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Perdita Sistematica

Società in perdita sistematica cause di disapplicazione automatica della disciplina sulle società in perdita sistematica – provvedimento del direttore dell’agenzia delle entrate dell’11 giugno 2012 – margine operativo lordo (mol) – contratti di leasing.

Perdite fiscali: riportabilità e utilizzo

Valeria Ceccarelli - Data di Pubblicazione: 22/05/2024 - 2407 visualizzazioni.
Perdite fiscali: riportabilità e utilizzo

Le perdite fiscali, generate da un esercizio con risultato negativo, rappresentano un importante strumento per le imprese per compensare future redditività. In Italia, la disciplina delle perdite fiscali è contenuta principalmente nell’articolo 101 del Tuir (Testo Unico delle Imposte sui Redditi) e stabilisce le modalità di riporto e utilizzo delle stesse.

Riportabilità delle perdite fiscali

Le perdite fiscali possono essere riportate ed utilizzate in compensazione dei redditi imponibili dei periodi successivi, senza limiti di tempo. Tuttavia, esistono delle limitazioni all’utilizzo delle perdite fiscali, che variano a seconda della natura dei soggetti che le hanno generate:

  • Imprese individuali: Le perdite generate da imprese individuali possono essere riportare e compensate esclusivamente dal soggetto che le ha prodotte.
  • Società di capitali: Le perdite generate da società di capitali possono essere riportare e compensate dalla stessa società che le ha prodotte o da società che, a seguito di operazioni di fusione, scissione o incorporazione, ne risultano cessionarie.
  • Enti non commerciali: Le perdite generate da enti non commerciali possono essere riportare e compensate esclusivamente dal medesimo ente che le ha prodotte.

 

Utilizzo delle perdite fiscali

Le perdite fiscali possono essere utilizzate in compensazione dei redditi imponibili dei periodi successivi, mediante:

  • Dichiarazione dei redditi: Le perdite fiscali possono essere direttamente indicate nel modello di dichiarazione dei redditi relativo al periodo in cui si intende utilizzarle.
  • Saldo IRPEF: Le perdite fiscali possono essere utilizzate in compensazione di crediti fiscali, eccedenze IRPEF e altri debiti fiscali, mediante la presentazione di una richiesta di saldo all’Agenzia delle Entrate.
  • Compensi in F24: Le perdite fiscali possono essere utilizzate in compensazione di somme dovute a titolo di imposte, contributi e altri versamenti all’Erario, mediante la compilazione del modello F24.

 

Limiti all’utilizzo delle perdite fiscali:

L’utilizzo delle perdite fiscali è soggetto ad alcuni limiti:

  • Limite temporale: Le perdite fiscali possono essere riportare e compensate senza limiti di tempo.
  • Limite quantitativo: Per le società di capitali che hanno subito un cambio di regime fiscale da IRES ad IREPL, le perdite fiscali generate nel regime IRES possono essere utilizzate per compensare redditi imponibili nel regime IREPL solo per un ammontare pari al 30% del valore delle attività fiscalmente riconosciute al momento del cambio di regime.
  • Limitazione per le società non quotate: Per le società non quotate, le perdite fiscali generate in anni precedenti all’entrata in vigore dello Statuto delle Imprese (2003) possono essere utilizzate per compensare redditi imponibili solo per un ammontare pari al 80% del valore dei suddetti redditi.

 

Esempio di calcolo:

Un’impresa ha generato una perdita fiscale di € 100.000 nel 2023. Nei due anni successivi, l’impresa ha realizzato redditi imponibili rispettivamente di € 50.000 e € 70.000. L’impresa potrà utilizzare la perdita fiscale per compensare i redditi imponibili dei periodi successivi nel seguente modo:

  • Anno 2024: € 50.000 (intera perdita fiscale)
  • Anno 2025: € 20.000 (rimanenza perdita fiscale pari a € 100.000 – € 50.000 – € 30.000)

 

Consulenza professionale

La normativa sulle perdite fiscali è complessa e soggetta a frequenti modifiche. Si consiglia, pertanto, di rivolgersi ad un professionista esperto in materia fiscale per una consulenza personalizzata, al fine di ottimizzare il riporto e l’utilizzo delle perdite fiscali generate dalla propria impresa.

