17.9 C
Rome
martedì 1 Ottobre 2024
Home Fisco Sport e Non Profit Istruttore di palestra come aprire la partita iva e gestire l’inps commercialista esperto (danza, zumba, cardio, piscina, corsi nuoto)

Istruttore di palestra come aprire la partita iva e gestire l’inps commercialista esperto (danza, zumba, cardio, piscina, corsi nuoto)

Aps –asd – ssd: istruttore nelle palestre, il rapporto di lavoro dopo la riforma fornero dopo la riforma del lavoro fornero e la circolare 32 del 27 dicembre 2012, onde poter considerare “conforme” la figura dell’istruttore di palestra a partita iva è necessario che in capo a quest’ultimo sia possibile imputare un reddito da lavoro autonomo non inferiore ad €. 18. 662,50 e di un pregresso storico almeno decennale caratterizzato da mansioni identiche.

APS –ASD – SSD: ISTRUTTORE NELLE PALESTRE, IL RAPPORTO DI LAVORO DOPO LA RIFORMA FORNERO

Dott. Alessio Ferretti - Data di Pubblicazione: 25/05/2016 - 32585 visualizzazioni.
APS –ASD – SSD: ISTRUTTORE NELLE PALESTRE, IL RAPPORTO DI LAVORO DOPO LA RIFORMA FORNERO

Dopo la riforma del lavoro Fornero e la Circolare 32 del 27 dicembre 2012,  onde poter considerare “conforme” la figura dell’istruttore di palestra a partita iva è necessario che in capo  a quest’ultimo sia possibile imputare un reddito da lavoro autonomo non inferiore ad €. 18. 662,50 e di un pregresso storico almeno decennale caratterizzato da mansioni identiche.  

APS –ASD – SSD: Istruttore nelle Palestre, il rapporto di lavoro dopo la riforma Fornero

Dopo la riforma del lavoro Fornero e la Circolare 32 del 27 dicembre 2012,  onde poter considerare “conforme” la figura dell’istruttore di palestra a partita iva è necessario che in capo  a quest’ultimo sia possibile imputare un reddito da lavoro autonomo non inferiore ad €. 18. 662,50 e di un pregresso storico almeno decennale caratterizzato da mansioni identiche. In caso contrario  si presume e qualora ricorrano almeno due delle seguenti condizioni, si presume la fattispecie del co. Co. Pro:

·        La collaborazione con il medesimo committente ha una durata complessiva superiore ad 8 mesi in un arco temporale di due anni;

·        Il corrispettivo derivante da tale collaborazione costituisce più dell’80%  dei corrispettivi annui percepiti dal collaboratore nell’arco di due anni solari successivi consecutivi;

·        Il collaboratore dispone di una postazione fissa di lavoro presso una delle sede del committente.

In ipotesi di conversione del contratto di lavoro autonomo a partita iva, ove non sia stato individuato uno specifico progetto da parte del  committente, gestito in autonomia da parte del collaboratore e finalizzato ad un determinato risultato finale, il contratto a progetto si converte in lavoro subordinato.

Secondo la circolare 32, un lavoratore autonomo può rientrare nei parametri di un rapporto di lavoro subordinato ove sussistano gli ordinari criteri di qualificazione ed i relativi indici sintomatici, in altri termini, è il caso di un lavoratore autonomo, particolarmente qualificato, che tiene uno specifico corso (es. Zumba, power pump, difesa personale per donne, etc. ),  in orari autonomamente scelti.

 

 

 Dottor Alessio Ferretti

Dott. Alessio Ferretti

 

per assisterti o collaborare con il tuo Consulente chiamaci al

NUMERO%20VERDE. Png? Ver=2016-04-17-165008-940

Focus Approfondimenti

Iscriviti

Iscriviti alla nostra newsletter per rimanere aggiornato sul mondo delle normative e legge per il fisco e tributi!

No grazie!