Il Governo ha introdotto vantaggi fiscali che, grazie alla deducibilità dei costi sostenuti, incoraggiano la nascita delle SB.
Sommario
Il credito d’imposta consente di costituire/trasformare la tua società in benefit a costi contenuti e al contempo di utilizzare il credito per pagare le imposte a debito.
Ma le agevolazioni fiscali per incentivare le SB non finiscono qui. Ci sono anche i contributi per le attività promozionali e gli interventi che valorizzano l’attività della società benefit nei rapporti con le amministrazioni nei bandi di gara pubblici.
L’aumento delle SB durante la pandemia da Covid 19
I vantaggi fiscali che abbattano i costi di costituzione e trasformazione non sono però non l’unico motivo che incentiva la nascita delle SB!
Anche la pandemia da Covid 19 ha avuto un ruolo importante: ad aprile 2021 si contavano ben 926 SB in Italia. Perché?
Il consumatore acquista con più attenzione alla sicurezza, sostenibilità e tutela dell’ambiente. Costituire o trasformare la tua impresa in SB è quindi un’opportunità da non sottovalutare. Potrai assumere una veste giuridica che persegue un duplice obiettivo: il lucro e anche la valorizzazione di quei valori che oggi tendono, sempre più, a guidare i consumatori nelle scelte di acquisto.
Il credito d’imposta per le società benefit
è stato introdotto dall’art. 38-ter del decreto Rilancio (D. L. 19 maggio 2020 n. 34). Per l’anno 2021 le società benefit potranno accedere a un credito d’imposta pari al 50 % dei costi sostenuti dal 19. 07. 2020 e fino al 31. 12. 2021(termine di recente prorogato dal decreto Sostegni bis). Ad oggi non è da escludere la possibilità di un rinnovo del tax credit, anche per le spese successive a tale data.
I costi sostenuti per la nascita della tua SB ti verranno restituiti, fino a 10. 000 euro, sotto forma di credito da utilizzare in compensazione per l’anno 2021 cioè per pagare le imposte a debito. Restano al di fuori le spese per imposte e tasse, mentre l’Iva sarà ammissibile solo se è un costo effettivo non recuperabile per il beneficiario.
Coloro che vogliono fruire del credito d’imposta dovranno presentare il modello F24 tramite i canali telematici dell’Agenzia delle Entrate.
Quindi, per una spesa di 10mila euro di costi per costituire ex novo una SB o per trasformare la tua azienda tradizionale in SB, lo Stato ti riconosce un credito di 5mila euro da utilizzare per pagare le imposte a debito.
Di seguito i costi ammessi al tax credit del 50%:
– le spese notarili e di iscrizione nel Registro delle imprese;
– le spese inerenti all’assistenza professionale destinate alla costituzione o alla trasformazione in società benefit.
Potranno beneficiare dell’agevolazione le imprese, di qualunque dimensione, che alla data di presentazione della richiesta sono costituite, regolarmente iscritte e attive al Registro delle imprese, si trovano nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali e non rientrano tra i soggetti nei cui confronti sia stata applicata la sanzione interdittiva di cui all’art. 9, comma 2, lettera d del D. Lgs n. 231/2001.
Il contributo a sostegno delle attività promozionali
Tra i vantaggi fiscali previsti dal decreto Rilancio per le SB rientra anche la previsione di un contributo a sostegno delle attività di promozione delle società benefit.
A tal fine il governo ha stanziato un fondo di 3 milioni di euro per la cui erogazione il MISE (Ministero dello Sviluppo Economico) si avvarrà di Invitalia, la cui pagina consentirà di monitorare gli sviluppi anche su questo nuovo incentivo (https://www. Invitalia. It/come-funzionano-gli-incentivi/i-nostri-servizi).
Ad oggi il ministro Giancarlo Giorgetti ha firmato a novembre 2021 il decreto attuativo che definisce le modalità di accesso ed erogazione del contributo per le attività promozionali. Il decreto è in fase di registrazione alla Corte dei Conti. Su tale contributo si dovranno ancora attendere indicazioni.
Le SB e gli appalti pubblici
Ma queste non sono le uniche agevolazioni previste. Il decreto fiscale 2020 (Dl. 124/2019) ha modificato il Codice degli appalti pubblici (D. Lgs. N. 50/2016) introducendo una norma che valorizza l’attività delle società benefit nei rapporti con le amministrazioni.
L’art. 95 comma 13 del nuovo codice degli appalti prevede tra i requisiti di reputazione e di valutazione dei soggetti offerenti, ai fini dell’aggiudicazione della gara, anche quello relativo l’impatto generato dalla realizzazione degli obiettivi di beneficio comune, propri delle SB.
Le SB che, com’è noto, tendono alla realizzazione di tali obiettivi, operando in modo trasparente e responsabile, potranno vedersi riconosciuta una premialità nei bandi pubblici, quali, ad esempio, la preferenza in graduatoria a parità di punteggio o l’attribuzione di un punteggio aggiuntivo, rispetto ai concorrenti sprovvisti.
Vuoi pagare meno tasse, proteggere il patrimonio e far crescere il business?
Contattaci per conoscere e sfruttare al meglio tutte le agevolazioni che lo Stato mette a disposizione per la tua azienda!