come.

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