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Societa cooperativa agricola commercialista esperto e specializzato, assistenza contavile e fiscale, piani di risamanento aziendale e finanziari, ristrutturazioni societarie.

Società Cooperativa Agricola: aspetti giuridici e riflessi fiscali nel mondo vitivinicolo

Valeria Ceccarelli - Data di Pubblicazione: 20/06/2024
Società Cooperativa Agricola: aspetti giuridici e riflessi fiscali nel mondo vitivinicolo

Le Società Cooperative Agricole (SCA) rappresentano un modello giuridico di grande importanza nel settore vitivinicolo italiano. Esse svolgono un ruolo fondamentale nella valorizzazione dei prodotti vitivinicoli, nella tutela dei produttori e nel sostegno allo sviluppo sostenibile del territorio.

Aspetti giuridici delle SCA vitivinicole

  • Costituzione e forma giuridica: Le SCA vitivinicole si costituiscono secondo i principi generali previsti dalla legge n. 150/2001 sulle società cooperative e devono rispettare specifici requisiti stabiliti dalla normativa di settore. La forma giuridica più diffusa è la società cooperativa a responsabilità limitata (S.c.a.r.l.).
  • Oggetto sociale: L’oggetto sociale delle SCA vitivinicole deve necessariamente comprendere la coltivazione della vite, la produzione e la commercializzazione di vini, la trasformazione dell’uva e la fornitura di servizi ai propri soci.
  • Soci: I soci delle SCA vitivinicole devono essere, in prevalenza, produttori di uve. La cooperativa deve garantire la prevalenza del lavoro dei soci rispetto al capitale conferito.
  • Organi sociali: Le SCA vitivinicole sono dotate di un’assemblea dei soci, che è l’organo sovrano, un consiglio di amministrazione e un presidente.
  • Gestione e controlli: La gestione delle SCA vitivinicole è affidata al consiglio di amministrazione, mentre il controllo della legalità e della regolarità degli atti è affidato a un collegio sindacale o a un revisore unico.

 

Riflessi fiscali delle SCA vitivinicole

  • Regime fiscale agevolato: Le SCA vitivinicole possono beneficiare di un regime fiscale agevolato che prevede, tra l’altro, l’applicazione di un’aliquota IVA ridotta del 10% alle cessioni di uve e vini effettuate ai propri soci e a terzi.
  • Detrazione IVA: Le SCA vitivinicole possono detrarre l’IVA sugli acquisti di beni e servizi, in proporzione al volume d’affari assoggettato all’aliquota IVA del 10%.
  • Riserva indivisibile: Le SCA vitivinicole sono obbligate a costituire una riserva indivisibile, che rappresenta una parte degli utili destinata all’autofinanziamento della cooperativa. La riserva indivisibile è esente da IRES.
  • Regime forfettario: Le SCA vitivinicole di piccole dimensioni possono aderire al regime forfettario, con un’ulteriore semplificazione degli adempimenti fiscali.

 

Vantaggi delle SCA vitivinicole

  • Maggior potere contrattuale: Le SCA vitivinicole consentono ai produttori di rafforzare il proprio potere contrattuale sul mercato, ottenendo migliori condizioni di prezzo per le loro uve e vini.
  • Economie di scala: Le SCA vitivinicole possono beneficiare di economie di scala, ottimizzando i costi di produzione e commercializzazione.
  • Valorizzazione dei prodotti: Le SCA vitivinicole svolgono un ruolo importante nella valorizzazione dei prodotti vitivinicoli, promuovendo la qualità e la tipicità dei vini locali.
  • Sviluppo sostenibile: Le SCA vitivinicole possono contribuire allo sviluppo sostenibile del territorio, promuovendo pratiche agricole ecocompatibili e valorizzando il patrimonio ambientale.

 

Conclusioni

Le Società Cooperative Agricole rappresentano un modello di aggregazione fondamentale per il settore vitivinicolo italiano. Esse offrono ai produttori di uve strumenti per rafforzare la propria posizione sul mercato, migliorare la redditività delle loro imprese e contribuire allo sviluppo sostenibile del territorio.

Bonus fiscali pesca: guida aggiornata al 2024

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Bonus fiscali pesca: guida aggiornata al 2024

Il settore della pesca in Italia può beneficiare di diversi incentivi fiscali sotto forma di bonus e detrazioni. Questi strumenti mirano a sostenere la competitività delle imprese ittiche, promuovere l'innovazione e la sostenibilità ambientale, nonché favorire il ricambio generazionale.

Bonus investimenti

  • Detrazione 50%: Il bonus più significativo è la detrazione fiscale del 50% per gli investimenti in beni nuovi, materiali e immateriali, effettuati da imprese ittiche esercenti la pesca marittima e l'acquacoltura. La detrazione è applicabile su un importo massimo di 2 milioni di euro per ciascun anno d'imposta.
  • Bonus Sud: Per le imprese ubicate nelle zone obiettivo del Mezzogiorno e nelle isole, la detrazione sale al 60%.
  • Bonus giovani: Per i giovani imprenditori under 35 che subentrano in aziende ittiche, la detrazione è del 75%.
 

Bonus rottamazione motori

  • Detrazione 30%: Per l'acquisto e l'installazione di nuovi motori marini a basso impatto ambientale, le imprese ittiche possono beneficiare di una detrazione fiscale del 30% su un importo massimo di 60.000 euro per ciascun motore.
 

Credito d'imposta cantieri navali

  • Credito d'imposta 35%: Per la costruzione o l'acquisto di nuovi pescherecci, le imprese ittiche possono usufruire di un credito d'imposta del 35% su un importo massimo di 4 milioni di euro per ciascun peschereccio.
 

Bonus formazione

  • Detrazione 100%: Le spese sostenute per la formazione del personale dipendente possono essere detratte al 100% dalle imprese ittiche.
 

Bonus carburanti

  • Credito d'imposta: Le imprese ittiche possono beneficiare di un credito d'imposta per l'acquisto di gasolio per la propulsione dei pescherecci. L'ammontare del credito varia in base al tipo di pesca e alla potenza del motore.
 

Condizioni generali per l'accesso ai bonus

  • Per fruire dei bonus fiscali, le imprese ittiche devono essere regolarmente iscritte al Registro delle imprese e al Registro della pesca marittima e dell'acquacoltura.
  • Gli investimenti devono essere finalizzati al miglioramento dell'efficienza energetica, alla sicurezza della navigazione, alla tutela dell'ambiente marino e al ricambio generazionale.
  • La documentazione attestante l'avvenuto investimento e il relativo pagamento deve essere conservata dall'impresa per un periodo di 10 anni.

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