Perdite fiscali: riportabilità e utilizzo

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Perdite fiscali: riportabilità e utilizzo

Le perdite fiscali rappresentano un saldo negativo del reddito d'impresa, generato da costi e spese che superano i ricavi conseguiti in un determinato periodo d'imposta. In regime fiscale ordinario, tali perdite possono essere compensate con i redditi futuri, secondo precise regole e limiti previsti dalla normativa fiscale.

Quando le perdite fiscali sono riportabili

Le perdite fiscali sono generalmente riportabili nei periodi d'imposta successivi a quello in cui sono state generate, a condizione che l'impresa sia imputata al regime di redditività ordinaria e che non si verifichi alcuna delle cause di interruzione della riportabilità.

Cause di interruzione della riportabilità

La riportabilità delle perdite fiscali cessa in presenza di specifiche condizioni, tra cui:

  • Cessione d'azienda o ramo d'azienda: se l'impresa cede l'azienda o un ramo d'azienda, le perdite riportabili non si trasmettono all'acquirente, a meno che non vi sia una continuità sostanziale tra le due attività.
  • Trasformazione, fusione o scissione: in caso di trasformazione, fusione o scissione di società, le perdite riportabili possono essere trasmesse alle società risultanti solo se sussistono determinati requisiti di continuità.
  • Mutamento dell'attività: se l'impresa modifica radicalmente la sua attività, le perdite riportabili relative all'attività cessata non sono più utilizzabili.
  • Riduzione volontaria o coattiva della partecipazione: se la partecipazione in una società controllata o partecipata scende al di sotto di determinate soglie, le perdite riportabili relative a tale società non sono più utilizzabili.
  • Sopravvenuti motivi di incapienza: in casi eccezionali, l'Amministrazione Finanziaria può negare la riportabilità delle perdite se ritiene che l'impresa non abbia la capacità di generare redditi futuri sufficienti per utilizzarle.
 

Limiti alla riportabilità

L'ammontare delle perdite fiscali riportabili è soggetto a limiti quantitativi stabiliti dalla legge. In generale, le perdite possono essere compensate con i redditi futuri fino a concorrenza del loro ammontare originario. Tuttavia, per alcune categorie di imprese o per specifiche tipologie di perdite, possono essere previsti limiti più restrittivi.

Modalità di utilizzo delle perdite fiscali

Le perdite fiscali riportabili possono essere utilizzate per compensare i redditi imponibili dei periodi d'imposta successivi a quello in cui sono state generate. In particolare, le perdite possono essere:

  • imputate direttamente al reddito imponibile dell'anno in cui si verifica la compensazione;
  • utilizzate in compensazione con altri redditi derivanti da operazioni diverse da quella che ha generato la perdita (ad esempio, dividendi, plusvalenze da cessione di partecipazioni).
 

Aspetti procedurali

Per fruire della riportabilità delle perdite fiscali, l'impresa deve compilare correttamente la dichiarazione dei redditi e conservare la documentazione che comprova il sostenimento delle spese e dei costi che hanno generato la perdita. In caso di controllo da parte dell'Amministrazione Finanziaria, l'impresa dovrà essere in grado di dimostrare la sussistenza delle condizioni per la riportabilità e il corretto utilizzo delle perdite.

Conclusioni

La riportabilità delle perdite fiscali rappresenta un importante strumento per le imprese, che consente di attenuare l'impatto negativo di periodi di crisi o di avvio dell'attività. Tuttavia, è fondamentale conoscere le regole e i limiti che disciplinano tale istituto, al fine di utilizzarlo correttamente e in modo conforme alla normativa vigente.

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