Guida fiscale sulla tassazione dei terreni sia agricoli che edificabili, ai fini delle imposte dirette ed indirette (irpef, reddito fondiario, ires, iva, registro, etc) sia in capo a societa’ di capitali (anche ipotesi societa’ di gestione immobiliare), di persone, agricole e coltivatori diretti.
Recupero dei terreni agricoli incolti: soluzioni, buone pratiche e politiche di sostegno
L’incolto dei terreni agricoli rappresenta un problema di notevole importanza in Italia e nel mondo, con impatti ambientali, sociali ed economici negativi. Per contrastare questo fenomeno e valorizzare il patrimonio agricolo, è necessario implementare diverse soluzioni e strategie di recupero.
Sommario
Soluzioni per il recupero dei terreni agricoli incolti:
- Rimozione degli ostacoli: Eliminare le barriere che impediscono l’utilizzo dei terreni, come la mancanza di infrastrutture, l’accesso all’acqua, l’indebitamento dei proprietari terrieri o la frammentazione della proprietà.
- Ripristino del suolo: Migliorare la fertilità e la struttura del suolo attraverso tecniche di agricoltura conservativa, come la rotazione delle colture, l’utilizzo di compost e la riduzione dell’aratura.
- Lotta alle specie invasive: Contenere la diffusione di piante e animali nocivi che competono con le colture e danneggiano gli ecosistemi.
- Riqualificazione ambientale: Creare aree verdi e zone umide per la tutela della biodiversità e la riduzione dell’erosione del suolo.
- Conversione a colture alternative: Introdurre colture più redditizie o adatte alle condizioni climatiche locali, come prodotti biologici o colture energetiche.
- Agricoltura sociale: Favorire l’utilizzo dei terreni incolti per attività sociali e riabilitative, come l’agricoltura urbana o l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate.
Esempi di buone pratiche per il recupero dei terreni agricoli incolti:
- Progetto “Agricoltura 4.0”: In Italia, il progetto promuove l’adozione di tecnologie innovative per l’agricoltura di precisione, favorendo l’utilizzo efficiente delle risorse e la riduzione dell’impatto ambientale.
- Programma Leader: L’iniziativa dell’Unione Europea sostiene lo sviluppo rurale e la diversificazione delle attività agricole, finanziando progetti per il recupero dei terreni incolti e la creazione di nuove imprese agricole.
- Rete FAI “Terre d’Italia”: Il Fondo Ambiente Italiano tutela e valorizza paesaggi e beni culturali, promuovendo interventi di recupero e riqualificazione di terreni incolti in aree di pregio ambientale.
Politiche e programmi a sostegno del recupero dei terreni agricoli incolti:
- Piano Nazionale Strategico (PSN) della PAC: Il piano definisce gli interventi per lo sviluppo sostenibile dell’agricoltura italiana, includendo misure specifiche per il recupero dei terreni incolti e la promozione di pratiche agricole ecocompatibili.
- Programma di Sviluppo Rurale (PSR): Il programma regionale integra le politiche nazionali con azioni mirate alle esigenze del territorio, finanziando progetti per il recupero dei terreni incolti e la valorizzazione delle produzioni locali.
- Legge 22 dicembre 2016, n. 216 (Legge di Stabilità 2017): La legge introduce misure fiscali agevolative per favorire il recupero e la valorizzazione dei terreni incolti, come la riduzione dell’IMU e dell’IRPEF.
Conclusioni:
Il recupero dei terreni agricoli incolti rappresenta una sfida complessa che richiede un impegno congiunto da parte di istituzioni, imprese agricole e cittadini. Attraverso l’implementazione di soluzioni innovative, la diffusione di buone pratiche e il sostegno di politiche adeguate, è possibile trasformare questa sfida in un’opportunità per valorizzare il patrimonio agricolo, promuovere la sostenibilità ambientale e creare nuove opportunità di sviluppo.
Regime fiscale e finanziamenti per le aziende agricole biologiche
Regime fiscale agevolato
Le aziende agricole biologiche possono beneficiare di un regime fiscale agevolato che prevede diverse misure di vantaggio:
- Esenzione dall'imposta sul valore aggiunto (IVA) per la vendita di prodotti biologici certificati.
- Detrazioni fiscali per l'acquisto di beni e servizi necessari all'attività di produzione biologica.
- Riduzione dell'imposta di registro per l'acquisto di terreni e fabbricati destinati all'esercizio dell'attività agricola biologica.
- Credito d'imposta per le spese di ammortamento dei beni immobili utilizzati nell'attività agricola biologica.
- Possibilità di accedere a contributi a fondo perduto per la realizzazione di investimenti in agricoltura biologica.
Finanziamenti
Oltre al regime fiscale agevolato, le aziende agricole biologiche possono accedere a diverse fonti di finanziamento:
- PSR (Piano di Sviluppo Rurale): il PSR prevede diverse misure a sostegno dell'agricoltura biologica, tra cui contributi per la conversione dei terreni all'agricoltura biologica, per l'acquisto di beni e servizi necessari all'attività di produzione biologica, per la promozione dei prodotti biologici.
- Bandi regionali e nazionali: periodicamente vengono emanati bandi regionali e nazionali che prevedono finanziamenti a fondo perduto o a tasso agevolato per le aziende agricole biologiche.
- Credito agrario: le aziende agricole biologiche possono accedere al credito agrario a condizioni agevolate.
Come richiedere il regime fiscale agevolato e i finanziamenti
Per richiedere il regime fiscale agevolato e i finanziamenti, le aziende agricole biologiche devono iscriversi al registro telematico delle imprese agricole e ottenere la certificazione di agricoltura biologica da un organismo di controllo accreditato.
Conclusione
Il regime fiscale agevolato e i finanziamenti disponibili rappresentano un importante sostegno per le aziende agricole biologiche. Questi strumenti possono contribuire allo sviluppo dell'agricoltura biologica in Italia e alla valorizzazione dei prodotti biologici.
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