Quale ruolo?
Aprire di una palestra è un’opportunità per chi vuole avviare un’attività che unisce alla passione per lo sport quello per l’imprenditoria.
Sommario
Oltre alle necessarie autorizzazioni per l’avvio dell’attività, la palestra richiede l’intervento di personale specializzato, quali gli istruttori di fitness/sala pesi.
Con questa veloce guida vogliamo chiarire alcuni dubbi sulla figura dell’istruttore di fitness.
All’interno della palestra l’istruttore è il soggetto responsabile nei confronti dell’intera comunità della palestra, occupandosi di:
- supervisionare la sala pesi e le attrezzature;
- consigliare e correggere gli iscritti della palestra su come utilizzare i macchinari per l’allenamento;
- preparare i programmi di fitness per individui e gruppi.
Il titolo necessario
Parlando di formazione, non esiste un quadro normativo omogeneo. Inevitabile chiedersi quale sia il titolo necessario per svolgere l’attività di istruttore sportivo.
Questione non di poco conto per chi vuole avviare o già gestisce una palestra e vuole essere in regola.
La normativa nazionale di riferimento è il Dlgs. 36/2021, aggiornato dal decreto 163/2022, in vigore dal 17/11/2022.
L’articolo 42 Assistenza nelle attività motorie e sportive, disciplina i titoli di studio di coloro che operano nelle palestre.
La norma non prevede per gli istruttori l’obbligo espresso di possedere la laurea.
E’ richiesto, invece, un titolo abilitante rilasciato, nella forma di diplomi/attestati, per le singole attività motorie e sportive, dalle relative Federazioni Sportive Nazionali, dalle Discipline Sportive Associate o dagli Enti di Promozione Sportiva anche paraolimpici riconosciuti dal CONI e dal CIP.
Dal punto di vista legale e fiscale, per essere in regola, è necessario che l’attestato sia rilasciato direttamente dagli Enti preposti o dalle federazioni riconosciute dal CONI.
Ad esempio, se un’associazione sportiva (federazione privata) eroga attestati ai propri allievi e tecnici fornirà un titolo privo di valore legale, a meno che l’associazione sportiva abbia stipulato una convenzione nazionale con un Ente o Federazione riconosciuta dal CONI per il rilascio dei relativi attestati.
Del resto, anche la normativa regionale è allineata a quella nazionale, ad esempio la Legge Regionale Lazio n.15/2022 obbliga al titolo minimo del diploma Isef o altro diploma rilasciato da enti o federazioni riconosciute dal CONI (art. 34).
L’obbligo di presenza degli istruttori
All’interno della palestra, tutte le attività di allenamento devono svolgersi sotto il coordinamento e vigilanza dell’istruttore di fitness.
Questo è quanto prevede la normativa nazionale (dlgs. 36/2021), pena l’applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie.
È inoltre necessario che la struttura sia dotata dei presidi di primo soccorso, formando almeno un dipendente (anche tra gli istruttori) all’utilizzo degli stessi. La violazione anche di quest’obbligo espone la tua palestra a possibili sanzioni pecuniarie.
L’apertura H24 delle palestre private. Quando serve l’istruttore?
Le leggi regionali ammettono l’apertura liberalizzata delle palestre. Ad esempio, la L.r. Lazio n. 15 del 20 giugno 2002, alla sezione dedicata all’apertura e gestione delle palestre e centri sportivi privati sul territorio, non prevede alcun limite agli orari di apertura al pubblico, che sono da intendersi liberi.
L’articolo 34 comma 3 lettera b, prevede che quando gli utenti praticano una delle discipline insegnate nel centro, sia obbligatoria la presenza costante di un istruttore qualificato (laureato o diplomato).
Quindi, se vuoi optare per un’apertura H24 della tua palestra ma nel rispetto delle norme, dovrai garantire, negli orari (liberi) di apertura, la presenza costante di minimo un istruttore.
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